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Cosa dicono gli ex capi di Mossad, Shin Bet nel video "stop alla guerra"

di TMNews lunedì 4 agosto 2025
3' di lettura

Roma, 4 ago. (askanews) - Oltre cinquecento ex funzionari della sicurezza israeliana, tra cui ex capi delle agenzie di intelligence, hanno esortato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump a fare pressioni sul governo israeliano affinché ponga fine alla guerra a Gaza. "È nostro giudizio professionale che Hamas non rappresenti più una minaccia strategica per Israele", hanno scritto gli ex funzionari in una lettera aperta diffusa ai media lunedì. "I capi delle agenzie devono avere il coraggio di stare di fronte al primo ministro e al gabinetto e dire la loro nel modo più veritiero possibile su questa guerra, sulla sua inutilità", afferma l'ex capo dello Shin Bet, Nadav Argaman, in un video che raduna ex capi di Stato maggiore, direttori dello Shin Bet, capi del Mossad, capi della polizia e dell'intelligence; tutti chiedono al presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, di aiutare a porre fine alla guerra iniziata nell'ottobre 2023 in risposta all'attacco del gruppo militante palestinese Hamas.

Compaiono Nadav Argaman, ex capo dello Shin Bet (servizi di sicurezza interna), Shlomo Aharonishki, ex capo della polizia; Efraim Halevy, ex capo del Mossad (i servizi segreti esteri); Tamir Pardo, ex capo del Mossad; Uri Sagi, ex capo dell'intelligence militare; Dani Yatom, ex capo del Mossad; Moshe Ya'alon, ex capo di stato maggiore; Dan Halutz, ex capo di stato maggiore; Amos Malka, ex capo dell'intelligence militare; Ami Ayalon, ex capo dello Shin Bet; Yoram Cohen, ex capo dello Shin Bet.

"Qui sono riuniti la vasta maggioranza degli ex capi di Stato maggiore, direttori dello Shin Bet, capi del Mossad, capi della polizia e dell'intelligence. Tutti sono stati in riunioni di gabinetto, hanno operato al centro del potere e negli incontri più delicati. Insieme hanno più di mille anni di esperienza nella sicurezza nazionale e in diplomazia. Abbiamo il dovere di dire quello che dobbiamo dire" dicono.

E ancora:

Tamir Pardo: "Siamo sull'orlo della sconfitta".

Amy Ayalon: "Questa guerra è cominciata come una guerra giusta, una guerra di difesa, ma quando abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi militari, quando abbiamo raggiunto la vittoria militare dall'inizio contro tutti i nostri nemici, questa guerra ha smesso di essere giusta e sta portando lo Stato di Israele alla perdita della sicurezza e dell'identità".

Amos Malka: "Siamo oltre un anno dopo il punto in cui avremmo potuto smettere con un buon risultato operativo. L'operazione Carri di Gideon non ha avuto quasi risultati".

Yoran Cohen: "Abbiamo pagato il prezzo in morti, in feriti, troppi. I nostri risultati sono molti limitati. Internazionalmente il danno è grave e non abbiamo fatto passi avanti per gli ostaggi".

Tamir Pardo: "Quello che il mondo ci dice oggi lo abbiamo creato noi. Ci nascondiamo dietro una bugia creata da noi. Questa bugia viene venduta al pubblico israeliano e con nostro grande rammarico il mondo ha capito che non corrisponde alla verità".

Mosge Yaalon: "Adesso abbiamo un governo con bigotti messianici che spingono in una direzione irrazionale".

Yoram Cohen: "Sono una minoranza ma controllano la strategia".

Nadav Argaman: "Il governo si sta muovendo verso una visione del mondo estremista e fondamentalista, ma non è stato eletto con questo mandato e ci ha preso tutti in ostaggio"

"Adesso spetta ai capi militari andare a battere i pugni sul tavolo".

Nadav Argaman: "I capi delle agenzie devono avere il coraggio di affrontare il primo ministro e il governo e dire con parole franche che questa guerra è futile".

"È il momento di fermare la guerra", "Fermiamo la guerra", "Avremmo potuto fermarla ieri", "Ritiriamoci ai confini e fermiamo la guerra", "Fermiamo la guerra immediatamente", "Riportiamo a casa gli ostaggi e tutti in un colpo solo", "Riportiamo a casa gli ostaggi in un colpo solo! Questa guerra deve essere fermata, dobbiamo riportarli a casa il prima possibile"

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