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Brennero, Salini (Webuild): Stiamo costruendo nuovo Paese, o si muore

di TMNews giovedì 18 settembre 2025
1' di lettura

Brennero (BZ) 18 set. (askanews) - "Stiamo costruendo un nuovo Paese: le ferrovie, le strade, l'Alta velocità, l'acqua... È un Paese che sta cambiando: ci vuole un po di tempo". Lo ha rivendicato Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild, al termine della cerimonia al tunnel del Brennero per l'abbattimento del diaframma transfrontaliero nel cuniculo esplorativo del tunnel di base.

Anche il Ponte di Messina, ha proseguito Salini, "cambierà il modo di essere del Sud, cambierà il modo di essere di una parte del Paese, e non sono infrastrutture isolate: se uno guarda l'investimento che viene fatto in Sicilia sull'Alta velocità e sul Sud dell'Italia, è gigantesco. Si tratta di somme che non sono state mai state stanziate dai tempi di Cavour per il cambiamento di un Paese. Dobbiamo ricordarci che senza infrastrutture non c'è sviluppo: non ci sono le pensioni del futuro, non ci sono gli stipendi, non c'è la sanità, non c'è la scuola. Un Paese che non compete con gli altri in un sistema aperto è un Paese morto: non è un Paese più bello o più sano, è il contrario. È un Paese che non ha la forza di fare nulla, un Paese che subirà. Quindi noi oggi dobbiamo correre sulle infrastrutture perchè siamo in ritardo".

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Ecomondo, design trainante per sostenibilità, va insegnato subito

Rimini, 5 nov. (askanews) - Il design ha un ruolo trainante nella sostenibilità e deve entrare nella formazione fin dalle prime classi: lo afferma Marco Pietrosante, vicedirettore Isia Roma Design, a margine di un convegno a Ecomondo Rimini sulla progettazione sostenibile e il futuro della formazione.

"Il mondo del design ha un ruolo trainante nel mondo della sostenibilità poiché il design si occupa essenzialmente di sistemi, cioè di progettare attività all'interno di uno scenario molto complesso che può intercettare varie professionalità - spiega Pietrosante -. Il designer, che sostanzialmente è un coordinatore di competenze molto variegate tra loro che devono confluire in un progetto che abbia coerenza legata proprio al mondo del design, risulta essere uno strumento fondamentale per poter applicare nella quotidianità le conoscenze e anche le tecniche che sono tipiche di una data epoca, di un dato momento".

Sul fronte della formazione, il vicedirettore Isia sottolinea l'urgenza di un cambio di paradigma didattico: "Siamo convinti che affrontare questi temi è un elemento necessario nel bagaglio della formazione dei nuovi designer. Quindi gli studenti devono capire, devono affrontare questi temi fin dalle prime classi di formazione, fino all'uscita del percorso formativo".

L'intervento si inserisce nel dibattito su come il mondo accademico del design stia rispondendo alle sfide della transizione ecologica, integrando sempre più la sostenibilità come elemento centrale della progettazione.

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Clima, Pichetto Fratin: in Consiglio Ambiente Ue un "buon accordo"

Bruxelles, 5 nov. (askanews) - L'Italia è soddisfatta del compromesso sugli obiettivi climatici che è stato raggiunto a Bruxelles, al Consiglio Ambiente dell'Ue, in cui sono state riconosciute diverse istanze portate avanti dal governo. Lo ha affermato a Bruxelles il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, a margine della riunione del Consiglio, che si è conclusa con l'accordo votato a maggioranza qualificata, con l'Italia a favore.

"Abbiamo approvato sia la legge sul clima che l'Ndc per la Cop30, devo dire che è stata una trattativa intensa e la Commissione ha riconosciuto che le istanze che portavamo avanti come Italia, e come gruppo di paesi uniti all'Italia, erano rilevanti ed erano importanti, equilibrate" ha detto il ministro. Inoltre, "ha riconosciuto quelle grandi istanze che riguardavano lo slittamento di un anno dell'Ets2"(il nuovo sistema di permessi di emissioni di CO2 che dovranno acquistare i fornitori di carburanti per i trasporti su strada e per il riscaldamento domestico) e poi ci sono "le valutazioni, che per la prima volta si portano in una parte normativa, della proposta sui biocarburanti" ha proseguito Pichetto.

"Ha anche dato disponibilità, non solo a passare dal 3 al 5 % dei crediti di carbonio internazionali, anche a inserire in fase di revisione un ulteriore 5 % da valere su quelli che sono i crediti domestici, e naturalmente tutta una serie di altre valutazioni che riguardano sia la parte sul commercio internazionale che era stata oggetto del Consiglio europeo nella discussione dei leader, sia istanze che sono pervenute dai vari paesi, che sono state ascoltate e accolte, pertanto si è trovato un buon accordo" ha concluso il ministro.

La legge sul clima riguarda l'obiettivo di riduzione delle emissioni del 90% al 2040, rispetto al 1990, mente gli Ndc sono i "contributi determinati a livello nazionale", che i paesi parte della Convenzione Onu sul clima devono aggiornare ogni cinque anni, e che riguardano ora il 2035. Su questo punto, i ministri hanno confermato la "finestra" indicativa di riduzione delle emissioni tra il 66,3% e il 72,5%, che era già stata proposta al Consiglio Ambiente di ottobre.

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Mattarella visita in anteprima la mostra "Le ferrovie d'Italia"

Roma, 5 nov. (askanews) - Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha visitato in anteprima a Roma la mostra "Le ferrovie d'Italia (1861-2025). Dall'unità nazionale alle sfide del futuro", promossa e organizzata da VIVE - Vittoriano e Palazzo Venezia e dal Gruppo FS Italiane, che sarà aperta al pubblico dal 7 novembre all'11 gennaio nella Sala Zanardelli del Vittoriano e nel Giardino grande di Palazzo Venezia.

Ad accompagnare il capo dello Stato nella visita c'erano il presidente del Gruppo FS, Tommaso Tanzilli, l'amministratore delegato e direttore generale, Stefano Antonio Donnarumma e la direttrice generale del VIVE Edith Gabrielli, curatrice della mostra.

L'iniziativa rientra nelle celebrazioni per i 120 anni dalla fondazione delle Ferrovie dello Stato, avvenuta nel 1905, in epoca giolittiana. Da allora, le Ferrovie dello Stato hanno accompagnato ogni fase della storia italiana e la mostra vuole raccontarle da prospettive diverse e intrecciate tra loro, con documenti, immagini e opere d'arte che dialogano in modo dinamico e restituiscono un racconto del viaggio in treno e della storia del Paese.

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La domanda costata il lavoro a un giornalista italiano a Bruxelles

Bruxelles, 5 nov. (askanews) - Un giornalista freelance che lavora a Bruxelles dall'estate scorsa, Gabriele Nunziati, è stato invitato dall'agenzia di stampa italiana Nova a cessare la sua collaborazione, dopo aver posto una domanda su Israele e Gaza durante il briefing quotidiano per la stampa della Commissione europea dello scorso 13 ottobre.

Nunziati aveva chiesto alla Commissione se la richiesta dell'Ue alla Russia di finanziare la ricostruzione dell'Ucraina sia applicabile anche a Israele per la ricostruzione di Gaza, dopo la distruzione della Striscia. La portavoce capo della Commissione Paula Pinho aveva risposto testualmente: "Questa è una domanda sicuramente interessante, sulla quale non ho commenti in questa fase".

Domanda e risposta sono circolate sui social media nei giorni successivi, e sono il motivo per cui a Nunziati è stato dato un preavviso per la risoluzione del suo contratto con Nova.

L'agenzia Nova ha diffuso una nota in cui afferma che Nunziati "ha posto alla portavoce della Commissione europea una domanda tecnicamente sbagliata", perché "la Russia - Paese membro permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e, in quanto tale, uno dei cinque massimi garanti dell'ordine mondiale - ha invaso l'Ucraina, un Paese sovrano, senza essere provocata. Israele, al contrario, ha subito un'aggressione armata. Non sorprende, quindi, che la portavoce non abbia risposto alla domanda, essendo assolutamente fuori luogo e di natura erronea".

"La differenza tra le posizioni di Russia ed Israele - ha sottolineato l'agenzia Nova nella sua nota - è stata più volte rappresentata al collaboratore, il quale, tuttavia, non ha affatto compreso la sostanziale e formale differenza di situazioni, ed ha anzi insistito nel ritenere corretta la domanda posta, mostrandosi così ignaro dei principi fondamentali del diritto internazionale".

"Quel che è peggio - si legge ancora nella nota - , il video relativo alla sua domanda è stato ripreso e rilanciato da canali Telegram nazionalisti russi e dai media legati all'Islam politico in funzione anti-europea, creando imbarazzo all'agenzia, in quanto fonte primaria attentissima alla propria indipendenza e all'oggettività delle informazioni trasmesse. E' evidente che il rapporto di fiducia con il collaboratore, in questo contesto, sia venuto a cessare", conclude la nota dell'agenzia Nova.

Dopo che si è diffusa la notizia del licenziamento di Nunziati, la Commissione europea ha diffuso oggi a sua volta una nota scritta: "La Commissione attribuisce la massima importanza alla libertà di stampa; in questo contesto, è sempre disponibile a rispondere a tutte le domande nel contesto della conferenza stampa di mezzogiorno", ha scritto la portavoce Arianna Podestà, aggiungendo che "le domande su questa specifica decisione" riguardo all'interruzione del rapporto di lavoro con il giornalista "sono preferibilmente rivolte all'Agenzia Nova", con la quale ha precisato di non aver avuto contatti "in merito a questa questione".

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