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AI, a Borsa della Ricerca survey impatto processi di innovazione

di TMNews mercoledì 8 ottobre 2025
3' di lettura

Roma, 8 ott. (askanews) - È stata presentata a Catania, in occasione della XVI Borsa della Ricerca 2025, l'indagine "InnoverAI - L'impatto dell'AI nei processi di innovazione", a cura della Fondazione Emblema. La survey, realizzata nel settembre 2025, ha coinvolto227 imprese italiane attive nei settori ad alta intensità di ricerca e innovazione, offrendo uno spaccato inedito sul reale stato di adozione dell'intelligenza artificiale all'interno del sistema produttivo nazionale. I dati confermano che l'innovazione è al centro delle strategie aziendali: il90% delle imprese la considera determinante per competitività e crescita, e oltre il75% attribuisce all'AI un ruolo fondamentale nei processi innovativi. Tuttavia, emerge un dato significativo:solo il 19,4% delle imprese che ha avviato progetti di AI dichiara di avere soluzioni pienamente operative. E se il 73,6% del campione ha avviato sperimentazioni, la maggior parte si trova ancora in una fase preliminare o prototipale. A frenare l'adozione dell'AI sono soprattutto ostacoli interni: l'83,8% delle aziende segnala resistenze organizzative, mancanza di competenze o difficoltà culturali nel recepire le trasformazioni legate all'intelligenza artificiale. Uno dei dati più incoraggianti riguarda invece il rapporto con il mondo della ricerca: il94,2% delle imprese ha già attive collaborazioni con università ed enti scientifici, e il 75,7% le considera accessibili e funzionali. Solo una minoranza (12,3%) segnala criticità, smentendo lo stereotipo di un divario incolmabile tra accademia e impresa."La volontà di innovare c'è - ha dichiarato durante la presentazione Tommaso Aiello, presidente della Fondazione Emblema - ma in molti casi le imprese non hanno ancora trovato il modo di trasformare l'AI in un asset concreto e funzionale. La distanza tra intenzioni e implementazione effettiva resta ampia, ma la Borsa della Ricerca è volutamente incentrata sul post PNRR, in particolare su come sfruttare l'esperienza e i progressi nelle tante ricerche portate avanti grazie a questo piano straordinario, per contribuire insieme all'innovazione del nostro Paese nei prossimi anni. In questo Emblema - conclude Aiello - sta facendo la sua parte, offrendo a quasi 500 delegati di imprese e università: un'occasione concreta di confronto diretto".La Borsa della Borsa della Ricerca, in programma da questo pomeriggio fino a venerdì 3 ottobre, si conferma come il principale appuntamento italiano dedicato al trasferimento tecnologico e all'innovazione. Anche quest'anno, il suggestivo Monastero dei Benedettini si è trasformato in un hub di confronto e collaborazione, dove oltre500 delegati tra aziende, università, startup ed enti finanziati dal PNRR si ritroveranno per condividere idee, progetti e visioni sul futuro della ricerca. Organizzato dalla Fondazione Emblema, in collaborazione con la Regione Siciliana e l'Università degli Studi di Catania, con il patrocinio della Camera di Commercio Sicilia Orientale, l'evento mira a rafforzare il dialogo tra mondo accademico e sistema produttivo, promuovendo una cultura dell'open innovation capace di valorizzare competenze scientifiche e generare nuove opportunità di investimento."Siamo lieti di coorganizzare la Borsa della Ricerca e orgogliosi che Catania, per tre giorni, diventi il punto di riferimento nazionale nei rapporti tra università e imprese". Lo ha detto Enrico Foti, rettore dell'Università degli Studi di Catania, a margine. "Mi auguro che questo evento rappresenti un'opportunità concreta per attrarre investitori e aziende interessate a collaborare con la nostra Università e ad investire nella nostra Regione per accelerare il trasferimento tecnologico e favorire il dialogo tra ricerca e impresa". Presenti alla Plenaria di apertura anche Dario Cartabellotta, dirigente generale Dipartimento delle Attività Produttive della Regione, Giuseppe De Pietro, presidente Fondazione FAIR, Marta Rapallini, program manager Fondazione FAIR, Leonardo Sanna, ricercatore Fondazione Bruno Kessler e Concetto Spampinato, responsabile Fondazione FAIR per Università di Catania."La Borsa della Ricerca di Catania è un appuntamento di grande valore per il nostro territorio, perché mette in contatto università, centri di ricerca e imprese, creando sinergie indispensabili per la crescita della Sicilia" - ha commentato Edmondo Tamajo, Assessore regionale alle Attività Produttive. "Desidero ribadire l'impegno del governo regionale a sostenere l'innovazione e a favorire l'incontro tra il mondo accademico e quello produttivo. Abbiamo messo in campo strumenti e risorse importanti per accompagnare le imprese nei processi di ricerca e sviluppo, convinti che solo investendo in conoscenza e competenze la Sicilia potrà rafforzare la sua competitività e creare nuove opportunità di lavoro per i giovani". La Borsa ha registrato anche gli incontri 'one-to-one' tra gruppi di ricerca, startup e R&D manager delle imprese presenti. Oltre mille appuntamenti per favorire collaborazioni concrete e accelerare lo sviluppo di soluzioni tecnologiche.

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Nella sua dichiarazione ha affermato: "L'Art. 4 rappresenta una piattaforma di metodo e strategia che valorizza la vitalità del sistema produttivo italiano. Le PMI costituiscono un presidio economico che esprime qualità, ingegno e continuità. Valore Impresa promuove strumenti e processi orientati a consolidare questa energia, generando un ecosistema competitivo che produce valore per il Paese."

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