CATEGORIE

Liguria, Bucci: darei tra 8 e 9 al mio primo anno di mandato

di TMNews lunedì 27 ottobre 2025
2' di lettura

Milano, 27 ott. (askanews) - Bilancio positivo per il presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, che dopo il primo anno di mandato della coalizione di centrodestra si dà un voto "tra l'8 e il 9". Rimpianto solo per alcune infrastrutture "che potevano andare più veloci".

"Un anno è passato - ha detto Bucci - e voglio cominciare con una battuta: c'era un tizio che diceva che non avrei concluso l'anno, mentre lo abbiamo concluso, stiamo bene e andiamo avanti. È stato un anno molto sfidante, abbiamo fatto tante cose. Siamo in linea con il programma e di questo sono molto contento. Sono state fatte cose addirittura meglio di come ci aspettavamo, ma qualcosa poteva essere accelerato. Se ho dei rimpianti è il fatto che alcune cose potevano andare un pochino più veloce, soprattutto per quanto riguarda le infrastrutture, ma altre invece sono andate meglio, quindi il bilancio è sicuramente positivo".

"Quando vado in giro - ha aggiunto Bucci - sento molto calore e molte persone che sono contente per quello che facciamo, soprattutto per tutte le risorse che mettiamo in campo che vengono da progetti europei e dal governo italiano. Stiamo facendo le cose giuste, ma si può sempre migliorare. Alcuni progetti, soprattutto un paio di progetti infrastrutturali, potevano andare più veloci ma adesso dobbiamo accelerare".

E a chi gli ha chiesto che voto si darebbe per il suo primo anno di presidenza della Giunta, Bucci ha replicato: "Facciamo in decimi? Beh io direi che abbiamo preso tra l'otto e il nove, sia il sottoscritto che la Giunta".

tag

Ti potrebbero interessare

Pa, Mattarella: Costituzione chiede imparzialità e autonomia da potere

Roma, 27 ott. (askanews) - "Con la Repubblica e la sua Costituzione si è inteso attuare una visione che affida responsabilità alla Pubblica amministrazione, nel momento in cui riconosce ai suoi operatori autonomia, chiedendo che la loro funzione venga esercitata con imparzialità. La visione che i Costituenti tradussero in norme nasceva dal rifiuto di consentire che l'apparato pubblico fosse adoperato, come, durante la dittatura fascista, alterando l'equilibrio dei poteri pubblici, per la soppressione dei diritti di libertà dei cittadini".

Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando al Quirinale i Prefetti e i Consiglieri di nuova nomina del Ministero dell'Interno.

"Un altro elemento di rottura, rispetto al modello di una amministrazione assoggettata al governo anziché al servizio dei cittadini, risiede nella norma costituzionale che riserva alla legge l'organizzazione dei pubblici uffici, demandata, prima, al governo - ricorda il capo dello Stato - la Costituzione assegna al Parlamento il compito di dettare norme al fine di assicurare imparzialità e buon andamento. I pubblici funzionari sono stati, in tal modo, posti sotto la tutela della legge nello svolgimento della loro funzione. È questo il significato di quanto disposto dall'art. 98 che dispone: 'i pubblici impiegati sono al servizio esclusivo della nazione'".

TMNews

Drusilla: in Frida Opera Musical ho dato nuova veste alla morte

Milano, 27 ott. (askanews) - Frida Opera Musical, scritto da Andrea Ortis e Gianmario Pagano, con la regia di Andrea Ortis e la partecipazione di Drusilla Foer è una grande produzione che dal 30 ottobre è in tour in Italia. L'azione si muove tra la potenza del teatro musicale e la forza visiva del mondo pittorico. Al centro la relazione tra Frida e Diego. A fare da cornice, il Messico colorato, allegro e dissacrante della Catrina, icona della morte e della vita, della satira e della bellezza eterna; è lei che incarna lo spirito del Messico profondo nel quale convivono, in un unico grande affresco, colori, musica e passione. Ma come è stato per Drusilla Foer interpretare il ruolo della Catrina, che è la morte?

"Interessante perché gli ho dato una nuova veste, una veste che non avevo mai supposto, cioè questa allegra, simpatica, curiosa, un po' pasticciona, un po' partecipativa, un po' che soffre il complesso di non essere la vita. Quindi ho integrato la mia visione della morte che già aveva una sua complessità e più si arricchiscono e si integrano di significati e di valore certi temi che sono fondamentali, insomma è una gran fortuna. E poi è stato bello stare con questi ragazzi che sono tutti bravi, sono tutti talentuosi, sono pieni di energia, la regia, la musica, è veramente bellissimo, mi arriva rivitalizzato", dice Drusilla Foer.

Che cosa la colpisce di più in questa opera, in questo "Frida Opera Musical"?

"La partecipazione degli artisti, ma dei macchinisti che in un secondo sparisce una casa con un giardino e arriva una foresta, una giungla, la partecipazione di tutti quanti, la concentrazione, la concentrazione sul palco, che è segno di grande partecipazione e la partecipazione oggi è un tema fondamentale, credo, per induzione", risponde.

E trova una modernità nei temi affrontati?

"Certamente, certamente c'è la volontà di reagire a un regime opprimente, c'è la capacità di una donna di dichiarare pubblicamente il proprio dolore attraverso l'arte, la vitalità dei giovani che chiedono qualcosa di diverso per se stessi, perché una rivoluzione presuppone questo, è la rivoluzione che ha in sé anche la radice, ma anche la rivalutazione, cioè dare un nuovo valore alle cose che si vivono, non necessariamente con la violenza, né con tonalità aggressiva, né tanto meno belliche, però dare una rivalutazione di ciò che c'è. Rivalutiamola", chiosa.

TMNews

Frida Opera Musical con Drusilla, parte il 30 il tour da Milano

Milano, 27 ott. (askanews) - A Milano al TAM Teatro Arcimboldi dal 30 ottobre al 2 novembre, poi a Firenze al Teatro Verdi dal 7 al 9 novembre. E ancora a Roma al Brancaccio dal 12 al 23 novembre e all'Alfieri di Torino dal 4 al 7 dicembre.

Frida Opera Musical, lo spettacolo che racconta la straordinaria esistenza di Frida Kahlo (interpretata da Federica Butera), artista e icona del femminile, in un progetto teatrale che unisce impatto visivo, forza musicale e profondità narrativa. Ecco cosa ci spiega la stessa protagonista:

"Io credo - dice Butera - che la scomodità che ci porta Frida, che mi ha portato Frida, sia una scomodità che mi sta regalando tantissime cose, perché è una scomodità che è un atto di coraggio, un atto di amore nei confronti dell'esistenza, nei confronti della vita. Sono stata scelta e l'ho visto come un accadimento destinico, in un momento in cui stavo lavorando su più cose che riguardano la musica e riguardano il cinema. È arrivata questa proposta nuova per me e ho deciso di accoglierla in maniera quasi del tutto irrazionale, perché ho sentito che comunque questa vita, questa chiamata avrebbe potuto darmi, come lo sta facendo, dei regali e dei nuovi spunti sotto ogni punto di vista", afferma Butera.

A guidare il racconto è La Catrina impersonata da Drusilla Foer, simbolo della cultura popolare messicana, figura di confine tra vita e morte, bellezza e satira. Al centro, la vita della pittrice messicana, il suo amore con Diego Rivera, la sofferenza, la resistenza, la lotta per l'identità. Rivera è Andrea Ortis, che la vede così: "Sì, Frida Opera Musical è un ventaglio, un ventaglio di colori, è un racconto che si dipana poi su tre grandi binari. Il primo raccontiamo la biografia di Frida Kahlo nei suoi maggiori accadimenti, è una biografia che abbiamo ricostruito assieme allo Stato del Messico, assieme alle due massime istituzioni museali riferite a Frida Kahlo e a Diego Rivera. Quindi lo spettatore troverà una serie di informazioni anche nuove, perché ancora in fase di inventario, ma soprattutto reali. Quindi racconteremo i maggiori accadimenti della vita di Frida Kahlo. Un altro binario è dedicato ai grandi accadimenti dei primi 50 anni del Novecento".

Da Zapata a Pancho Villa, da Breton a Picasso. Sino all'America dei Rockefeller e dei Ford.

"E poi il terzo binario. Il terzo binario è il binario, diciamo, verticale, che si lancia verso il cielo, perché nel Messico esiste la Catrina, che è la morte. Ma non è una morte dolorosa e addolorata, nera, cupa, oscura. Non è il momento di giudizio, un po' come la viviamo qui noi, no. La morte messicana, rappresentata in scena da Drusilla Foer è ironica, è anche autoironica, è materna, ma anche paterna, e sempre cammina vicino alla vita in ogni suo momento", chiosa Ortis.

TMNews

"La diaspora delle Vele", Francesca Comencini torna a Scampia

Roma, 27 ott. (askanews) - Racconta la trasformazione di un quartiere, Scampia, e il senso di comunità di alcuni suoi abitanti "La diaspora delle Vele", il documentario scritto e diretto da Francesca Comencini che è stato presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma e arriverà su Sky Documentaries, Sky Atlantic e su NOW a gennaio 2026.

Comencini ha raccolto le testimonianze di alcuni abitanti che hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni dopo il tragico crollo di un ballatoio della Vela Celeste, nel luglio 2024. Il documentario racconta la loro attesa e la speranza di tornare in quel luogo controverso della periferia nord di Napoli, profondamente radicato nell'anima di chi vi è cresciuto. Francesca Comencini ha co-diretto per quattro stagioni la serie "Gomorra", quindi conosce bene Scampia e le Vele, dove era arrivata la prima volta più di dieci anni fa. "L'ho vista cambiare moltissimo Scampia, ho visto che diventava un luogo più aperto, meno invaso da questo traffico di droga che controllava un po' tutto. - ha raccontato la regista - E sempre ho sentito però, già dalla prima volta, parallelamente a queste criticità, che onestamente c'erano, non le aveva inventate qualcuno, ho sentito sempre un senso di accoglienza".

Con il piano di rigenerazione delle Vele avviato dal Comune di Napoli quasi 2000 persone sono state evacuate e ricollocate in alloggi provvisori, ma non hanno perso affatto il loro senso di comunità e di appartenenza. "Credo che loro stiamo costruendo nuovi alloggi, sempre a Scampia, che siano fatti appunto con criteri urbanistici architettonici, anche ecologici, di case non solo vivibili ma anche belle - ha spiegato Comencini - puntano a rovesciare completamente il senso di quello che veniva visto come un quartiere problematico, come loro stessi dicono una specie di discarica sociale".

TMNews