Meloni incontra il presidente della Repubblica Gabonese
Roma, 3 nov. (askanews) - Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ricevuto a Palazzo Chigi il Presidente della Repubblica Gabonese, Brice Clotaire Oligui Nguema.
Milano, 03 nov. (askanews) - Un consumatore nomade, sempre meno fedele a un brand o a una insegna, ma condizionato da una capacità di spesa in contrazione che impone maggiore oculatezza nei consumi. E' questo lo scenario emerso dal webinar "Nuovi consumatori, nuove sfide: i segnali del cambiamento nella grande distribuzione", organizzato da GS1 Italy in ambito ECR e in collaborazione con Circana, che ha messo in luce come i fatturati nella distribuzione moderna nel largo consumo confezionato siano aumentati sotto la spinta congiunta di volumi (+2,2%) e inflazione (+1,4%). "Sicuramente in questo momento stiamo assistendo a un consumatore che sta focalizzando buona parte dei propri acquisti su categorie essenziali per un consumo settimanale, un consumo possiamo così dire giornaliero - spiega Corina Passaro, senior retail director di Circana - mentre sta facendo delle scelte più differenzianti su categorie meno essenziali".
Per i retailer questo significa avere un assortimento tale da garantire la risposta alle esigenze del consumatore in quel momento, cercando di offrire servizi sempre più elevati: "La reazione che vediamo è un aumento del livello d'attenzione rispetto ai livelli di servizio lungo tutta la filiera - afferma Giuseppe Luscia, Ecr senior project manager di GS1 Italy - insieme all'incertezza c'è anche una forte liquidità nel comportamento del consumatore che dimostra meno fedeltà all'insegna e alla marca, è più facile a cambiamenti e l'out of stock può diventare una delle ragioni per cui il consumatore si orienta non solo verso insegne, ma addirittura verso canali diversi".
Proprio l'out of stock, il cosiddetto buco a scaffale, è l'espressione di una mancata efficienza a scaffale che il consumatore non sembra disposto a tollerare: il 39% dei clienti infatti cambia brand piuttosto che attendere il ripristino. Nell'ultimo anno, stando al Barometro Ecr-Osa sviluppato da ECR Italia, il tasso di out of stock si è stabilizzato al 3,4% con un 4,6% di conseguenti vendite perse con dinamiche sottostanti molto diverse: "L'indicatore di out of stock è abbastanza stabile nel corso degli ultimi anni e questa tendenza è comune, cross-canale. Dietro però questo dato medio, che è sicuramente un dato positivo, ci sono ancora delle aree su cui bisogna andare a lavorare, che sono sicuramente legate ai picchi di stagionalità, che andiamo poi a leggere quando parliamo di determinati mondi - aggiunge Passaro - L'ortofrutta continua a essere una delle categorie con il maggior tasso di out of stock quando c'è l'inizio della stagionalità".
Accanto alla frutta, prodotti come le uova fresche, più essenziali, sono quelli che richiedono una maggiore efficienza a fronte di formaggi e salumi che sono fra le categorie più performanti. "L'out of stock, monitorato lungo il tempo non ha avuto al di là di anni un po' particolari, non ha avuto grandi oscillazioni - sottolinea Luscia - però il dato è comunque un dato rilevante, cioè attorno al 4-5% di vendite perse è un dato estremamente rilevante. L'approccio delle aziende in questo momento è quello di guardarsi al loro interno, guardare la relazione fra produttore e distributore e andare a sistemare tutte le cose che possono portare a un miglioramento in questo senso".
In questo scenario è la marca del distributore a meritare attenzione con un ruolo sempre più centrale nelle scelte dei consumatori, superando come incidenza il 30% del totale largo consumo confezionato. "La marca privata è sicuramente uno degli elementi più importanti per il cliente italiano - dice Corina Passaro - il suo ruolo è, da un lato, consentire al cliente di poter continuare una serie di acquisti, mentre su altre categorie il suo ruolo non è solo quello di preservare il potere di acquisto, il valore del prodotto che viene comprato, ma anche quello di poter consentire al cliente una forma di gratificazione".
Uno scenario in cui l'incertezza si fa normalità e apre nuove sfide a insegne e produttori: "In un anno, i consumatori visitano otto insegne diverse. Quindi c'è grandissimo movimento e ovviamente a questa infedeltà occorre rispondere con livelli di servizi che indubbiamente non hanno a che fare solo con la disponibilità di prodotto - conclude Luscia - ma questo diventa un elemento del gioco indubbiamente".
Roma, 3 nov. (askanews) - Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ricevuto a Palazzo Chigi il Presidente della Repubblica Gabonese, Brice Clotaire Oligui Nguema.
Milano, 3 nov. (askanews) - Con indosso un basco rosso dei Guardian Angels, l'organizzazione di difesa dei cittadini da lui fondata alla fine degli anni '70 per pattugliare la metropolitana di New York, Curtis Sliwa, 71 anni, è un repubblicano critico nei confronti di Donald Trump, in particolare sull'immigrazione. I temi della sua campagna includono sicurezza e pulizia, il costo della vita, il rifiuto delle élite, lo smantellamento della burocrazia, ma anche l'assistenza sanitaria mentale e i diritti degli animali. Ma la vittoria delle elezioni di domani a sindaco di New York City è lontana per lui. Sebbene affermi di aver rifiutato diverse offerte di ritiro a favore di Andrew Cuomo, la cui reputazione è stata macchiata dalla sua gestione della pandemia di Covid-19 e dalle accuse di molestie e aggressioni sessuali, che lo hanno costretto a dimettersi da governatore.
I due principali candidati sono il socialista Zohran Mamdani, sostenuto da Bernie Sanders, e appunto il moderato Andrew Cuomo. Mamdani, candidato a sorpresa in testa alla corsa per la Grande mela, si inserisce in una nicchia culturale molto affascinante: proviene dal Sud del mondo e da una famiglia estremamente privilegiata.
L'ultimo sondaggio cittadino di Victory Insights mostra Mamdani in testa con il 47% dei voti, seguito dall'ex governatore Andrew Cuomo, che ha perso le primarie democratiche ma si candida come indipendente, con il 29%.
Mamdani, socialista democratico e nemico di Donald Trump si avvicina dunque alla carica più importante della città, con seggi aperti dalle ore 6 alle ore 21 il 4 novembre, mentre l'early voting si è chiuso domenica. Ma i giochi non sono per niente fatti.
La corsa a sindaco di New York City è sempre seguita con attenzione, poiché la città è la capitale finanziaria della nazione e le decisioni dei suoi leader spesso influenzano il dibattito politico nazionale, almeno per quanto riguarda il Partito Democratico, che detiene la maggioranza locale. Il 111esimo sindaco della città più grande degli Stati Uniti entrerà in carica il primo gennaio.
Roma, 3 nov. (askanews) - A seguito della notizia della presa della città di el-Fasher, nel Nord Darfur, dopo un assedio durato 500 giorni, c'è grande preoccupazione per le oltre 260 mila persone rimaste intrappolate nella città con rischio crescente di atrocità e violenze etniche. Da Emergency arriva la testimonianza di Matteo D'Alonzo, direttore programma di della Ong in Sudan.
"In questi giorni arrivano notizie drammatiche da el-Fasher che, dopo mesi di assedio, è caduta nelle mani delle Forze di supporto rapido - racconta - Le testimonianze che ci arrivano parlano di violenze diffuse, esecuzioni, saccheggi e migliaia di persone intrappolate senza acqua, cibo o assistenza sanitaria. È una tragedia dentro la tragedia di un conflitto che oramai dura da oltre due anni".
Attualmente 30 milioni di persone in Sudan, su 60 milioni di abitanti, hanno bisogno di aiuti umanitari. La metà sono bambini.
"Emergency è presente nel Darfur meridionale, a Nyala, con un ospedale pediatrico con degenza. Anche qui la situazione resta gravissima - prosegue D'Alonzo - Dall'inizio della guerra la città è martoriata da violenze, mancanza di elettricità, scarsità di acqua pulita e di cibo. Nel nostro centro pediatrico ogni giorno vediamo tantissimi bambini, molti dei quali malnutriti o con patologie aggravate dalle condizioni di vita. Ogni ricovero racconta quanto profonda sia la crisi umanitaria che sta affrontando il Sudan".
Anche nella capitale Khartoum che ad aprile era stata riconquistata dall'esercito governativo (SAF) la situazione resta tesa. Qui Emergency, rimasta per tutta la durata del conflitto anche nei mesi di assedio, è presente con il Centro Salam di cardiochirurgia e un ambulatorio con reparto pediatrico.
"Nei giorni scorsi l'aeroporto, che era prossimo alla riapertura, è stato nuovamente bombardato da droni - spiega D'Alonzo - abbiamo sentito notizie della presa della città di Barra, che dista circa quattro ore di auto dalla zona più a ovest della città di Khartoum. Tutto questo alimenta il timore che la guerra possa estendersi ancora e riportare il Paese indietro, proprio mentre si sperava in qualche segnale di tregua. A Port Sudan invece in questi due anni si sono riversate le centinaia di migliaia di profughi in fuga e lo abbiamo visto anche nell'alto numero di visite nel nostro ospedale pediatrico. Nei mesi scorsi anche lì, dove la guerra non era mai arrivata, si sono verificati duri attacchi con droni".
"Garantire assistenza sanitaria gratuita significa anche proteggere la dignità delle persone e ricordare questo è importante che dietro i numeri e le statistiche ci sono vite reali che non possono essere dimenticate", conclude D'Alonzo.
Roma, 3 nov. (askanews) - Un operatore medico Ares ha compiuto un breve sopralluogo all'interno della Torre dei Conti a Roma per verificare le condizioni di salute dell'operaio 66enne, rimasto intrappolato in seguito al doppio crollo verificatosi oggi. Una volta entrato, attraverso il passaggio usato anche dai Vigili del Fuoco, ben visibile in queste immagini, ne è uscito dopo circa 5 minuti.