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Centemero (Lega): Più educazione finanziaria

di TMNews mercoledì 5 novembre 2025
1' di lettura

Roma, 5 nov. (askanews) - "Con la legge Capitali e con il decreto crescita abbiamo dato più poteri alla Consob per oscurare i siti che sollecitano investimenti in Italia senza le dovute autorizzazioni. Ne sono stati chiusi molti, ma ne spuntano di nuovi ogni giorno: serve educare i cittadini a riconoscere chi è legittimo da chi non lo è". Lo ha detto Giulio Centemero, capogruppo della Lega in Commissione Finanze alla Camera, intervenendo a Largo Chigi, il format di Urania TV. "L'educazione finanziaria - ha aggiunto - va portata sui banchi di scuola, come previsto dalla legge Capitali e dal TUF, ma anche diffusa nella vita quotidiana. È una leva per la crescita dell'economia reale. In Olanda e nei Paesi del Nord si è cominciato vent'anni fa e oggi i cittadini investono di più nelle Pmi nazionali. In Italia, grazie agli strumenti digitali, è possibile farlo anche con piccole somme: bisogna solo saperlo comunicare meglio". Centemero ha ricordato anche il lancio del fondo Algebris PMI Tricolore, con la partecipazione di Cassa Depositi e Prestiti, come "un esempio virtuoso di investimento nell'economia reale". "È ora che fondi pensione e casse facciano la loro parte - ha concluso - perché continuare a investire i risparmi degli italiani nei grandi gestori che puntano al Nasdaq non serve: il Paese è qui".

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Giorgia brilla di nuova luce: dopo 30 anni ricomincio dalla musica

Milano, 5 nov. (askanews) - Capace di trasfomarsi, rialzarsi e ripartire, mostrando sempre un volto nuovo, ma senza mai snaturarsi, Giorgia, dopo un anno ricco di successi e riconoscimenti, torna con nuova musica. "G" è il suo nuovo album di inediti.

"Non mi aspettavo affatto tutto questo perché dopo 30 anni essere qui come se fosse quasi ricominciato tutto è incredibile, è qualcosa che non puoi prevedere e se te la dicono prima non ci credi. È stato un anno veramente intenso, veramente pieno anche dei risultati che mi fanno piacere anche per chi lavora insieme a me, che fatica tanto quanto me. Insomma, vedere ogni tanto dei sorrisi è bello, raccogliere dei frutti del lavoro che si fa. Però la cosa di cui di più sono felice proprio è questa ondata di affetto, di sostegno da parte del pubblico".

"G" rappresenta la Giorgia di oggi, matura, ironica e sempre sorprendente. Il ritorno a Sanremo, l'esperienza a X Factor, lo studio e le nuove collaborazioni fanno emergere una artista unica.

"Questo album nasce quasi senza volere, ho questo team di lavoro meraviglioso, quasi tutto al femminile, che mi ha detto rimettiamoci nella musica perché io cominciavo a pensare di poter fare altro... anche. Mi è stato detto anche perché comunque come diceva Pino Daniele il disco è il tuo documento quindi il documento del tuo momento musicale. Non era semplice mettere insieme un disco dopo tanto tempo, dopo tanta musica e in questa musica nuova italiana che è obiettivamente cambiata negli ultimi anni, quindi un cambiamento anche di scrittura, di suono che mi piace, però esserci dentro senza snaturarsi non era semplicissimo, quindi è iniziata questa ricerca di brani. Non è un disco nato da un concetto, ma è nato da una volontà proprio di rimettersi dentro la musica".

Un progetto che ha come unico fil rouge proprio la stessa Giorgia, che la fa brillare di nuova luce.

"È un album circolare, così come dice questa G grossa che c'è nel retro del disco, inizia con La Cura e finisce con La Cura. La fine è La Cura insieme a Blanco".

Dopo il grande successo per il "Come saprei live 2025", da fine novembre Giorgia tornerà sul palco dei palasport italiani.

"Il tour nei Palasport sarà di nuovo un'occasione di trovarci e ritrovarci con il pubblico di sempre e con il pubblico nuovo. Anche io sono già agitatissima, ovviamente, perché stiamo mettendo su uno spettacolo diverso da quello che abbiamo portato in giro quest'estate, perché poi il palazzetto ti impone anche una dinamica musicale dei momenti anche diversi e poi ci sarà una produzione importante, un palco molto bello su cui ci muoveremo, io e tutta questa band meravigliosa che ho, che mi accompagna. Sarà importante la parte musicale come sempre fondamentale anche quella delle canzoni nuove ma anche quella delle solite, tra virgolette, che canteremo insieme al pubblico però sarà importante anche la parte visiva e vediamo".

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Apre il primo negozio Shein a Parigi, tra inchieste e polemiche

Milano, 5 nov. (askanews) - C'è la ressa nel negozio Shein, il primo store permanente del gigante asiatico della vendita al dettaglio online all'interno del grande magazzino BHV di Parigi, nonostante le polemiche e un'indagine giudiziaria sulla vendita di bambole gonfiabili simili a bambini.

La procura di Parigi ha sottolineato di essere stata informata dalla Direzione generale della concorrenza, del consumo e della repressione delle frodi (Dgccrf) "della possibilità che minori accedano a contenuti sessuali e della vendita di oggetti sessuali dall'aspetto infantile, e quindi di carattere pedopornografico".

L'azienda cinese ha affermato di aver bloccato la vendita di tutte le sue bambole sessuali.

"È stata una situazione turbolenta, con controversie alle quali credo Shein abbia risposto e si sia assunto la responsabilità", ha ammesso Karl-Stéphane Cottendin, direttore di BHV, il grande magazzino francese che ospita il primo store fisico di Shein nel Marais.

Quello di Shein è diventato un caso in Francia, in vista dell'apertura del negozio. E nel giorno dell'inaugurazione in molti si sono raccolti davanti al grande magazzino BHV per protestare.

"Non è normale. Non si tratta solo di bambole del sesso. Ci sono pedofili là fuori. Ci sono persone che diventeranno pedofili, in realtà, attraverso queste bambole. Ecco perché è una questione che riguarda tutti", ha detto l'attivista Khadidja.

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Dl Sicurezza, D'Ascenzo: ruolo chiave Inail, prevenzione al centro

Roma, 5 nov. (askanews) - Il nuovo Decreto Sicurezza assegna all'Inail un ruolo centrale sul fronte della prevenzione e anche della formazione. A commentare il provvedimento è il presidente dell'Istituto, Fabrizio D'Ascenzo.

"Siamo molto soddisfatti, era un provvedimento che attendevamo e mette finalmente luce su un aspetto relativo alla sicurezza e alla prevenzione che noi aspettavamo. Siamo molto riconoscenti al governo che ha portato avanti quest'iniziativa. Ovviamente ci sono tutta una serie di attività che dovranno essere sviluppate, però siamo anche soddisfatti come Inail perché abbiamo un ruolo importante, lo avevamo già prima, ma adesso viene confermato. Abbiamo un ruolo importante soprattutto nella prevenzione e nella possibilità veramente d'incidere sul fenomeno degli infortuni".

Molte le novità introdotte dal Decreto. "Sicuramente metterei in evidenza il nostro ruolo dal punto di vista della prevenzione, il nostro ruolo incisivo anche dal punto di vista della formazione. E' un punto che è stato richiesto sia dalle organizzazioni sindacali che dalle organizzazioni datoriali. Noi siamo particolarmente convinti che la formazione sia un elemento essenziale per poter andare nella giusta direzione della prevenzione. E anche la possibilità di entrare nelle scuole in maniera convinta, in maniera decisa e partire dalle giovani generazioni perché la cultura della sicurezza si compone di tanti elementi. Uno di questi è sicuramente il contributo da parte dei singoli ed io dico sempre che la sicurezza è un sistema partecipato. Incidere sui giovani, spiegare loro quali sono i valori della cultura della sicurezza è essenziale perché capiscano effettivamente, poi una volta che andranno a lavorare, qual è il loro contributo. E' chiaro che in questo cerchiamo anche di preservarli, quindi oltre all'estensione della garanzia alle scuole e ai loro studenti, oltre che ai docenti, abbiamo anche esteso, in questo decreto, la copertura per tutte le attività che si fanno in Pcto, nei cosiddetti possibili infortuni in itinere, quindi il collegamento che c'è fra il luogo di residenza dello studente e il luogo dove deve andare a svolgere le attività".

Il presidente dell'Inail si sofferma, poi, su ulteriori misure previste dal provvedimento. "Abbiamo consentito la stabilizzazione di un contingente importante di personale sanitario che già lavorava da noi a tempo determinato perché era stato assunto in tempi di Covid e, con questo decreto, possiamo finalmente stabilizzarli perché ne abbiamo assoluto bisogno e su questo ci siamo particolarmente impegnati perché potessero rimanere con noi. Un altro elemento importante è sicuramente il premio nei confronti delle aziende virtuose, il sistema bonus-malus che noi utilizziamo cerca ancor di più di premiare le aziende che s'impegnano nell'ambito della sicurezza, che non hanno incidenti e che quindi dimostrano di essere particolarmente motivate nel preservare la salute dei propri dipendenti".

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Ciafani (Legambiente): Italia leader circolare, ma manca certezza

Rimini, 5 nov. (askanews) - L'Italia ha una leadership internazionale nell'economia circolare ma continui cambi normativi frenano gli investimenti per i mille impianti necessari a raggiungere l'obiettivo rifiuti zero a smaltimento: lo afferma Stefano Ciafani, presidente di Legambiente, a margine della 27esima Conferenza sul compostaggio e digestione anaerobica del Consorzio Italiano Compostatori a Ecomondo.

"L'Italia ha una leadership internazionale sull'economia circolare. Di questo a volte ne siamo poco convinti nel paese, lo raccontiamo anche poco - spiega Ciafani -. Su certi fronti facciamo meglio della Germania che viene raccontato sempre come qualcosa da replicare. In realtà siamo più bravi noi su alcune filiere, penso agli oli minerali usati o alla filiera dell'organico e del compostaggio e della produzione di biometano dal trattamento del compostaggio".

"C'è un problema di cambio continuo di normativa che purtroppo non aiuta gli investimenti - prosegue il presidente di Legambiente - perché le imprese hanno bisogno di certezza. Questo mette in difficoltà anche l'obiettivo su cui siamo impegnati da anni, quello di costruire mille nuovi impianti per arrivare a rifiuti zero a smaltimento, per contrastare chi pensa che rifiuti zero sia impianti zero. Una soluzione che fa sparire i rifiuti non esiste".

Ciafani punta il dito contro le responsabilità diffuse: "Bisogna colmare il deficit impiantistico, soprattutto nel centro sud per evitare questo andirivieni di camion che portano i rifiuti da una parte all'altra del paese. Si parla sempre della sindrome Nimby, non nel mio giardino, dei cittadini, ma c'è anche la sindrome Nimto, non nel mio mandato elettorale, di cui è affetta la politica, che è l'altra faccia della medaglia che porta a non realizzare quegli impianti fondamentali per evitare di portare materie prime seconde e rifiuti da riciclare in altri paesi del pianeta".

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