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Usa, Hegseth: attacco a corrieri della droga in Mar dei Caraibi

di TMNews venerdì 7 novembre 2025
1' di lettura

Milano, 7 nov. (askanews) - Il segretario alla Difesa Usa Pete Hegseth ha annunciato un altro attacco da parte degli Stati Uniti contro un'imbarcazione che, in base alle sue dichiarazioni, trafficava stupefacenti nel Mar dei Caraibi. A bordo della nave c'erano tre persone che sono morte, ha affermato Hegseth , portando il bilancio della campagna antidroga dell'amministrazione Trump nelle acque sudamericane ad almeno 69 persone uccise in 17 attacchi.

Hegseth ha pubblicato sui social media un video di 20 secondi dell'attacco e ha scritto: "Come abbiamo già detto, gli attacchi alle navi contro i narcoterroristi continueranno finché non cesserà il loro... avvelenamento del popolo americano". Ha affermato che la nave era "gestita da un'organizzazione terroristica designata".

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Zelensky: non si può permettere che petrolio russo si venda in Ue

Kiev, 7 nov. (askanews) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che non si può consentire alla Russia di vendere petrolio in Europa, in vista dell'incontro tra Victor Orbàn con Donald Trump, che chiede una deroga alle sanzioni americane sul petrolio russo.

Zelensky ha inoltre esortato il leader ungherese a smettere di bloccare il tentativo di Kiev di aderire all'Ue.

"Non possiamo permettere che i russi traggano profitto da questo, dall'energia. E anche laddove le nostre mani sono legate da determinati contratti e obblighi, troveremo comunque un modo per garantire che non ci sia petrolio russo in Europa. È molto positivo che gli Stati Uniti siano interessati a questo. E noi, in quanto Paese sotto aggressione russa, siamo sicuramente interessati a questo" ha detto Zelensky.

"E Orbàn, che discute costantemente di questioni con vari attori importanti affinché ci influenzino... Secondo me, avrebbe dovuto basare la sua campagna elettorale sull'amicizia, non sull'odio verso l'Ucraina - ha aggiunto - non pensa alle persone o alla soluzione del problema, pensa a se stesso. E pensa che odiando l'Ucraina riuscirà a raggiungere il suo obiettivo. Non lo farà. Perché? Perché non glielo permetteremo. Non permetteremo ai russi di vendere petrolio lì. È questione di tempo".

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De Niro star a Roma, tra "reagire" a Trump e il ricordo di Leone

Roma, 7 nov. (askanews) - Roma continua a celebrare Robert De Niro. Dopo la cerimonia in Campidoglio in cui il sindaco Roberto Gualtieri gli ha consegnato la Lupa Capitolina, e l'incontro con Papa Leone XIV, l'attore ha introdotto uno dei suoi capolavori, "C'era una volta in America" in 4K, agli studenti delle scuole di cinema, al The Space Cinema Moderno, dialogando con Walter Veltroni. Un film girato in parte anche a Roma e diretto dal grande Sergio Leone.

Un'iniziativa parte del format Fuori Sala ideato da Alice nella città (realizzato con il sostegno dell'Assessorato ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura e il I Municipio).

Tanti i giovani che hanno applaudito il loro idolo, 82 anni, due Oscar e con la cittadinanza italiana, che, oltre a una stoccata sull'America di oggi con Donal Trump, a cui ha detto, "bisogna assolutamente reagire", ha parlato di Leone e di Ennio Morricone, che ne ha composto le musiche indimenticabili, e ha ricordato i maestri del cinema italiano che lo hanno ispirato, da Antonioni a Fellini, a Pasolini.

"Sergio Leone? Ne ho amato il senso dell'umorismo, era simpatico", ha detto in italiano. "Non aveva pretese di apparire diverso da quello che era, un regista che cercava di fare il film che aveva in testa da anni, era davvero fantastico".

E riguardo a "Cera una volta in America", De Niro ha detto che la sensazione mentre ci lavorava era che "Leone non volesse davvero separarsene, come se per lui fosse un atto d'amore e non volesse davvero completarlo". E su Ennio Morricone, ha aggiunto: "Ho avuto la grande fortuna di recitare in quattro film di cui ha scritto le musiche, era speciale, unico, un grandissimo compositore".

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Turismo esperienziale: "Più sostenibile e rafforza l'economia"

Milano, 7 nov. (askanews) - Un'analisi inedita dell'impatto economico e territoriale del turismo esperienziale in Italia: è quanto emerge da una ricerca, commissionata da GetYourGuide e curata dal professor Guido Guerzoni, che ha misurato l'importanza di questo tipo di turismo per l'economia del nostro Paese. "Per la prima volta - ha detto ad askanews Francesca De Falco, Country manager di GetYourGuide Italia - una ricerca quantifica l'impatto economico del turismo esperienziale e quindi questo è importantissimo perché rivela alcune cose fondamentali: abbiamo scoperto che i clienti di GetYourGuide spendono di più, prolungano il proprio soggiorno proprio per effettuare le esperienze di viaggio e soprattutto visitano destinazioni al di fuori dei grandi centri turistici quindi l'obiettivo di questo evento non è solo presentare la ricerca, ma avviare un dialogo concreto per sviluppare un modello di turismo più sostenibile e inclusivo con le istituzioni culturali".

Nello specifico, i numeri che emergono dalla ricerca "Driving Sustainable Tourism", indicano che il turista di GetYourGuide spende in media 486,26 euro al giorno, con una permanenza media di 8,2 giornate. Numeri significativi rispetto alle medie degli studi condotti a livello nazionale: la spesa giornaliera è infatti quasi tre volte superiore a quella rilevata dalle principali istituzioni italiane, mentre la durata del soggiorno risulta quasi doppia rispetto alle stime di ISTAT e Banca d'Italia.

"Il turismo - ha aggiunto Alessandra Priante, presidente di ENIT - è sempre più un turismo di qualità, nel senso che si identifica la qualità dei servizi, quindi con l'esclusività, con l'originalità, con l'autenticità. Non c'è più tanta voglia di andare sempre tutti nello stesso posto, c'è voglia di avere la sensazione che si stia facendo un'esperienza unica. Quindi con un po' di intelligenza, secondo me noi italiani siamo bravissimi a creare una narrazione accattivante, ma con un buon sistema dietro di dati che consente di gestire tutto siamo nelle condizioni veramente di alzare il livello".

Nel 2024, le spese riconducibili ai turisti internazionali che hanno scelto esperienze GetYourGuide hanno generato un impatto economico complessivo di 9 miliardi di euro sull'economia italiana. E Firenze è una delle città che rappresentano il modo in cui il turismo in Italia trova strade per rinnovarsi senza perdere la propria natura profonda.

"Ricordiamo alcuni numeri: 5 km quadrati, 15 milioni di presenze turistiche concentrate in questi 5 km dell'area Unesco - ha concluso Jacopo Vicini, assessore al Turismo e allo Sviluppo economico del capoluogo toscano - è una sfida complessa. Per questo, come amministrazione, abbiamo ingaggiato tutti gli attori di questo sistema e abbiamo chiesto una collaborazione. Devo dire che con GetYourGuide si è subito instaurata una collaborazione virtuosa: abbiamo firmato un protocollo che prevede alcuni punti, uno di questi è la promozione di una campagna informativa verso il turista, perché siamo convinti che un turista più informato sia un turista che vive al meglio la nostra città".

La presentazione della ricerca si è tenuta nella Biblioteca Braidense ed è stato organizzato da GetYourGuide con la Pinacoteca di Brera.

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Cop30, gli Stati più a rischio: non c'è un altro Pianeta dove fuggire

Belem, 7 nov. (askanews) - È una vigilia di preoccupazione e assenze pesanti quella della Cop30, la conferenza Onu al via dal 10 novembre a Belem. Non ci sono gli Stati Uniti, il clima non è una priorità per Trump che ha definito il cambiamento climatico "una truffa", all'Assemblea generale dell'Onu a settembre. È una priorità invece per le popolazioni alle prese con le conseguenze del global warming, dai fenomeni naturali estremi fino al rischio di scomparsa per decine di isole-nazioni che potrebbero finire sommerse.

"Sapete tutti che non esiste un pianeta B. Non abbiamo nessun posto dove scappare, nessun posto dove nasconderci - dice Gaston Browne, Primo Ministro di Antigua e Barbuda. Eppure - i grandi inquinatori continuano a distruggere deliberatamente i nostri ambienti marini e terrestri con i loro gas fossili velenosi. Dobbiamo unirci e lottare senza sosta per fermare questo ecocidio, questa atrocità climatica, per ripristinare l'equilibrio, per costruire economie che servano l'umanità e non solo i profitti e lo sperpero".

Un'unità difficile da ottenere sul tema che sarà fondamentale però ricercare nelle prossime due settimane di negoziati per poter arrivare ad iniziative concrete.

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