CATEGORIE

De Niro a Roma: "Trump? Reagire, non vogliamo dittatura fascista"

di TMNews venerdì 7 novembre 2025
1' di lettura

Roma, 7 nov. (askanews) - "Che Dio ci aiuti". Robert De Niro, a Roma, risponde così a una domanda sull'America di oggi rivolta da Walter Veltroni, prima della proiezione del capolavoro di Sergio Leone, di cui è protagonista, "C'era una volta in America" al The Space Cinema Moderno. L'evento aperto ai giovani e alle scuola di cinema chiude il Fuori Sala, format ideato da "Alice nella città".

Poi spiega, "Non mi piace nemmeno usare la parola speranza, non possiamo più sperare che si possa ottenere giustizia in un modo o nell'altro. Dobbiamo solo, come stanno facendo ora in America, reagire, avete visto le elezioni dell'altro giorno a New York e in Virginia e quello che stava succedendo in California".

"Penso che il momento sia arrivato, come ho sempre detto, bisogna reagire - sottolinea l'attore americano da sempre anti Trump - Non si può permettere che questa amministrazione ci bullizzi, bullizzi le persone e la gente sta iniziando a rendersene conto, se ne è resa conto e stanno reagendo e faranno qualcosa al riguardo. Non c'è scelta. Questo non è il nostro Paese, rivogliamo il nostro Paese. Non vogliamo quello che stanno cercando di fare per trasformarlo in una dittatura fascista. È semplice"

tag

Ti potrebbero interessare

Trump riceve Orban: "L'Europa dovrebbe rispettare questo leader"

Roma, 7 nov. (askanews) - Donald Trump ha ricevuto il primo ministro ungherese Viktor Orban alla Casa Bianca e ha affermato che i leader dell'Unione Europea dovrebbero mostrare maggiore rispetto al primo ministro ungherese di destra. "Penso che dovrebbero rispettare l'Ungheria e rispettare questo leader molto, molto fortemente, perché ha avuto ragione sull'immigrazione", ha detto ai giornalisti dopo il loro incontro.

"Guardate cosa è successo all'Europa con l'immigrazione - ha aggiunto - hanno persone che inondano l'Europa ovunque e questo la sta danneggiando. I tassi di criminalità sono in forte aumento. Stanno succedendo un sacco di cose brutte. I loro tassi di criminalità sono molto bassi - ha detto riferendosi all'Ungheria - sono gli stessi di sempre, perché lui ha mantenuto le cose come dovevano essere".

TMNews

Parigi, protesta al concerto dell'Orchestra filarmonica di Israele

Milano, 7 nov. (askanews) - Durante un concerto dell'Orchestra filarmonica di Israele alla Philharmonie de Paris, un manifestante accende un fumogeno tra il pubblico mentre nella sala Pierre Boulez si alza una colonna di fumo rosso e si sentono urla di "antisemite". Alcuni spettatori intervengono per bloccarlo, i musicisti interrompono brevemente l'esecuzione e il concerto riprende pochi minuti dopo tra applausi e tensione. La direzione della Philharmonie condanna "i gravi incidenti" e presenta denuncia. La ministra della Cultura Rachida Dati parla di "violenza inaccettabile in una sala da concerto". Quattro persone - tre uomini e una donna - sono state arrestate. Il concerto si è poi concluso regolarmente.

Immagini di JEAN-MICHEL TRANSON

TMNews

Meloni incontra il presidente palestinese Abu Mazen a Palazzo Chigi

Roma, 7 nov. (askanews) - Il presidente dell'Autorità palestinese Abu Mazen è stato ricevuto a Palazzo Chigi dalla premier Giorgia Meloni, nell'ultima tappa della sua visita ufficiale in Italia. L'incontro avviene a quasi un mese dal fragile cessate il fuoco tra Hamas e Israele, dopo due anni di conflitto.

Le immagini mostrano l'arrivo di Abu Mazen nel cortile di Palazzo Chigi, la stretta di mano con Meloni e il passaggio davanti al picchetto d'onore. I due leader si sono poi intrattenuti in un colloquio privato.

Il capo dell'Autorità nazionale palestinese aveva incontrato ieri in Vaticano Papa Leone XIV, con cui aveva discusso dell'"urgente necessità di aiutare la popolazione civile di Gaza" e della prospettiva di una soluzione a due Stati.

La visita a Roma chiude un viaggio diplomatico che, secondo fonti palestinesi, punta a rilanciare i rapporti con l'Europa e a rafforzare il sostegno politico e umanitario nei Territori.

TMNews

Zelensky: non si può permettere che petrolio russo si venda in Ue

Kiev, 7 nov. (askanews) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che non si può consentire alla Russia di vendere petrolio in Europa, in vista dell'incontro tra Victor Orbàn con Donald Trump, che chiede una deroga alle sanzioni americane sul petrolio russo.

Zelensky ha inoltre esortato il leader ungherese a smettere di bloccare il tentativo di Kiev di aderire all'Ue.

"Non possiamo permettere che i russi traggano profitto da questo, dall'energia. E anche laddove le nostre mani sono legate da determinati contratti e obblighi, troveremo comunque un modo per garantire che non ci sia petrolio russo in Europa. È molto positivo che gli Stati Uniti siano interessati a questo. E noi, in quanto Paese sotto aggressione russa, siamo sicuramente interessati a questo" ha detto Zelensky.

"E Orbàn, che discute costantemente di questioni con vari attori importanti affinché ci influenzino... Secondo me, avrebbe dovuto basare la sua campagna elettorale sull'amicizia, non sull'odio verso l'Ucraina - ha aggiunto - non pensa alle persone o alla soluzione del problema, pensa a se stesso. E pensa che odiando l'Ucraina riuscirà a raggiungere il suo obiettivo. Non lo farà. Perché? Perché non glielo permetteremo. Non permetteremo ai russi di vendere petrolio lì. È questione di tempo".

TMNews