Roma, 7 nov. (askanews) - Roma continua a celebrare Robert De Niro. Dopo la cerimonia in Campidoglio in cui il sindaco Roberto Gualtieri gli ha consegnato la Lupa Capitolina, e l'incontro con Papa Leone XIV, l'attore ha introdotto uno dei suoi capolavori, "C'era una volta in America" in 4K, agli studenti delle scuole di cinema, al The Space Cinema Moderno, dialogando con Walter Veltroni. Un film girato in parte anche a Roma e diretto dal grande Sergio Leone.
Un'iniziativa parte del format Fuori Sala ideato da Alice nella città (realizzato con il sostegno dell'Assessorato ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura e il I Municipio).
Tanti i giovani che hanno applaudito il loro idolo, 82 anni, due Oscar e con la cittadinanza italiana, che, oltre a una stoccata sull'America di oggi con Donal Trump, a cui ha detto, "bisogna assolutamente reagire", ha parlato di Leone e di Ennio Morricone, che ne ha composto le musiche indimenticabili, e ha ricordato i maestri del cinema italiano che lo hanno ispirato, da Antonioni a Fellini, a Pasolini.
"Sergio Leone? Ne ho amato il senso dell'umorismo, era simpatico", ha detto in italiano. "Non aveva pretese di apparire diverso da quello che era, un regista che cercava di fare il film che aveva in testa da anni, era davvero fantastico".
E riguardo a "Cera una volta in America", De Niro ha detto che la sensazione mentre ci lavorava era che "Leone non volesse davvero separarsene, come se per lui fosse un atto d'amore e non volesse davvero completarlo". E su Ennio Morricone, ha aggiunto: "Ho avuto la grande fortuna di recitare in quattro film di cui ha scritto le musiche, era speciale, unico, un grandissimo compositore".



