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COP30, navi da crociera per le delegazioni, protestano ambientalisti

di TMNews lunedì 10 novembre 2025
2' di lettura

Roma, 10 nov. (askanews) - Due grandi navi da crociera spiccano nel piccololo porto brasiliano di Belém, città amazzonica che ospita la COP30, la conferenza delle Nazioni Unite sul clima.

Vengono usate come enormi hotel galleggianti, possono ospitare fino a 6.000 persone, per dare alloggio alle centinaia di delegati in arrivo. Belém ha circa 1,4 milioni di residenti, più della metà dei quali vive in baraccopoli e gli organizzatori della conferenza, con poca disponibilità di hotel tradizionali, si sono affrettati a trovare sistemazioni alternative in case private, università e scuole e sulle navi. Una scelta criticata però dagli ambientalisti che ironizzano polemicamente sul fatto che i giganti dei mari che consumano molto carburante e inquinano vengono utilizzate per la causa ambientalista.

Per alcuni però è un'esperienza: "Sapete, nella maggior parte dei paesi in cui andiamo, nella maggior parte dei workshop, nella maggior parte delle conferenze a cui partecipiamo, alloggiamo in hotel o in appartamenti", ha detto Bereng Mokete, funzionario del dipartimento forestale del Lesotho, "volevamo qualcosa di diverso".

Per accogliere le gigantesche navi arrivate dall'Europa pochi giorni prima dell'apertura della COP30 sono stati necessari notevoli ammodernamenti del porto, accolti con favore dagli abitanti di Belem come investimenti infrastrutturali necessari: "Si tratta di un progetto inizialmente concepito per soddisfare le esigenze della COP30, ma che lascerà un'eredità importante per la regione", ha spiegato Rosandela Barbosa, direttrice della gestione portuale.

"Non vi è alcun rischio per l'ambiente perché è tutto monitorato, dispongono di sistemi, tecnologie e indicatori per monitorarlo e gestirlo" ha affermato.

Molti avevano messo in dubbio la scelta di Belém come città ospitante, ma il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva ha insistito affinché la conferenza si tenesse in Amazzonia, come potente simbolo, ha detto, dell'importanza delle foreste terrestri che assorbono carbonio per il Pianeta.

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