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Le PMI puntano alla crescita globale con l'AI secondo Alibaba.com

di TMNews giovedì 13 novembre 2025
2' di lettura

Milano, 13 nov. (askanews) - Quasi la metà delle piccole e medie imprese italiane prevede di aumentare gli investimenti nell'innovazione di prodotto nei prossimi dodici mesi. Questo è quanto emerge da una nuova ricerca avanzata da Alibaba.com, una delle principali piattaforme di e-commerce B2B al mondo. Nonostante l'aumento dei costi, il 47% delle imprese italiane punta su ricerca e sviluppo, e oltre il 90% considera l'innovazione di prodotto un fattore chiave per la crescita. Abbiamo parlato con Luca Curtarelli - Country manager di Alibaba.com Italia, Spagna e Portogallo:

"Abbiamo intervistato diverse migliaia di imprese europee e in particolar modo oltre 1000 decisori di piccole e medie imprese italiane e ci hanno raccontato come nel 50% dei casi queste imprese siano fortemente orientate all'innovazione e abbiano nei loro piani un continuo investimento in innovazione di prodotto e trasformazione digitale nei prossimi 12 mesi. Il 25% di esteri tiene questi investimenti fondamentali per continuare a conquistare vantaggio competitivo su scala globale. In questo senso Arrivava.com si vuole porre al fianco delle imprese continuando ad offrire marketplace ed e-commerce altamente evoluti continuando a permettere alle imprese di entrare in contatto con un repertorio di centinaia di migliaia di fornitori internazionali in maniera facile e efficace e da ultimo continuare a dotarsi di tecnologie in particolar modo alimentate da intelligenza artificiale".

La ricerca conferma che molte PMI guardano con fiducia all'intelligenza artificiale: il 60% la utilizza già per supportare lo sviluppo di nuovi prodotti. Queste tendenze saranno al centro di CoCreate Europe, il grande evento B2B di Alibaba.com che il 14 novembre, a Londra, riunirà PMI, produttori e investitori per celebrare la forza dell'innovazione e costruire nuove opportunità di business.

"Nel 44% dei casi le PMI italiane raccontano come un aumento dei costi e una riduzione di risorse siano i principali elementi frenanti in questo percorso innovativo. Alibaba.com si vuole porre al fianco delle imprese offrendo sia opportunità di business come nel caso di CoCreate Europe il primo evento fisico legato a tematiche di e commerce e commercio internazionale B2B che per la prima volta sbarcherà in Europa e consentirà alle imprese di raccontare anche i propri prodotti ad un audience internazionale. Dall'altra parte la volontà è quella di continuare ad offrire soluzioni tecnologiche come nel caso dell'agente AI all'interno di Accio Accio è il motore di ricerca B2B alimentato da intelligenza artificiale che oggi già consente alle imprese di automatizzare fino al 70% dei processi di approvvigionamento che attualmente sono gestiti manualmente".

CoCreate Europe sarà dunque l'occasione per trasformare le idee in collaborazioni concrete e guardare insieme al futuro dell'innovazione.

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Migranti, Meloni: centri in Albania funzioneranno con nuovo Patto Ue

Roma, 13 nov. (askanews) - "In ogni caso, indipendentemente da ciò che faremo da qui all'entrata in vigore del Patto Ue per la migrazione e l'asilo, i centri in Albania funzioneranno esattamente come avrebbero dovuto dall'inizio ma avremo perso due anni. Per cosa? Per finire come era all'inizio. E la responsabilità non è la mia. Arriveremo due anni dopo, penso che ciascuno si assumerà le proprie responsabilità".

Lo ha detto la premier Giorgia Meloni al termine del vertice intergovernativo Italia-Albania con il primo ministro della Repubblica d'Albania, Edi Rama.

"Conosciamo anche le ragioni per cui non ha funzionato come avrebbe dovuto finora. Certamente il Protocollo Italia-Albania funzionerà quando sarà messo in campo il nuovo patto migrazione e asilo. Ma devo chiedere una riflessione: se sono stati bloccati dei trasferimenti di migranti, ritenendo che paesi come Bangladesh e Tunisia non siano paesi sicuri, quando la proposta di lista europea di paesi sicuri li annovera, dove sta la ragione? È giusto sospettare che queste decisioni avessero motivazioni di carattere diverso", ha concluso.

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"Armin Linke: The City as Archive. Florence" è un progetto che indaga il tema degli archivi come elemento della fotografia contemporanea. E lo stesso artista ci ha introdotto all'esposizione: "La mostra - ci ha spiegato Linke - nasce in un dialogo con Hannah Baader e Costanza Caraffa. La fotografia diventa una scusa per un dialogo tra di noi, ma in un certo senso la fotografia è un punto non di arrivo, ma un punto di partenza per porre delle domande, per esplorare la città, per incontrare le persone che gestiscono vari archivi, per conoscere di più del loro sapere, dei loro metodi, per guardare anche la materialità di questi archivi: quali sono gli oggetti che sono raccolti, quali sono i grafici, i metadati che sono legati a questi oggetti e anche le immagini che li riproducono".

La mostra, che come tutti i progetti di Linke, ha una forte caratteristica anche concettuale, invita a guardare Firenze come laboratorio della produzione, stratificazione e trasformazione della conoscenza, della scienza e dell'arte. E le immagini dell'artista italo-tedesco hanno una forza che nasce dalla loro capacità di essere sia documentarie sia visionarie, in molti casi al tempo stesso.

Il progetto espositivo è inoltre collegato al festival Lo schermo dell'arte, con la presentazione di un'opera video dedicata proprio al racconto di "The City as Archive".

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TIM Enterprise: sovranità digitale è scelta strategica per il Cloud

Bologna, 13 nov. (askanews) - L'Italia del futuro passa necessariamente per l'autonomia digitale dei suoi territori. In un momento cruciale per l'evoluzione tecnologica, spinta dall'Intelligenza Artificiale, TIM Enterprise si pone come partner strategico dei Comuni. Al centro della missione c'è la sovranità dei dati, considerata l'elemento chiave per garantire la sicurezza e la competitività dell'intero sistema Paese. Se ne è parlato all'Assemblea annuale di Anci a Bologna.

"La sovranità digitale è una scelta strategica, non è una scelta tecnologica - spiega Francesco D'Angelo, SVP of Central and Local Government Market di TIM Enterprise - soprattutto in un momento come questo in cui lo scenario geopolitico a livello europeo, ma anche a livello globale, è molto particolare e ci ha fatto rendere conto di alcune debolezze intrinseche dei sistemi. Il nostro patrimonio informativo risiede nei dati e i dati sono decentralizzati, sono a disposizione in tutti i microterritori del nostro sistema paese, nelle economie locali, nel turismo, nei beni culturali, nell'agricoltura, insomma a disposizione di quelli che sono tutti i nostri comuni e soprattutto le nostre piccole pubbliche amministrazioni".

Per garantire la sicurezza e la diffusione democratica della potenza di calcolo, l'azienda si affida a infrastrutture capillari e certificate, fondamentali anche per il Polo Strategico Nazionale. "Abbiamo una rete di 16 data center su tutto il territorio nazionale che costituisce circa un quinto della potenza di calcolo dei data center a livello nazionale - ricorda D'Angelo -. Questa infrastruttura è anche alla base del polo strategico nazionale al quale noi mettiamo a disposizione queste infrastrutture e che ancora oggi è una best practice a livello europeo proprio di cloud sovrano. Queste infrastrutture devono essere sempre e ovunque a disposizione dell'ultimo comune, l'ultimo borgo per numero di abitanti, ma non certo per importanza".

Un'evoluzione che richiede investimenti concreti per portare la capacità di calcolo sempre più vicina ai territori, supportando la domanda di innovazione anche attraverso partnership europee. Come precisa il Senior Vice President of Central and Local Government Market di TIM Enterprise. "Abbiamo partecipato a un progetto europeo, in cui sostanzialmente prevediamo di investire circa un centinaio di milioni nei prossimi 3 anni nell'ambito di un un investimento più ampio che vale circa 1 miliardo tutte le nostre infrastrutture per portare questa potenza di calcolo sempre più vicina ai territori con Ledge Cloud".

La strategia di TIM Enterprise punta a garantire la sovranità digitale, localizzando i dati in infrastrutture italiane come la rete dei 16 data center che supporta il Polo Strategico Nazionale. L'obiettivo dichiarato è rendere la potenza di calcolo accessibile a tutti i Comuni, eliminando gli squilibri territoriali.

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Manovra, Salis: mancano 11mila agenti, in finanziaria zero risorse

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"Questo è solo uno dei tanti dati - ha proseguito Salis -. Un altro dato: in 13 anni abbiamo perso 12.000 agenti di polizia locale in tutta Italia. Vanno investite risorse per la sicurezza, c'è poco da fare e in questa finanziaria le risorse non ci sono".

"I sindaci si prendono tutte le responsabilità che devono, però la sicurezza è in capo al governo - ha aggiunto il sindaco - C'è un po' un gioco mediatico che a me non piace: dire che le grandi città sono insicure, ma l'80% delle grandi città è gestita dal centrosinistra. Il tema della sicurezza nelle grandi città dipende dalla loro grandezza e da temi nazionali scaricati sulle spalle dei sindaci, soprattutto se questo poi diventa un gioco politico favorevole".

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