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Eros Ramazzotti feat Alicia Keys nella nuova versione de L'aurora

di TMNews giovedì 13 novembre 2025
2' di lettura

Milano, 13 nov. (askanews) - Eros Ramazzotti ha svelato l'identità dell'ultimo ospite del suo nuovo album "Una Storia Importante"/"Una Historia Importante", in uscita il 21 novembre 2025: la superstar globale Alicia Keys duetterà per la prima volta con Eros Ramazzotti.

Alicia Keys, 17 volte vincitrice ai GRAMMY Awards, cantautrice, musicista, produttrice, fondatrice di Keys Soulcare, autrice bestseller del New York Times, produttrice cinematografica/televisiva e teatrale di Broadway, imprenditrice e una voce potente nel mondo dell'attivismo, svela e co-produce un incredibile duetto con Eros in una delle canzoni più preziose e intime del suo repertorio. Nella nuova versione de L'aurora, le voci dei due artisti si fondono in un dialogo autentico, capace di donare alla canzone una nuova emozione e una luce inaspettata.

Alicia Keys si aggiunge alle importanti collaborazioni già annunciate del disco: Andrea Bocelli, Elisa, Kany Garcìa, Giorgia, Jovanotti, Lali, Carìn Leòn, Max Pezzali, Ultimo i grandi artisti che accompagnano Eros in un viaggio lungo 15 tracce tra brani inediti e alcune delle hit più iconiche della sua carriera riarrangiate in una nuova veste in versione italiana e spagnola.

"Una Storia Importante"/"Una Historia Importante" (Friends & Partners S.p.A./Eventim Live International, distribuito da Sony Music Entertainment) sarà disponibile in tanti speciali formati. In italiano: doppio vinile nero, trasparente, arancione, arancione autografato, CD Jewel Box, Deluxe e Deluxe autografato. In spagnolo: doppio vinile nero, arancione e arancione autografato, CD Jewel Box, deluxe e deluxe autografato.

Una storia importante World tour, prodotto da RadioRama e distribuito da Friends & Partners ed Eventim Live International, il 14 febbraio 2026 debutterà da Parigi e toccherà 30 Paesi tra Europa intera, Nord America-Canada e America Latina. Dal 6 giugno 2026 anche l'attesissimo ritorno di Eros Ramazzotti negli stadi italiani.

Info e biglietti: www.ramazzotti.com www.friendsandpartners.it

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"La Chitarra Nella Roccia" di Lucio Corsi diventa album e film

Milano, 13 nov. (askanews) - C'è tutta la magia e l'intensità che sa creare Lucio Corsi nell'ambum "La Chitarra Nella Roccia - Lucio Corsi dal vivo all'Abbazia di San Galgano", il disco live (Sugar Music) del concerto tenutosi la scorsa estate nella celebre abbazia cistercense - capolavoro del XII secolo.

"Ho sempre amato i dischi live, i bootleg, spesso di alcuni artisti amo più alcune versioni di canzoni eseguite dal vivo rispetto a quelli in studio, e perciò non vedevo l'ora di fare un disco dal vivo, erano anni che ci pensavo e ho ritenuto che questo fosse l'anno giusto per fermare un momento".

Da quella ambientazione unica è nato anche l'omonimo film concerto che è stato presentato alla 20° edizione della Festa del Cinema di Roma e che dal 22 novembre sarà disponibile su RaiPlay.

"Questo era un sogno che avevamo con Tommaso Ottomano, il regista del film, mio fratello praticamente, un ragazzo con cui scrivo e ci inventiamo le cose da una vita, anche lui maremmano, e sognavamo di fare un concerto filmato in questo luogo che ha bambini ci attratto, ci ha ispirato, una abbazzia senza tetto che si staglia ai mezzo dei campi in Maremma, e vedere alla festa del cinema il risultato, tutto catturato su pellicola, è stata una grande emozione ovviamente, ma è stato anche difficile perché in genere mi rivedo con difficoltà, però una cosa che faccio perché serve per migliorare, però lo faccio da solo in solitaria. Invece farlo in una sala di un cinema in mezzo alle altre persone con quello schermo davanti è stato difficile, però bello".

"La Chitarra Nella Roccia" racchiude l'essenza più pura di cosa significhi vivere la musica per Lucio Corsi, che guarda al futuro.

"Per il prossimo anno ho organizzato la faccenda in questo modo, a inizio 2026 un tour nei club in Europa e con il tour bus saremo in giro con il Pullman e è una cosa che sognavo fin da ragazzino e poi a fine 2026 un tour nei palazzetti. E il piano. Nel mezzo voglio prendermi il tempo per stare al piano forte e tirare fuori, vedere che cosa esce fuori. Ecco, ho già iniziato appena finito il tour estivo, ne avevo proprio la necessità".

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Senza sonno non c'è salute: 1 italiano su 4 soffre di insonnia

Milano, 13 nov. (askanews) - In Italia 1 adulto su 4 soffre di disturbi del sonno e il 10-15% di insonnia cronica, ma il problema resta spesso sottovalutato. Se ne è parlato a Milano a "Ipnosis - Accendere una luce sulla notte" l'evento, promosso da Neopharmed Gentili, che ha proposto un percorso tra 15 opere d'arte dedicate al tema dell'insonnia per fare chiarezza sull'argomento. "L'insonnia è una riduzione della durata o della qualità del riposo notturno. Il primo sintomo che deve allertare è il risvegliarsi al mattino, comunque alzarsi al mattino, avendo la sensazione di non aver dormito abbastanza, quindi avendo difficoltà poi nell'affrontare le nostre attività nell'arco della giornata". Ha detto Carolina Lombardi Direttore del Centro di Medicina del Sonno, Istituto Auxologico Italiano IRCCS di Milano.

La privazione del sonno può generare numerose patologie e innescare una serie di problemi fisici e psichici. "I rischi a livello psicologico dell'insonnia sono quelli di stimolare la comparsa in primo luogo di disturbi d'ansia. Secondariamente di disturbi depressivi, pensiamo che l'insonnia sia fondamentalmente un fattore predittivo di comparsa di disturbi che riguardano la salute mentale, ma anche la salute fisica, quella cardiologica, metabolica e di altre patologie" ha aggiunto Claudio Mencacci psichiatra e co-presidente della Società Italiana di Neuropsicofarmacologia.

Un problema reale che ha anche radici culturali lontane, non semplici da scardinare. "Pensare che il dormire sia una perdita di tempo è una concezione malsana che si è imposta. Questa fase fondamentale per la nostra vita, il sonno, è il più grande protettore del nostro cervello ma dovremmo dire anche del nostro corpo" ha proseguito Mencacci.

L'insonnia può avere momenti acuti ma può spesso cronicizzare, di fronte a disturbi del sonno è necessario rivolgersi in prima battuta al proprio medico di medicina generale. "Questo non vuol dire che necessariamente dobbiamo cosmetizzare la durata del sono, vuol dire che dobbiamo pretendere di svegliarci riposati e quindi di essere poi soddisfatti nell'arco della giornata. Le soluzioni possono essere diverse. A seconda del contesto clinico a cui ci troviamo di fronte. Non dobbiamo mai aspettarci delle soluzioni troppo facili, quindi spesso è un percorso, ma vale sempre la pena di iniziare a intraprenderlo" ha concluso Lombardi.

La scienza conferma che il buon sonno è un alleato di salute, prevenzione e coesione sociale, e invita a riconoscere e affrontare l'insonnia, senza banalizzarla. Per questo è online la campagna di sensibilizzazione "Se vuoi essere sveglio, dormi".

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Sicurezza infrastrutture: da Napoli la rotta tracciata da Ansfisa

Napoli, 13 nov. (askanews) - Prevenzione del dissesto idrogeologico e riduzione degli impatti sulla mobilità, ma anche funzioni di autorizzazione, vigilanza e controllo esercitate dall'Ansfisa, l'Agenzia nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture stradali e autostradali. Sono gli argomenti dei quali si è discusso presso la sede dell'Unione degli Industriali di Napoli nell'ambito della giornata Ansfisa 'Conoscenza, Supervisione e Sicurezza'.

"Ansfisa si occupa di controllare e valutare la sicurezza delle infrastrutture su tre principali argomenti che sono: le Ferrovie, le strade e le autostrade e gli impianti fissi. Un elemento comune a tutte e tre le direzioni, quindi a tutte e tre le infrastrutture, è - ha spiegato Domenico Capomolla, direttore Ansfisa - il dissesto idrogeologico presente in tutto il territorio italiano dove il 94% dei Comuni sono soggetti a problemi di erosione e ai fenomeni derivanti dal dissesto idrogeologico. Ansfisa con questa giornata, ma ce ne saranno altre durante tutto l'anno prossimo in cui presenteremo un libro che è stato realizzato assieme alla società Rem Tech Expo, divulgherà questa necessità di dover intraprendere una serie di iniziative che mirano alla valutazione dei fenomeni derivanti dal sistema idrogeologico e quindi migliorare la sicurezza delle infrastrutture stesse".

Alessandro Morelli, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ha aggiunto: "Per combattere il dissesto idrogeologico, il governo si sta impegnando innanzitutto per evitare lo spopolamento dei nostri territori. La manutenzione deve essere ordinaria e solo con il buonsenso, con l'attività continua, umana, sui nostri territori interni si può evitare che avvengano delle tragedie. Insomma, il dissesto idrogeologico deve diventare una forma di contrasto abituale e non una sorta di straordinarietà che costa alla collettività tantissimi soldi".

Dario Lo Bosco, amministratore delegato e direttore generale di Italferr, gruppo Ferrovie dello Stato ha poi proseguito: "Per la prevenzione del rischio occorre ottimizzare i progetti, ottimizzarli fin dalla fase di concepimento delle opere, occorre farlo con sistemi digitali avanzati, utilizzando l'intelligenza artificiale e i sistemi tecnologici di cui Italferr è driver in Italia e nel mondo con il Gruppo Ferrovie dello Stato italiane. Noi abbiamo una piattaforma unica in Europa e in buona parte del mondo che è il DIM 4d e 5d che va nelle sue estensioni fino a 7d il che significa che oltre alla presentazione tridimensionale del terreno e delle parti d'opera di ciascuna infrastruttura. Si può monitorare i tempi, quindi, mai più ritardi e i costi. Mai più extra costi a carico della finanza pubblica e quindi non realizzare più varianti in corso d'opera che non siano essenziali".

Focus anche sui processi: dal quadro autorizzativo alle attività di vigilanza e controllo, fino al confronto conclusivo tra autorità giudiziaria e mondo tecnico sui profili di responsabilità amministrativa e penale. Sul tavolo, infine, il tema molto complesso di contemperare esigenze di sicurezza con quelle di continuità dei servizi pubblici, attraverso una visione d'insieme proporzionata ed equilibrata.

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Migranti, Meloni: centri in Albania funzioneranno con nuovo Patto Ue

Roma, 13 nov. (askanews) - "In ogni caso, indipendentemente da ciò che faremo da qui all'entrata in vigore del Patto Ue per la migrazione e l'asilo, i centri in Albania funzioneranno esattamente come avrebbero dovuto dall'inizio ma avremo perso due anni. Per cosa? Per finire come era all'inizio. E la responsabilità non è la mia. Arriveremo due anni dopo, penso che ciascuno si assumerà le proprie responsabilità".

Lo ha detto la premier Giorgia Meloni al termine del vertice intergovernativo Italia-Albania con il primo ministro della Repubblica d'Albania, Edi Rama.

"Conosciamo anche le ragioni per cui non ha funzionato come avrebbe dovuto finora. Certamente il Protocollo Italia-Albania funzionerà quando sarà messo in campo il nuovo patto migrazione e asilo. Ma devo chiedere una riflessione: se sono stati bloccati dei trasferimenti di migranti, ritenendo che paesi come Bangladesh e Tunisia non siano paesi sicuri, quando la proposta di lista europea di paesi sicuri li annovera, dove sta la ragione? È giusto sospettare che queste decisioni avessero motivazioni di carattere diverso", ha concluso.

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