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Roma, il via alla XV Assemblea Nazionale di Conflavoro

di TMNews giovedì 13 novembre 2025
2' di lettura

Roma, 13 nov. (askanews) - Imprese ed imprenditori al centro della XV Assemblea Nazionale di Conflavoro PMI che si è svolta a Roma, all'Auditorium Conciliazione. Una giornata che si è aperta con la rielezione di Roberto Capobianco alla presidenza per un nuovo mandato quinquennale e che ha dato il via ai lavori della giornata con una proposta di grande rilievo rivolta al Governo Meloni. Abbiamo parlato con Roberto Capobianco, Presidente Conflavoro:

"Il tema centrale per noi è l'impresa e guardare oltre ciò che abbiamo fatto. Ovviamente veniamo fuori da un periodo molto delicato ma l'Italia ce la sta facendo, la sta facendo nonostante i vincoli dell'Europa che ci sta frenando e che ha permesso comunque sia a questo governo di non fare quello che voleva fare ma di fare una legge di bilancio con 18 miliardi di euro e noi con serietà l'abbiamo accettata vedendo comunque sia nuovamente un taglio per il cedo medio come una forma di rientro economico per i consumi, per la ripartenza dei consumi e quindi per la produttività italiana".

Oltre 1.500 imprenditori e professionisti presenti in sala, uniti per fare rete e per lavorare ad un piano al sostegno delle imprese italiane teso a migliorare il mondo del lavoro con uno sguardo alle sfide future ed alla capacità di innovare il sistema. Una voce rivolta al Governo, che si è reso aperto al dialogo con i propri rappresentati. È poi intervenuto Federico Freni, Sottosegretario al ministero dell'Economia e delle Finanze:

"Le imprese non hanno bisogno di essere aiutate, le imprese hanno bisogno di essere lasciate libere di fare il loro lavoro. Gli imprenditori non hanno bisogno dell'aiuto dello Stato, hanno bisogno che lo Stato li lasci liberi di lavorare, che è una cosa molto diversa. Usciamo da questa idea di inutile assistenzialismo. Il lavoro si crea con il lavoro, il lavoro si crea con la libertà di lavorare. Ecco perché uno degli obiettivi di questo governo è una drastica, e quando dico drastica intendo veramente seria, riduzione della burocrazia che soffoca lo sviluppo delle imprese".

Dal mondo della politica la risposta è stata chiara. Un mondo del lavoro che cambierà profondamente e che dovrà essere pronto ad accogliere le nuove sfide che innovazione tecnologica, intelligenza artificiale e competitività comporteranno per restare al passo con gli altri paesi europei.

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Firenze, Armin Linke racconta la città attraverso i suoi archivi

Firenze, 13 nov. (askanews) - Una mostra di Armin Linke che offre una lettura critica di Firenze attraverso le fotografie dell'artista poste in dialogo con immagini storiche e documentarie della Fototeca del Kunsthistorisches Institut in Florenz - Max-Planck-Institut, ospitata a Palazzo Grifoni Budini Gattai nel capoluogo fiorentino.

"Armin Linke: The City as Archive. Florence" è un progetto che indaga il tema degli archivi come elemento della fotografia contemporanea. E lo stesso artista ci ha introdotto all'esposizione: "La mostra - ci ha spiegato Linke - nasce in un dialogo con Hannah Baader e Costanza Caraffa. La fotografia diventa una scusa per un dialogo tra di noi, ma in un certo senso la fotografia è un punto non di arrivo, ma un punto di partenza per porre delle domande, per esplorare la città, per incontrare le persone che gestiscono vari archivi, per conoscere di più del loro sapere, dei loro metodi, per guardare anche la materialità di questi archivi: quali sono gli oggetti che sono raccolti, quali sono i grafici, i metadati che sono legati a questi oggetti e anche le immagini che li riproducono".

La mostra, che come tutti i progetti di Linke, ha una forte caratteristica anche concettuale, invita a guardare Firenze come laboratorio della produzione, stratificazione e trasformazione della conoscenza, della scienza e dell'arte. E le immagini dell'artista italo-tedesco hanno una forza che nasce dalla loro capacità di essere sia documentarie sia visionarie, in molti casi al tempo stesso.

Il progetto espositivo è inoltre collegato al festival Lo schermo dell'arte, con la presentazione di un'opera video dedicata proprio al racconto di "The City as Archive".

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TIM Enterprise: sovranità digitale è scelta strategica per il Cloud

Bologna, 13 nov. (askanews) - L'Italia del futuro passa necessariamente per l'autonomia digitale dei suoi territori. In un momento cruciale per l'evoluzione tecnologica, spinta dall'Intelligenza Artificiale, TIM Enterprise si pone come partner strategico dei Comuni. Al centro della missione c'è la sovranità dei dati, considerata l'elemento chiave per garantire la sicurezza e la competitività dell'intero sistema Paese. Se ne è parlato all'Assemblea annuale di Anci a Bologna.

"La sovranità digitale è una scelta strategica, non è una scelta tecnologica - spiega Francesco D'Angelo, SVP of Central and Local Government Market di TIM Enterprise - soprattutto in un momento come questo in cui lo scenario geopolitico a livello europeo, ma anche a livello globale, è molto particolare e ci ha fatto rendere conto di alcune debolezze intrinseche dei sistemi. Il nostro patrimonio informativo risiede nei dati e i dati sono decentralizzati, sono a disposizione in tutti i microterritori del nostro sistema paese, nelle economie locali, nel turismo, nei beni culturali, nell'agricoltura, insomma a disposizione di quelli che sono tutti i nostri comuni e soprattutto le nostre piccole pubbliche amministrazioni".

Per garantire la sicurezza e la diffusione democratica della potenza di calcolo, l'azienda si affida a infrastrutture capillari e certificate, fondamentali anche per il Polo Strategico Nazionale. "Abbiamo una rete di 16 data center su tutto il territorio nazionale che costituisce circa un quinto della potenza di calcolo dei data center a livello nazionale - ricorda D'Angelo -. Questa infrastruttura è anche alla base del polo strategico nazionale al quale noi mettiamo a disposizione queste infrastrutture e che ancora oggi è una best practice a livello europeo proprio di cloud sovrano. Queste infrastrutture devono essere sempre e ovunque a disposizione dell'ultimo comune, l'ultimo borgo per numero di abitanti, ma non certo per importanza".

Un'evoluzione che richiede investimenti concreti per portare la capacità di calcolo sempre più vicina ai territori, supportando la domanda di innovazione anche attraverso partnership europee. Come precisa il Senior Vice President of Central and Local Government Market di TIM Enterprise. "Abbiamo partecipato a un progetto europeo, in cui sostanzialmente prevediamo di investire circa un centinaio di milioni nei prossimi 3 anni nell'ambito di un un investimento più ampio che vale circa 1 miliardo tutte le nostre infrastrutture per portare questa potenza di calcolo sempre più vicina ai territori con Ledge Cloud".

La strategia di TIM Enterprise punta a garantire la sovranità digitale, localizzando i dati in infrastrutture italiane come la rete dei 16 data center che supporta il Polo Strategico Nazionale. L'obiettivo dichiarato è rendere la potenza di calcolo accessibile a tutti i Comuni, eliminando gli squilibri territoriali.

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Manovra, Salis: mancano 11mila agenti, in finanziaria zero risorse

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Rutte ha visitato l'Allied Joint Force Command di Brunssum e il quartier generale della Forza di controllo e allerta precoce aviotrasportata della NATO a Geilenkirchen.

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