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La rivoluzione di Jovanotti: nel 2026 nuova musica e nuovi live

di TMNews sabato 15 novembre 2025
3' di lettura

Roma, 15 nov. (askanews) - Uno tsunami di novità. Nel 2026 Jovanotti rimette il mondo in moto. Pedala, canta, sogna, attraversa paesi e città come un esploratore del presente. Ed ecco che arrivano un album, un tour mondiale nei festival e il party in Italia.

"Sono un sacco di novità, troppe novità forse no, dai non è mai troppo quando c'è della vita e delle cose belle. Allora, l'album, iniziamo dall'album. Qualche settimana fa, parliamo di due settimane fa, sono stato a New York e volevo raccogliere delle idee in studio. Ho preso uno studio di registrazione per una settimana. Attraverso Instagram e social network e anche alcuni contatti che avevo in città ho coinvolto dei musicisti diversi dell'area di Brooklyn, del Queens, di Harlem e ho fatto delle session in studio con loro in uno studio vintage quindi completamente analogico con un nastro 16 piste degli anni sessanta con degli strumenti formidabili e ogni giorno sentivo che nascevano delle cose che non erano però degli appunti, come era nella mia intenzione, ma erano proprio delle canzoni, delle canzoni finite, anche un po' imperfette, con degli errori dentro, ma degli errori belli, degli errori vivi in un mondo di musica perfetta, di auto tune, di grande tecnologia, di strumenti digitali che ti permettono di correggere tutte, di far cantare tutti come se fossimo dei usignoli. In realtà l'idea di fare un disco così un po' istintivo, istintivo e di cogliere quell'istinto di fotografarlo mi è piaciuta, ho sentito che quello era un disco, è un disco, sono tornato in Italia e ho detto pubblichiamolo così com'è, non tocchiamolo, è perfetto, è perfetto nel suo essere imperfetto e quindi l'ho chiamato "Niuiorcherubini" perché è un disco che sente molto la città, non poteva nascere da nessun'altra parte e quindi ha un'identità legata proprio alla grande mela, la grande mela, la città delle città, New York".

Questo disco è anche un buon punto di partenza per un grande viaggio in giro per tutto il mondo nei Festival iniziando dall'Australia.

"Sarà una specie di grande rincorsa, una lunga rincorsa per saltare poi tra le braccia del mio amato pubblico. Sarà proprio come nei film, quando ci si ritrova. E ci ritroveremo in sette eventi, feste importanti, grandi, che faremo il giro per l'Italia a partire dalla Sardegna, percorrendo tutto il sud, solo il sud, e risalendo fino a qua, fino a Roma. Questa sarà la città più nordica che faremo, si chiamano Jova Summer Party, soneremo nei prati negli spazi dove di solito non si suona costruiremo proprio un villaggio che diventerà un festival ogni volta diverso con ospiti diversi con il mio set e con un con una scenografia che vi stupirà e ci andiamo a divertire, dai, ci andiamo a divertire".

Un ritorno alla grande con tanta fame di musica ed emozioni ma alla base ci sono grande professionalità, impegno e passione. "Mi viene da voi, mi viene dal fatto di fare una cosa e di vedere che questa cosa incontra la simpatia di qualcuno, di tanti e quindi si alimenta, cresce e questa cosa succede da sempre".

Risalito in bici dopo il grave infortunio, guarda avanti. "Ma sì, po' sì, la paura sarebbe stupido eliminarla dalla propria vita, la paura è utile, la paura è un dispositivo del quale noi non possiamo fare a meno, l'evoluzione ci ha fornito della paura proprio per stare attenti non per bloccarci. Quindi la paura c'è ma c'è qualcosa che più forte della paura che è la gioia, il piacere di fare una cosa che ti piace".

Un rapporto col pubblico è sempre più forte ed emozionante.

"Con l'età mi commuovo come i vecchi, sento che i vecchi piangono, mio padre l'ultimo periodo della sua vita piangeva sempre quando ripensava le cose belle della vita e io comincio a entrare in quella fase in cui mi commuove vedere un ragazzino che ho visto crescere con la mia musica adesso essere grande, magari con un bambino sulle spalle al mio concerto. Questa cosa qua mi commuove, mi fa sentire grato. Non è emozione, emozione è troppo vaga, la commozione è qualcosa di distruggente, qualcosa che ha dentro anche un sentimento di perdita, perché ti rendi conto che quelle cose belle vanno via".

Di Alessandra Velluto

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TIM pianta 400 alberi a Roma per miglioramento ambiente urbano

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Laura Esposito, Head of Sustainability di TIM, ha dichiarato: "Piantiamo oggi 400 alberi, al quarto anno della nostra iniziativa, che mira ad un impatto positivo sull'ambiente con la costruzione di aree verdi urbane.. Vogliamo far sì che TIM sia parte attiva con iniziative che possano aiutare i cittadini a vivere meglio. ".

Con l'iniziativa di oggi, TIM ha già piantato oltre 1.400 alberi a Milano, Roma e Torino: dal 2022, infatti, il Gruppo in collaborazione con Rete Clima, ente che accompagna le aziende in percorsi di sostenibilità e di decarbonizzazione, aderisce alla Campagna Nazionale Foresta Italia, in partnership con Coldiretti e PEFC Italia, con il patrocinio morale del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica e del Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, sostenendo un progetto che unisce imprese, istituzioni e cittadini nella cura del patrimonio forestale italiano. A questa attività TIM affianca anche un progetto di tutela della foresta amazzonica in Brasile che compensa le emissioni generate dai propri siti web.

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Paolo Viganò, Presidente di Rete Clima, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: "Insieme a TIM abbiamo riqualificato un'area di Roma piantando degli alberi autoctoni che possano donare del verde al quartiere. L'iniziativa si inserisce in una nostra attività ancora più ampia. Con TIM abbiamo dato inizio ad un percorso che ci ha visti protagonisti in tutta Italia".

Gli alberi messi a dimora dal Gruppo con Rete Clima - tra cui lecci, sughere, tamerici, corbezzoli, frassini, peri e viburni sono specie autoctone, scelte per garantire equilibrio ecologico e favorire la biodiversità vegetale e animale. Il progetto include anche un piano di manutenzione pluriennale, per assicurare la crescita naturale delle piante e la continuità dell'intervento.

L'iniziativa fa parte delle attività del piano di sostenibilità di TIM che punta, tra l'altro, a raggiungere il NetZero nel 2040 e ad attuare interventi di rigenerazione ambientale e di miglioramento dell'ambiente urbano a favore della qualità della vita dei cittadini. Il progetto testimonia, inoltre, l'impegno concreto delle persone di TIM per la sostenibilità e per i territori in cui l'azienda opera.

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