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Ucciso in un raid israeliano in Libano il numero due di Hezbollah

di TMNews lunedì 24 novembre 2025
1' di lettura

Milano, 24 nov. (askanews) - Haytham Ali Tabatabai, il capo militare de facto di Hezbollah, è stato ucciso in un attacco aereo delle Forze di Difesa israeliane nella periferia meridionale di Beirut.

L'alto dirigente era considerato il numero due dell'organizzazione militare e politica libanese sostenuta dall'Iran, considerato secondo solo al segretario generale Naim Qassem nella struttura di comando del gruppo.

Teheran ha criticato duramente Israele per il raid in Libano.

Mahmoud Qomati, vice capo dell'ufficio politico di Hezbollah, ha dichiarato ai media che Israele "ha oltrepassato una nuova linea rossa". Nel raid condotto dall'Idf contro un edificio residenziale a Beirut sono rimaste uccise 5 persone e almeno 28 sono rimaste ferite.

"Tabatabai è stato un assassino di massa. Le sue mani sono sporche del sangue di molti israeliani e americani, e non per niente gli Stati Uniti hanno offerto una ricompensa di cinque milioni di dollari per la sua testa", ha dichiarato il premier israeliano Benjamin Netanyahu affermando anche il leader di hezbollah ucciso stava operando per riarmare il gruppo militare sciita.

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Castellitto ha ritrovato il manoscritto quasi per caso mentre c'era il Covid e la solitudine messa in scena in qualche modo è stata diversa, ha spiegato. "La seconda messa in scena, che peraltro è anche molto più essenziale della prima, in qualche modo ha sicuramente subìto quella solitudine che avevamo messo in scena, che tutti abbiamo vissuto dopo l'esperienza terribile del Covid. Per cui sicuramente è cambiato qualcosa, non è cambiata l'anima e la natura stessa del personaggio, che è sempre la stessa e che è modernissima, perché 25 anni fa, quando l'ho fatto la prima volta, la solitudine era un problema, oggi la solitudine è una tragedia".

L'idea di riprendere lo spettacolo è venuta quasi da sé: "Per un piacere personale, per un'esigenza di lasciare un testamento artistico, una testimonianza filmata, come si dice, anche se non è una ripresa teatrale dello spettacolo, è tante cose: è l'attore che si spoglia, che pensa, che vede, guarda se stesso, poi insomma io non ho fatto ragionamenti prima, ho fatto e basta, poi ci siamo messi lì a montare, ed è venuta fuori questa cosa che è un oggetto per me, almeno per me, molto prezioso, umanamente molto prezioso" ha dichiarato.

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A Roma la giornata internazionale sul femminicidio

Roma, 24 nov. (askanews) - In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, la Ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Roccella, in collaborazione con l'OSCE - Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, ha promosso la Conferenza internazionale contro il femminicidio. Queste le parole di Eugenia Roccella, Ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità:

"Uccidere una donna non è certamente più grave che uccidere un uomo, ma è diverso. È diverso, ha una sua specificità e le motivazioni affondano veramente nella storia dell'umanità e per cambiare questo dobbiamo coinvolgerci in un'azione di consapevolezza collettiva".

I lavori della giornata hanno visto prendere parte rappresentanti di alto livello provenienti dai Paesi membri dell'Unione Europea e dell'area OSCE, delle Nazioni Unite, della UE e del Consiglio d'Europa ed anche il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio e la Ministra per le riforme istituzionali Maria Elisabetta Alberti Casellati. È poi intervenuta Hadja Lahbib Commissaria per la parità, la preparazione e la gestione delle crisi, UE:

"Vorrei congratularmi con il governo italiano per questa iniziativa così importante, realizzata in collaborazione con l'OSCE. Credo che siamo tutti consapevoli del fatto che la violenza contro le donne sia in aumento e che dobbiamo creare consapevolezza, perché non è un problema che riguarda solo le donne. Riguarda tutti noi, perché è un attacco alla sicurezza di tutti".

Infine è intervenuto il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio: "Nelle scuole si insegna, ma l'insegnamento deve avvenire attraverso l'esempio. Il rispetto delle regole, di tutte le regole e non solo di quelle, deve avvenire attraverso la percezione che ha il bambino che i genitori per primi rispettano le regole degli uni e degli altri e che il rispetto delle regole oltre a essere doveroso è anche utile perché se tutti facessero il proprio dovere, se tutti rispettassero le proprie piccole regole avrebbero in cambio da parte degli altri il rispetto delle loro regole".

Un momento di confronto e cooperazione internazionale tra governi, istituzioni e esperti, con l'obiettivo di condividere strategie comuni per prevenire e sradicare ogni forma di violenza contro le donne e le ragazze.

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"Per quanto riguarda le imprese, un altro fronte importante, ci sono delle iniziative che abbiamo apprezzato, come la conferma dei finanziamenti della GES Unica. Riteniamo che su transizione 5.0 debba essere riformulata per il 2026, tenendo in considerazione anche gli investimenti digitali e tecnologici del nostro settore, che fino ad oggi sono stati esclusi. Quindi diciamo che stiamo lavorando intensamente col Governo e, naturalmente, nella condizione in cui le risorse, come abbiamo visto, sono abbastanza limitate, ma cerchiamo di ottenere qualcosa che è utile per il Paese".

Sul fronte internazionale, l'attenzione si sposta su ciò che può rendere l'Italia più competitiva in uno scenario globale in rapido mutamento: una maggiore integrazione nelle catene del valore, una strategia europea più forte e la capacità di adattarsi ai nuovi equilibri economici e geopolitici. È poi intervenuta Lucrezia Reichlin, Professoressa ordinaria di economia, London Business School:

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"L'intelligenza artificiale è molto di più dell'intelligenza artificiale generativa, cioè CCPT, Customer Service e cose di questo tipo, ma in realtà l'intelligenza artificiale percettiva, l'intelligenza artificiale agentica, l'intelligenza artificiale fisica, rende i nostri negozi non solo più digitali ma digitali in tre dimensioni, crea nuove opportunità per interagire con i clienti, per raccogliere informazioni, perché i dati sono le materie prime del mondo di oggi e di domani".

Una sfida che segna l'inizio di un nuovo capitolo: quello di un retail capace di evolvere senza perdere il suo legame con le comunità.

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