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Come migliorare l'appropriatezza delle cure in Pediatria

di TMNews martedì 25 novembre 2025
3' di lettura

Roma, 25 nov. (askanews) - Presso la "Sala Caduti di Nassirya" del Senato della Repubblica, si è svolto il Convegno "Dalla comunicazione all'appropriatezza in pediatria. Focus su dolore e febbre", organizzato da Motore Sanità grazie al contributo incondizionato di Angelini Pharma. Si è analizzata la figura del pediatra di famiglia, che rappresenta la prima scelta dei genitori per la cura dei propri figli, bambini e adolescenti. Una figura fondamentale, che garantisce appropriatezza prescrittiva e terapeutica, evitando uso di farmaci inappropriati che non portano a rapida guarigione, ma al contrario sono causa di spreco economico. Per questo, sono importanti una corretta comunicazione e l'abbattimento delle barriere culturali, che sono alla base del rapporto fiduciario tra pediatra e genitori. Ne ha parlato Gian Luigi Marseglia, Professore ordinario di Pediatria nella Università degli Studi di Pavia: "Quello che conta veramente, che è estremamente rilevante, è che il pediatra deve avere contezza di queste problematiche. Quindi affrontare la febbre in modo analitico, con una diagnosi corretta e una modulazione della febbre, perché bisogna ricordare che la febbre è un elemento positivo, è un qualche cosa che serve per difenderci dalle infezioni. E' stata creata dalla natura proprio come elemento di difesa, quindi aumentando la temperatura del corpo muoiono i virus, muoiono i batteri. Il dolore è diverso, il dolore va tolto, va abolito".

Un recente studio real word condotto in Italia, ha poi evidenziato che i costi della gestione dell'inappropriatezza e delle sue complicazioni cliniche, per i circa 160 mila pazienti pediatrici dagli 0 ai 17 anni, dimessi con diagnosi associabili all'uso di farmaci per febbre e dolori, arrivano a 2 milioni di euro. Considerando anche le patologie respiratorie, il costo sostenuto dall'SSN per l'inappropriatezza dei FANS sale di un ulteriore un milione e 700 mila euro, come sottolineato anche da Domenico Lucatelli, Market Access & Value Head Italy Angelini Pharma: "Per noi è molto importante sostenere eventi come questo, perché diventa centrale, in un momento in cui l'informazione è totalmente disintermediata, siamo tutti esposti a mille contatti, ribadire su tematiche quali la salute dei nostri bambini, soprattutto per quanto riguarda il dolore, la febbre e l'influenza, quanto sia centrale il ruolo del pediatra. Negli ultimi anni, la deriva che si è presa con questa cattiva informazione, con quelle che chiamano tutti quanti "fake news", ha fatto si che in molti casi si sia ricorsi all'autocura. E di questo abbiamo dei numeri e dei dati che ci dicono che non è assolutamente un bene. Confidiamo che attività come queste possano invece cambiare questo flusso e riportare il pediatra al centro nelle decisioni di cura per i nostri bambini".

E' importante quindi adottare trattamenti che garantiscano i migliori esiti di salute, riducendo allo stesso tempo gli effetti collaterali e gli sprechi, gestendo in modo responsabile le risorse pubbliche, come analizzato anche dal Senatore Ignazio Zullo nel suo intervento. Liberare risorse finanziarie da destinare a terapie innovative è la chiave per costruire un sistema sanitario più sostenibile, che possa affrontare le sfide future, garantendo una migliore allocazione del budget disponibile.

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Violenza donne, si arena pdl consenso in Senato, maggioranza frena

Milano, 25 nov. (askanews) - A differenza di quanto annunciato, non è arrivato oggi - simbolicamente in coincidenza con la giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne - il voto finale al Senato che avrebbe dovuto approvare definitivamente, dopo il sì unanime alla Camera, la proposta di legge sul consenso "libero e attuale", nata grazie a un accordo bipartisan voluto e promosso dalla leader dell'opposizione Elly Schlein e dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

La proposta si è arenata inaspettatamente in commissione Giustizia al Senato, dove invece si attendeva un via libera rapido, per poi un'approvazione altrettanto veloce e unanime in Aula. A frenare è stata la Lega, seguita da Forza Italia ma anche da Fratelli d'Italia di Meloni. Tutta la maggioranza ha chiesto un supplemento di indagine e un approfondimento con un ciclo di audizioni, aprendo la strada a modifiche. L'opposizione in segno di protesta ha abbandonato l'Aula.

"È una legge sulla quale la commissione si misurerà, era prevista oggi già la trattazione in Aula, sarebbe stato bellissimo, tuttavia ho rilevato che nell'ambito della commissione sono state segnalate alcune modifiche", ha spiegato poi in Aula Giulia Bongiorno, presidente della commissione Giustizia del Senato, "devo dire che ci sono piccole lacune, sarebbe stato più bello dire '25 novembre evviva' ma a noi interessa come legislatori essere responsabili, sia chiaro questa legge sarà fatta, sarà fatta poco poco meglio facendo queste piccole aggiunte".

"Facciamo meglio questa legge, facciamola tutti insieme - ha concluso - l'impegno è farla rapidamente e migliorarla un po'".

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Diagnosi e cura dell'acromegalia, ricerca italiana protagonista

Milano, 25 nov. (askanews) - Quando una malattia è così subdola da confondersi con i normali segni del tempo, il rischio è che passi inosservata per anni. È il caso dell'acromegalia, una patologia rara causata da un tumore ipofisario che produce un eccesso di ormone della crescita, che colpisce soprattutto adulti tra i 30 e i 60 anni e che può alterare profondamente i tratti del volto, delle mani e dei piedi. Una condizione sulla quale ha puntato i riflettori internazionali il New England Journal of Medicine pubblicando un articolo firmato da Andrea Giustina del San Raffaele di Milano a Annamaria Colao della "Federico II" di Napoli, che certifica la centralità dell'Italia nella ricerca e gestione di questa patologia.

"È una malattia che non solo porta a un cambiamento della fisionomia del paziente, ma determina complicanze sistemiche che aumentano il rischio di mortalità del paziente. Ad oggi la diagnosi non solo non è fatta, ma quando è fatta è spesso molto, troppo tardiva, fino a 10-15 anni di ritardo diagnostico. Questo porta da una parte a un aumento di dimensioni del tumore ipofisario, quindi a una difficile resezione da parte del neurochirurgo e un rischio di persistenza di malattia. Dall'altro, dà il tempo alle complicanze di svilupparsi, di aggravarsi" ha detto Andrea Giustina, primario di Endocrinologia dell'Irccs Ospedale San Raffaele e ordinario di Endocrinologia dell'Università Vita-Salute San Raffaele.

È dunque cruciale sensibilizzare non solo i medici di base, ma anche altri specialisti non endocrinologi, come i dentisti, a riconoscere i segni fisici e le complicanze comuni associate alla malattia. "Fare un collegamento fra una deformità del viso, che può anche non essere particolarmente grave, un aumento di volume delle labbra, un aumento di volume della lingua, una sporgenza del mento, proniatismo, una distanza fra i denti, diastasi dentaria, associata a complicanze apparentemente comuni nella popolazione come l'ipertensione, il diabete, le complicanze oncologiche, può veramente fare la differenza" ha aggiunto.

L'approccio terapeutico si basa soprattutto sulla neurochirurgia, cioè sull'asportazione dell'adenoma all'ipofisi, ma per i pazienti non completamente guariti dopo l'operazione ci sono anche farmaci e altri trattamenti medici. Da qui l'importanza, evidenziata nell'articolo, di adottare un approccio personalizzato che parta dal profilo molecolare del tumore asportato.

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Commissario UE: farsi avanti contro racket cinese delle terre rare

Milano, 25 nov. (askanews) - L'Unione Europea deve intensificare gli sforzi per spezzare la sua dipendenza dalla Cina per le terre rare, di fronte ai freni alle esportazioni che equivalgono a un "racket" da parte di Pechino.

Bruxelles avverte che le licenze per alcune esportazioni di terre rare, rilasciate dalla Cina, vengono "concesse in cambio di informazioni che spesso, e in modo preoccupante, riguardano segreti industriali".

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Italia-Arabia Saudita, MS Desk Italy: infrastruttura strategica

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Un elemento decisivo è la capacità del Desk di facilitare l'accesso a strumenti finanziari e assicurativi dedicati, messi a disposizione attraverso canali internazionali specializzati, con coperture fino al 90% dei rischi operativi. Un vantaggio competitivo che permette anche alle PMI italiane tradizionalmente penalizzate dalla complessità dei mercati extra-UE di presentarsi con una solidità finanziaria idonea ai grandi progetti sauditi.

Grazie a questa infrastruttura, le imprese italiane possono affrontare con maggiore sicurezza settori ad alto potenziale di ritorno, con profittabilità stimata tra il 12% e il 16% nei primi tre anni: manifattura avanzata, tecnologie per l'efficienza energetica, idrogeno verde, agroalimentare premium, design industriale e soluzioni per le smart city. Il Desk è inoltre il punto di raccordo per la partecipazione ai mega-progetti sauditi, tra cui NEOM, Red Sea Development e Diriyah Gate, dove la domanda di eccellenze tecniche italiane è in costante crescita.

Come sottolinea Giuseppe Lepore, Presidente di MS Desk Italy - Saudi Italian Business Chamber Association: "MS Desk Italy rappresenta una piattaforma inedita per il sistema produttivo italiano. Non è solo un supporto operativo: è un ponte strutturato che permette alle aziende di entrare nei progetti della Vision 2030 come attori principali. Le opportunità sono enormi e finalmente accessibili." In un momento in cui il Regno sta mobilitando oltre 3.200 miliardi di dollari per la diversificazione economica, MS Desk Italy si afferma come la chiave che consente alle imprese italiane di muoversi con competenza, continuità e sicurezza in uno dei mercati più dinamici del pianeta. Un vero acceleratore della presenza italiana nel Golfo, destinato a rafforzare il posizionamento internazionale del Made in Italy nei prossimi anni.

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