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Photo Grant Deloitte, in Triennale Carlos Idun e Fabiola Ferrero

di TMNews mercoledì 26 novembre 2025
2' di lettura

Milano, 26 nov. (askanews) - Una mostra fotografica in Triennale per dare spazio ai due vincitori della terza edizione del Photo Grant di Deloitte, il concorso internazionale articolato in due sezioni che ha la direzione artistica di Denis Curti. "È l'occasione per i giovani fotografi, e per fotografi professionisti e non - ha detto ad askanews - di poter ottenere un contributo economico per continuare la propria professione da una parte e dall'altra di visibilità, perché chi vince il premio che si divide in due categorie sostanzialmente vince anche una mostra".

I due artisti selezionati dalla giuria sono estremamente interessanti. Il progetto "Hero, Father, Friend" del fotografo e regista ghanese Carlos Idun-Tawiah, vincitore nella categoria "Segnalazioni", è un viaggio dentro la memoria e le possibilità del futuro, una riflessione visiva e sentimentale sulla relazione tra padre e figlio, sorretta da un'idea forte di fotografia. "È un lavoro staged, è un lavoro di ricostruzione - ci ha spiegato Curti -. Carlos perde il papà quando era piccolo, ma se lo ricorda bene, ha delle fotografie nel suo album di famiglia, hanno conservato i vestiti. E lui ha pensato che la finzione poteva aiutarlo a immaginare il suo futuro e in questo futuro ha voluto che la presenza di suo papà fosse una costante. E quindi ha iniziato questo percorso dove ha preso degli attori, degli amici, bambini che interpretavano Carlos stesso, altri amici più adulti che interpretavano il papà e ha messo in scena tutti quei momenti che non è riuscito a vivere".

La messa in scena come forma ulteriore di realtà, come costruzione di futuro e come manuale per affrontare la perdita. Carlos Idun interpreta il medium fotografico al meglio delle sue possibilità, che restano comunque molteplici e si declinano, in Triennale, anche nel lavoro della vincitrice della categoria "Open Call" del Photo Grant Deloitte. "In questo caso - ha aggiunto il direttore artistico - ha vinto Fabiola Ferrero, una fotografa venezuelana che ha fatto un magnifico lavoro sull'ossessione della bellezza. C'è una cultura incredibile in questo Paese, dove fin da bambini si viene condotti verso delle esperienze che vogliono celebrare il tema della bellezza attraverso tantissimi concorsi per poi finire anche con delle cose un po' estreme come i concorsi per le nonne".

La serie "Reinas" di Ferrero unisce fotogiornalismo e iperrealismo, documentazione e sogno pop, lasciando che poi sia lo spettatore a guardare al di là della superficie delle immagini, anche perché oltre che sui concorsi di bellezza la fotografa si è concentrata su un altro aspetto centrale nella vita del Venezuela, ossia la produzione di petrolio. E questo intreccio, già da sé, genera forza narrativa.

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"Ho voluto sensibilizzare l' attenzione sul momento difficile, delicato e pericoloso, per l'umanità, che stiamo vivendo, dove la donna si trova ad affrontare grandi prove, i teatri di guerra,le condizioni difficili che la piegano in molti paesi,donne, madri, bambine, ragazze, abbandonate nella miseria, offese, colpite che però, instancabilmente, come da quando esiste il tempo, continuano a lottare per il futuro, non vanno abbandonate e sopratutto dimenticate" cosi Isabel Russinova.

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Poso (Adm): Dal presidio di legalità alla tutela del giocatore

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Presentazione del libro "Cortina 1956" di Andrea Goldstein

Roma, 26 nov. (askanews) - In occasione della Giornata degli autori europei, la Rappresentanza in Italia della Commissione europea ha organizzato lunedì presso la Europe Experience a Roma la presentazione del libro "Cortina 1956. Un'Olimpiade tra Guerra fredda e Dolce vita" di Andrea Goldstein.

Il libro racconta i Giochi Olimpici Invernali di Cortina d'Ampezzo come un evento che andò ben oltre lo sport. L'autore ricostruisce il clima politico, sociale e culturale dell'Italia del dopoguerra, mostrando come quelle Olimpiadi - le prime trasmesse in televisione, le prime con una donna a pronunciare il giuramento degli atleti e con le due Germanie unite sotto un'unica bandiera - segnarono l'ingresso del Paese nella modernità. Tra cronaca sportiva, diplomazia e mondanità, Goldstein restituisce il ritratto di un'Italia sospesa tra la Guerra Fredda e la nascente "dolce vita", alle soglie del boom economico.

In vista dei Giochi di Milano Cortina 2026, il volume propone un ponte ideale tra passato e futuro, invitando a riscoprire le radici olimpiche italiane e il loro significato nella storia collettiva nazionale, offrendo una riflessione attuale sul valore dello sport come fattore di coesione e progresso. Oltre all'autore, sono intervenuti Fernando Salsano, Professore di storia economica dell'Università Tor Vergata; e Andrea Benassi, Responsabile Servizio Sviluppo Sostenibile e Studi dell'Istituto per il Credito Sportivo e Culturale; ha moderato l'incontro Alberto Romagnoli, Capo Redattore discipline olimpiche di Rai Sport. A concludere è stato Massimo Pronio, Responsabile Comunicazione della Rappresentanza in Italia della Commissione europea:

"Come rappresentanza in Italia della commissione europea abbiano deciso di invitare il dottor Andrea Goldstein, famoso economista dell'Ocse nella giornata degli autori europei, una giornata che si svolge in 27 paesi europei in contemporanea, una nuova iniziativa per avvicinare i cittadini alla lettura, una lettura gradevole, scorrevole in cui il dottor Goldstein col rigore dell'analisi scientifica riesce a parlare di sport ed economia e quindi una lettura che a noi ha molto entusiasmato".

La Giornata degli autori europei, istituita nel 2023 e parte del programma Europa Creativa, punta a celebrare la letteratura europea e ad evidenziare ciò che essa può offrire alle nuove generazioni, incentivando la circolazione dei libri e rafforzando la competitività del settore editoriale.

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