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Medicina di precisione, il futuro tra innovazione e sostenibilità

di TMNews giovedì 27 novembre 2025
2' di lettura

Roma, 27 nov. (askanews) - La medicina di precisione individua meccanismi biologici o molecolari alterati, sviluppando farmaci mirati a intervenire su quelle specifiche alterazioni.

Di tutto questo ed altro ancora si è parlato al convegno "Medicina di precisione - Il futuro della cura tra innovazione, equità e sostenibilità" organizzato da Blueprint Medicines, una società del gruppo Sanofi.

L'incontro si è tenuto nella sede del ministero della salute.

Mauro Biffoni, direttore dipartimento oncologia dell'Istituto superiore di sanità, spiega: "La medicina di precisione è una medicina che si basa sul riconoscimento di alcuni marcatori biologici che ci fanno capire se quella determinata malattia risponde a farmaci che hanno un preciso bersaglio molecolare. Ovviamente deriva dall'evoluzione che c'è stata nella diagnostica, che ha consentito di individuare le alterazioni che sono alla base di molte patologie, in particolare in oncologia".

La medicina di precisione rappresenta una svolta tecnologica e scientifica in rapida evoluzione, grazie anche a strumenti di intelligenza artificiale, che aprono nuove prospettive in fatto di diagnosi più precise e trattamenti più efficaci.

Massimo Triggiani, professore di medicina interna Università di Salerno, aggiunge: "Attualmente la medicina di precisione è estremamente importante perché conosciamo la mutazione genetica, quindi la diagnosi può essere fatta con precisione. Ed abbiamo a disposizione dei farmaci che vanno proprio sul bersaglio, cioè sul gene alterato di questa malattia e quindi ci consentono di utilizzare un approccio terapeutico che non è sintomatico e aspecifico, ma va a risolvere i problemi".

La precisione nella fase di diagnosi e poi della terapia determina un sicuro passo avanti.

Biffoni sottolinea: "I vantaggi che può portare sono quelli di un maggior focus sull'alterazione della malattia e si spera con una dimunzione degli eventi avversi che sono inerenti alle altre patologie. Dal punto di vista dell'appropriatezza, questa è garantita dal fatto che il riconoscimento della presenza del marcatore biologico è necessario per attivare una medicina di precisione.

Ma quali sono i costi di queste nuove opportunità terapeutiche?

"Dal punto di vista della sostenibilità è un discorso difficile, perché i costi delle terapie a bersaglio molecolare sono molto elevati - continua Biffoni - comportano un addebito sulla spesa abbastanza rilevante e sono in crescita, perché sono riconosciute sempre nuovi alterazioni molecolari, soprattutto come dicevo nei tumori. E' un fenomeno da controllare, ma che ha il vantaggio di offrire una un'alternativa molto valida per pazienti che avevano magari poche speranze di cura in precedenza".

La medicina di precisione è un modello applicato con successo alla mastocitosi indolente. Triggiani aggiunge: "La mastocitosi è un modello estremamente importante, valido per la medicina di precisione. E' una malattia in cui crescono i mastociti, che sono delle cellule che abbiamo in tutti gli organi della pelle, del tratto gastro intestinale, nei polmoni e nei linfonodi, sono cellule del sistema immunitario che cominciano a proliferare per una mutazione genetica che si sviluppa proprio in queste cellule e cominciano a secernere i loro mediatori, che sono le molecole dell'allergia".

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Riccione, 27 nov. (askanews) - Con oltre mille specialisti presenti, il XVI Congresso Nazionale IG-IBD segna un cambio di passo nella presa in carico delle Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali. Si apre una nuova fase della ricerca che mira a trasformare radicalmente gli esiti a lungo termine di queste patologie ad elevato impatto sociale.

Prof. Claudio Fantini, Professore Ordinario di Gastroenterologia dell'Università degli Studi di Cagliari e Segretario Generale IG IBD, ha dichiarato: "Il congresso rappresenta l'occasione per affrontare diversi temi, dall'innovazione terapeutica fino alla gestione dell'innovazione tecnologica relativa al monitoraggio delle MICI".

Nel corso dei tanti tavoli di confronto, i medici hanno tracciato il quadro di un settore in rapido cambiamento, illustrando come stiano evolvendo sia gli strumenti terapeutici sia il modo di accompagnare i pazienti nel loro percorso di cura.

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Il Congresso ha posto inoltre al centro il valore della multidisciplinarietà: la complessità delle MICI richiede un confronto strutturato tra gastroenterologi, radiologi, chirurghi, immunologi e oncologi. Modelli organizzativi integrati permettono di rispondere in modo più efficace e personalizzato ai bisogni clinici e assistenziali.

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La spinta verso il cambiamento arriva anche dalle nuove generazioni: per l'edizione del ventennale, IG-IBD ha scelto di dar voce a un ampio panel di esperti under 50, protagonisti delle sessioni più avanzate. Il futuro della cura si costruisce oggi, i giovani clinici portano tecnologie innovative, nuovi approcci e una visione orientata agli esiti nel lungo periodo.

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Il giorno dopo lo scoppio dell'incendio, le intense fiamme che hanno avvolto quattro degli otto edifici residenziali sono state finalmente spente. Il bilancio delle vittime non è tuttavia definitivo. Sono 250 i dispersi.

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Sostenibilità, inclusività e arte: a Roma nasce una "Città Verde"

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"Il nostro ruolo è un ruolo anche e soprattutto sociale. La trasformazione green non prevede soltanto alloggi a basso consumo di energia, ma la creazione di spazi e di ambienti per tutti. E il valore di questi spazi non deve essere solo di chi abita agli alloggi, ma dell'intera collettività - spiega Alessandro Guglielmi, architetto project manager di La Leva e founder di Città Verde -. Le nostre abitazioni hanno un risparmio di CO2 di oltre 100.000 kg l'anno, ma soprattutto hanno una serie di infrastrutture pubbliche e private che consentono una migliore qualità della vita".

Un modello virtuoso di rigenerazione urbana per un abitare sostenibile e inclusivo è rappresentato da Città Verde, l'eco quartiere realizzato nel territorio di Colle Ardeatino, a Roma, da La Leva, impresa attiva da oltre 60 anni nel real estate che ha già realizzato oltre 3 mila unità immobiliari.

"Città Verde utilizza i protocolli energetico-ambientali per certificare il valore e la misura dei singoli fabbricati e dei servizi dell'intero quartiere - sottolinea Guglielmi -. Parliamo di un'iniziativa che sviluppa su oltre 30 ettari nella periferia di Roma e che utilizzando i protocolli energetici ambientali, il consumatore, il nostro cliente sa già quale è il valore delle performance ambientali energetiche: ad esempio, il 30% in meno di consumo di energia, l'80% di energia viene prodotta da fonti rinnovabili, tutte i nostri edifici sono gas free. E soprattutto c'è una qualità dei servizi che viene anche quella certificata con rating system internazionale".

La Leva è la prima azienda ad applicare in Italia il New European Bauhaus (NEB), iniziativa lanciata dalla Commissione Europea che, tra gli altri elementi chiave per una nuova cultura dell'abitare, introduce l'arte come strumento di aggregazione sociale. "Ali e Radici" è infatti il progetto artistico concettuale e partecipativo destinato a diventare l'elemento più iconico della nuova "Città Verde" di Roma.

"Abbiamo accettato questa sfida: nel nuovo complesso denominato Urban District che non è soltanto residenze, ma anche negozi di vicinato, ci sarà una passeggiata artistica - puntualizza il project manager di La Leva -. Ali e radici è un progetto artistico intergenerazionale: il curatore ha deciso di coinvolgere dai bambini della scuola primaria, agli studenti del liceo e dell'università in un progetto che una volta terminato vedrà dei mosaici che saranno interpretati dai sogni dei bambini e realizzati dagli studenti del liceo. E dei troni cosiddetti instagrammabili, realizzati con un cemento a basso contenuto di CO2, realizzati dagli studenti del liceo artistico e l'opera 'Ali e Radici' principale dell'artista che simboleggia il processo partecipativo che è legato a questo progetto".

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