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Il trailer di "Gomorra-Le origini", il prequel arriva il 9 gennaio

di TMNews lunedì 1 dicembre 2025
2' di lettura

Roma, 1 dic. (askanews) - Arriverà il 9 gennaio, in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW "Gomorra - Le origini", atteso prequel in sei episodi dell'epica saga crime Sky Original tratta dall'omonimo bestseller di Roberto Saviano.

Svelato il trailer della nuova serie, ambientata nella Napoli del 1977, una origin story sull'educazione criminale del giovanissimo Pietro Savastano. La storia di come tutto è iniziato: di come il futuro boss di Secondigliano entrerà nel mondo della criminalità, sullo sfondo di una città in piena trasformazione, povera, segnata dal contrabbando di sigarette e all'alba dell'arrivo dell'eroina. "Gomorra - Le Origini" fornirà una nuova prospettiva sulle radici del potere di Pietro, catturando un'epoca che ha definito il volto della criminalità moderna.

I primi quattro episodi sono diretti da Marco D'Amore, anche supervisore artistico e co-sceneggiatore del progetto, già protagonista di "Gomorra - La Serie", mentre gli ultimi due sono diretti da Francesco Ghiaccio (Dolcissime, Un posto sicuro). Creata da Leonardo Fasoli, Maddalena Ravagli e Roberto Saviano, è distribuita internazionalmente da Beta Film.

La storia inizia nel 1977 con un giovanissimo Pietro, interpretato da Luca Lubrano, che cresce come fratello adottivo in una famiglia della parte più povera di Secondigliano. Ragazzo di strada, si arrabatta come può sognando un benessere che gli è ancora precluso. Si attraversa la perdita dell'innocenza di Pietro insieme ai suoi fratelli ed amici di sempre, le loro ambizioni e il suo primo grande amore. L'incontro con Angelo, detto 'A Sirena, il reggente di Secondigliano, segna il suo ingresso nel mondo della criminalità. Tra violenza, alleanze e tradimenti, Pietro scopre però a sue spese il prezzo che quella vita comporta.

Nel cast tra gli altri Francesco Pellegrino nei panni di Angelo 'A Sirena, carismatico malavitoso che lavora per il clan dei Villa, Flavio Furno che interpreta 'O Paisano, malavitoso detenuto in carcere, dove inizia a raccogliere 'fedeli' che lo seguano nel suo progetto di una camorra nuova, Tullia Venezia nei panni di una giovanissima Imma e Fabiola Balestriere che interpreta Annalisa Magliocca, la futura Scianel, qui giovane madre vittima della gelosia violenta del marito.

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Ex Ilva, a Genova proteste e blocco stradale contro il "ciclo corto"

Genova, 1 dic. (askanews) - A Genova proteste dei lavoratori dello stabilimento ex Ilva di Cornigliano con un presidio permanente allestito dalle prime ore del mattino in piazza Savio, snodo fondamentale per la viabilità nel ponente cittadino; è stato bloccato il traffico con i mezzi da lavoro.

I lavoratori, che protestano contro il "ciclo corto" e il possibile fermo degli impianti del Nord e chiedono l'arrivo nello stabilimento genovese di 200mila tonnellate di zincato da lavorare, hanno montato alcuni gazebo nella piazza e incendiato dei bancali di legno per scaldarsi, viste le basse temperature e le raffiche di tramontana in città. In piazza sono comparsi anche diversi striscioni indirizzati soprattutto al governo, tra cui "Urso bugiardo patentato", "Meloni batti un colpo" e "Non vi faremo chiudere Ilva Genova".

A far scattare le nuove proteste, dopo l'occupazione della fabbrica e i blocchi stradali delle settimane scorse, l'esito negativo, secondo i sindacati, dell'incontro di venerdì scorso al Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Armando Palombo, coordinatore della Rsu Fiom Cgil dello stabilimento Acciaierie d'Italia di Genova, ha spiegato: "Le novità sono negative rispetto alla partenza. Annunciano la conferma del ciclo corto, quindi a Genova vengono a mancare 200mila tonnellate di zincato da lavorare con tutti gli annessi e connessi. Ovviamente la cosa è ancora più grave perché non c'è una riduzione del personale al momento in cassa integrazione e la gente dovrebbe rimanere dentro a non fare praticamente nulla. Non è questo il nostro spirito. Un giorno a riposarsi fa piacere ma tre mesi ti mettono preoccupazione. Stiamo parlando di lavoratori 50enni che conoscono bene il loro mestiere e starsene tre mesi dentro a girare a vuoto non è nel nostro stile".

"Noi - ha concluso il sindacalista della Fiom Cgil - continuiamo la protesta e i blocchi ad oltranza, cioè fino a che qualche persona, il commissario, il ministro o il sottosegretario, ci garantiscono che torneranno qua le 200mila tonnellate di zincato da lavorare. È il minimo che chiediamo".

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Cavo Dragone: Nato valuta attacco ibrido preventivo contro Mosca

Milano, 1 dic. (askanews) - L'ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone ha dichiarato al Financial Times che la Nato sta valutando di intensificare la sua risposta alla guerra ibrida di Mosca e ha affermato che un "attacco preventivo" potrebbe essere considerato un'"azione difensiva" rispetto agli attacchi informatici, ai sabotaggi e alle violazioni dello spazio aereo da parte della Russia. Dal canto suo la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha affermato che Mosca ha considerato queste dichiarazioni come "un passo estremamente irresponsabile", mentre Mosca continua anche la sua guerra contro Kiev senza alcuna pausa nonostante i negoziati di pace siano in corso.

"Stiamo studiando tutto - ha dichiarato Cavo Dragone che è presidente del Comitato Militare Nato - sul fronte informatico, siamo in un certo senso reattivi. Essere più aggressivi o proattivi invece che reattivi è qualcosa a cui stiamo pensando".

Intanto - come si vede in queste immagini - soldati ucraini si addestrano nelle tattiche di sgombero delle trincee in un campo norvegese nelle foreste della Polonia orientale, con droni che lanciano granate prima di assaltare le posizioni. I norvegesi "accettano l'esperienza che portiamo loro. E anche noi abbiamo qualcosa da imparare da loro. È una collaborazione molto interessante", afferma Aries, un addestratore ucraino a Jomsborg, un campo che prende il nome di una mitica fortezza vichinga. "Sono loro che combattono la guerra in questo momento, non noi. Ma noi portiamo la nostra competenza", aggiunge Anon, il vice comandante norvegese del campo.

I paesi dell'Europa orientale, a fronte di numerosi attacchi ibridi, hanno esortato la Nato a smettere di limitarsi a reagire e a contrattaccare. Ma Cavo Dragone avverte: la Nato e i suoi membri hanno "molti più limiti della nostra controparte per motivi etici, legali, giurisdizionali".

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La sicurezza sul lavoro nella serie "L'altro ispettore", su Rai 1

Roma, 1 dic. (askanews) - Il lavoro e la cultura della sicurezza sono al centro del "L'altro ispettore", su Rai1 dal 2 dicembre, diviso in tre serate. La serie diretta da Paola Randi, liberamente tratta dai romanzi di Pasquale Sgrò, è interpretata da Alessio Vassallo, Cesare Bocci, Francesca Inaudi.

Il tema degli incidenti e della sicurezza è sviluppato attraverso le vicende di un ispettore del lavoro appena rientrato a Lucca, sua città natale, dopo aver combattuto il caporalato al Sud. Qui ritrova un amico di famiglia, un mental coach in sedia a rotelle sopravvissuto all'incidente in cui anni prima aveva perso la vita il padre del protagonista, e un PM ex compagna di liceo.

La regista ha spiegato: "I casi sono ispirati a casi reali, chiaramente, perché volevamo cercare di dare una visione il più comprensiva possibile della realtà che purtroppo effettivamente si verifica molte volte nel nostro Paese oggi".

Il protagonista è impegnato ogni giorno a garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro e ad indagare sui casi in cui è venuta meno. Dalla serie emergono storie di persone, di lavoratori, di famiglie. "L'ispettore del lavoro tra l'altro è una figura abbastanza sconosciuta ma anche piuttosto interessante, innovativa, perché è un ispettore, un detective vero e proprio, cioè è uno che deve indagare, deve trovare gli indizi, deve ragionarci sopra, no? - ha detto la regista - E secondo me queste sono figure che in tempi come questi sono importanti da raccontare".

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Il Papa in Libano: prego per la pace nel Paese e nel mondo

Milano, 1 dic. (askanews) - Una preghiera di Papa Leone per il Libano nel Monastero di San Maroun ad Annaya dove il pontefice si è recato per rendere omaggio ad un santo molto amato nel "paese dei cedri" come San Charbel.

"E per il mondo chiediamo pace - ha poi aggiunto il pontefice - Specialmente la imploriamo per il Libano e per tutto il Levante. Ma sappiamo bene - e i santi ce lo ricordano - che non c'è pace senza conversione dei cuori. Perciò San Charbel ci aiuti a rivolgerci a Dio e a chiedere il dono della conversione per tutti noi", ha concluso.

Papa Leone si è poi diretto al Santuario di Nostra Signora del Libano ad Harissa dove lo attendeva una folla in festa.

"Il suo viaggio ci ha riportato il sorriso sul volto. Finalmente sorridiamo di nuovo dopo aver attraversato così tante difficoltà. Manteniamo la speranza e la fede nella pace, e speriamo che il Libano rimanga un faro e un luogo di incontro", ha detto Yasmine, cristiana libanese.

"Tutti vanno a Roma per vedere il Papa, ma lui è venuto da noi. Questa è la più grande benedizione, la più grande grazia e la più grande speranza per il Libano. Spero che i libanesi si uniscano per la pace, per il Libano e per i suoi giovani, perché l'emigrazione è significativa; molti se ne stanno andando", ha sottolineato Thèrèse.

"Non viene solo per noi cristiani , viene per tutto il Libano. Speriamo che i libanesi rimangano uniti e che questo Paese possa vivere in pace e amore", ha concluso la cristiana Rima.

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