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Stefano Bandecchi: Dazi? Non sono il sistema per trattare gli amici

di TMNews mercoledì 10 dicembre 2025
1' di lettura

Milano, 10 dic. (askanews) - Imprenditore, politico e sindaco di Terni, fondatore di Unicusano, Stefano Bandecchi esprime la sua opinione su un problema di attualità: i dazi imposti dagli Stati Uniti d'America verso tutta l'Europa e in particolare nei confronti dell'Italia.

"Sicuramente - dice - i dazi ci stanno colpendo e soprattutto a Natale obbligano i cittadini americani a spendere dal 10 al 30% in più sui nostri prodotti; questo ci danneggia, ma la reazione che abbiamo avuto è praticamente zero. Guardiamo a ciò che ha fatto la Cina, ha scelto di mandare i propri prodotti anche in tante altre parti del mondo; noi, oggi, dovremmo orientarci nel dire in maniera molto chiara agli Stati Uniti d'America. questo non è il sistema per trattare gli amici. Ultimamente sono stati fatti troppi errori nei nostri confronti, noi dobbiamo reagire, guardare a mercati diversi, per cercare di compensare ciò che gli Stati Uniti potranno evidentemente in futuro non comprare e riflettere come imporre i nostri dazi italiani e quelli europei agli Stati Uniti".

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Secondo quanto riferito dalle autorità, nell'incidente più grave di questo tipo verificatosi nel Paese negli ultimi dieci anni sedici persone sono rimaste ferite e proseguono le ricerche di altre che potrebbero essere rimaste sepolte sotto le macerie.

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Ex stretto collaboratore dell'ex presidente ucraino filorusso Viktor Yanukovych, dal 2014 non può lasciare l'Austria, dove possiede beni, a causa di un mandato di arresto internazionale emesso dalla giustizia americana.

È perseguito per il presunto pagamento di decine di milioni di euro in tangenti in relazione a un progetto minerario in India. Nel 2024 il Regno Unito lo ha sanzionato, accusandolo di "aver estorto centinaia di milioni di sterline all'Ucraina". Nel giugno 2021 è stato inoltre sanzionato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky per aver venduto prodotti a base di titanio ad aziende militari russe.

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"Quello che stiamo facendo è costruire una piattaforma robotica chiamata Aigen Element di edge computing alimentata ad energia solare che ci permette di costruire il modello di come devono essere le colture e poi addestrare il robot a identificare cosa è un'erbaccia e cosa è una coltura. Posizioniamo il robot nel campo e lui si muove autonomamente su e giù per i filari e, utilizzando il tubo flessibile collegato, rimuove le erbacce dal terreno lasciando il resto".

In questo modo le piante, tolti gli ostacoli, ricevono più acqua, sostanze nutritive e luce, e crescono riducendo la quantità di sostanze chimiche utilizzate per la loro produzione. Riduce anche la necessità di lavoro manuale, con un impatto su occupazione e società, un grande tema per il futuro dell'intelligenza artificiale.

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"E come ho detto, mentre le diamo quell'abbraccio e ci abbracciamo come una famiglia separata da anni, penseremo a quei venezuelani che non sono ancora in grado di farlo e non verremo arrestati finché non lo faranno tutti", ha promesso Machado in nome della madre Premio Nobel per la Pace.

La leader dell'opposizione venezuelana, che vive in clandestinità, non era presente alla cerimonia, ed è attesa a Oslo in serata o domani mattina ha confermato la figlia nel suo discorsoi.

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