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Bernini: sì a correttivi ma nessun ritorno a test di Medicina

di TMNews mercoledì 17 dicembre 2025
1' di lettura

Roma, 17 dic. (askanews) - Correttivi in arrivo, ma nessun ritorno ai test dei medicina. Lo ha detto la ministra dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, rispondendo alla Camera all'interrogazione sulle criticità emerse nell'ambito del "semestre filtro" per l'accesso alla facoltà di medicina.

"Non abbiamo intenzione di tornare indietro perché consideriamo inaccettabile ritornare all'orribile mercato dei test e delle società che erogano finta formazione su test selettivi e non formanti, dai quali tutti noi abbiamo convenuto di dover fuggire", ha dichiarato la ministra.

"Questa è una riforma che cammina con gli studenti. Noi non avevamo certezze su quello che sarebbe accaduto e su quali sarebbero stati i risultati di esame degli studenti. Per questo abbiamo già predisposto dei correttivi, esattamente come avevamo già predisposto i decreti delegati, parte dei decreti delegati, quando voi a fine maggio ci avete consegnato la norma. E proprio ieri, durante l'insediamento del nuovo Consiglio nazionale degli studenti universitari abbiamo deciso con loro di istituire un gruppo permanente di confronto proprio su medicina, esattamente come con la conferenza dei rettori", ha spiegato.

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Parigi: "La Francia si opporrà se si tenterà di forzare sul Mercosur"

Parigi, 17 dic. (askanews) - Il presidente francese Emmanuel Macron ha avvertito nel Consiglio dei ministri che "la Francia si opporrà con fermezza" se ci sarà "la volontà di forzare l'accordo commerciale con il Mercosur da parte delle istituzioni europee". Lo riferisce ad Afp la portavoce del governo Maud Bregeon.

"Vengo ora all'altro tema importante di queste settimane, che, come sapete, è il Mercosur. Da diverse settimane, il presidente (Macron) ha affermato chiaramente che non c'è sufficiente trasparenza sulle tre condizioni richieste, che conoscete: le misure specchio, la clausola di salvaguardia e i controlli. Questo rimane vero anche oggi e, allo stato attuale delle cose, il presidente della Repubblica ha tenuto a dire, e queste sono le sue parole, 'se ci fossero tentativi da parte delle istituzioni europee di forzare questa iniziativa, la Francia si opporrebbe con fermezza'".

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Milano, 17 dic. (askanews) - Il turismo invernale cresce, trainato naturalmente dalle festività, ma non solo. I viaggi a lungo raggio sono protagonisti della stagione e i prezzi fanno registrare un aumento contenuto. Sono alcuni dei dati che emergono dall'Osservatorio ASTOI Confindustria Viaggi, l'associazione che rappresenta i tour operator a livello nazionale, che analizza e interpreta i comportamenti degli italiani nei confronti delle vacanze e dei viaggi durante i periodi di Natale, Capodanno ed Epifania. I risultati - spiegano da ASTOI - evidenziano come l'inverno non sia più concentrato esclusivamente sulle festività, ma si configuri come una stagione di viaggio più lunga e articolata, caratterizzata da una domanda solida e ben distribuita nel tempo. Il quadro complessivo rimane ampiamente positivo e conferma il ruolo centrale del turismo organizzato nelle scelte di viaggio degli italiani.

Nel periodo delle festività di fine anno, i tour operator ASTOI registrano in media una crescita dei ricavi del 10% e di circa il 7% dei passeggeri, rispetto allo scorso anno, nonostante un contesto ancora segnato da incertezze economiche e instabilità geopolitica. E in questo scenario il turismo organizzato gioca un ruolo importante.

"Il turismo - ha spiegato il presidente di ASTOI; Pier Ezhaya, ad askanews - è diventato ormai, le vacanze sono diventate un bene incomprimibile per i consumatori, quindi i trend sono tutti molto positivi. È chiaro che dobbiamo essere attenti al cambiamento dei tempi, della tecnologia, delle abitudini dei consumatori. Dovremmo quindi realizzare sempre delle offerte che siano in sintonia con i bisogni dei consumatori e questi cambiano come cambiano anche i costumi della società".

La domanda per Natale, Capodanno e inizio gennaio si orienta verso il lungo raggio: Thailandia e Maldive guidano le preferenze, affiancate da Kenya, Zanzibar, Stati Uniti e Argentina. Buona la performance dei tour nel Sud-Est Asiatico. Sul medio raggio domina il Mar Rosso, seguito da Oman e Dubai, mentre cresce l'interesse per i tour in Turchia e per l'Arabia Saudita. In Europa, Finlandia e Norvegia si confermano regine dell'inverno, in Italia, tengono bene i soggiorni in montagna e le città d'arte, scelte privilegiate per il Capodanno.

Completa il quadro il comparto crocieristico e nel periodo delle festività si conferma una componente rilevante dell'offerta invernale, intercettando una domanda in crescita orientata a esperienze di festa e condivisione.

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Meloni: "Ribadisco che Italia non intende inviare soldati in Ucraina"

Roma, 17 dic. (askanews) - "Nella serata di lunedì ho partecipato al vertice di Berlino in un clima costruttivo e unitario che penso valga la pena di sottolineare. La dichiarazione finale sottoscritta dai Paesi europei riprende le priorità che Italia ha sempre sostenuto. Il cammino verso la pace non può prescindere da quattro fattori: lo stretto legame tra gli Usa e l'Ue che non sono competitor, anche se hanno angoli di visuale non sovrapponibili, il rafforzamento della posizione negoziale ucraina che si tiene mantenendo chiaro che non intendiamo abbandonare Kiev, la necessità di non ignorare i rischi se la Russia ne uscisse rafforzata e il mntenimento della pressione sulla Russia ovvero la nostra capacità di costruire deterrenza". Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante le comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio europeo del 18-19 dicembre.

"Ribadisco che l'Italia non intende inviare soldati" in Ucraina, nell'ambito della forza multinazionale per la ricostituzione dell'esercito ucraino su cui ci si è accordati a Berlino. Forza guidata dai volenterosi e cui i Paesi possono partecipare "su base volontaria" ha ricordato Meloni, precisando che è necessario il "mantenimento della pressione sulla Russia, ovvero la nostra capacità di costruire deterrenza, di rendere cioè la guerra non vantaggiosa per Mosca".

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Gaza, Meloni: pace grazie a Trump, ma tregua fragile e percorso complesso

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