"Qui è dove hanno messo migliaia di romeni con la scusa del Covid, il Covid non è mai esistito, è stata solo una scusa per ammazzare milioni di persone in tutto il mondo": queste parole, deliranti, sono state pronunciate da Diana Iovanovici Sosoaca, eurodeputata del partito di ultradestra rumeno Sos Romania, che ha poi mostrato un sacco nero. Oggi - giovedì 18 luglio - è stata espulsa dall'aula di Strasburgo per aver interrotto ripetutamente la seduta.
La parlamentare prima si è alzata dalla sua postazione, urlando "libertà di parola" e dicendo di avere "il diritto di parlare". Poi ha mostrato due icone sacre al grido di "noi crediamo in Dio" e infine si è messa una museruola da cane. Necessario, dunque, l'intervento degli uscieri, che hanno dovuto scortare la donna fuori dall'Eurocamera per riportare l'ordine in aula. Dopo tutte le interruzioni, a chiedere di far uscire la Iovanovici Sosoaca dall'aula è stata la presidente riconfermata del Parlamento, Roberta Metsola.
Il fuoriprogramma è avvenuto nel giorno in cui l'Eurocamera era chiamata a eleggere il presidente della Commissione europea. L'eurodeputata, infatti, ha interrotto sia il discorso della leader liberale Valerie Hayer, presidente di Renew Europe, sia quello di Ursula von der Leyen, che intanto è stata riconfermata a capo dell'esecutivo dell'Unione europea.
Video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev
Anche una delegazione molisana tra le migliaia di manifestanti a Bruxelles per protestare contro i tagli alla PAC e l'accordo Ue-Mercosur.
Papa Leone XIV si è recato oggi senza preavviso al Senato della Repubblica, facendo tappa alla Biblioteca "Giovanni Spadolini" di Palazzo della Minerva per ammirare l'esposizione della Bibbia di Borso d'Este, uno dei massimi esempi dell'arte miniata rinascimentale. L'arrivo del pontefice, non annunciato, ha richiamato un dispositivo di sicurezza e diverse troupe giornalistiche in piazza della Minerva. Ad accoglierlo nella sede di Palazzo Madama è stato il presidente del Senato Ignazio La Russa, insieme al segretario generale del Senato, in un clima di alta solennità istituzionale. Nel corso della visita, durata circa venti minuti, il Papa ha percorso le sale della mostra dedicata alla preziosa Bibbia manoscritta tra il 1455 e il 1461 da Pietro Paolo Marone e dai miniatori Taddeo Crivelli e Franco dei Russi, esposta fino al 16 gennaio come parte del programma giubilare. Al termine dell'incontro, Leone XIV ha pronunciato alcune brevi parole di apprezzamento per l'opera e per l'iniziativa culturale che lega Valore artistico e riflessione spirituale. Il presidente del Senato Ignazio La Russa: "Un grande onore, un grande momento per credenti e non credenti, che hanno potuto comunque vedere da vicino il Papa. Un messaggio di grande pace, specie adesso, in vicinanza del Santissimo Natale".
Ha vinto tutto con il Napoli di Maradona, ha segnato più di 150 gol in carriera, ha vissuto il Mondiale più amaro degli Azzurri e ha attraversato la parte più dura della fama. Nella nuova puntata di Punkinari, Fabrizio Biasin porta in panchina Andrea Carnevale per un confronto che va oltre il calcio giocato. Si parla di talento e sacrificio, di errori pagati a caro prezzo, di giustizia sportiva e di una vita che non è mai stata solo pallone. Dalla gloria alla caduta, fino alla scelta di raccontarsi senza sconti: un dialogo lucido, diretto, senza retorica, su cosa resta quando finiscono gli applausi.
Assolto in via definitiva per non aver commesso il fatto. I giudici della terza sezione penale della Corte di Cassazione hanno rigettato il ricorso presentato dalla Procura di Palermo, nel processo Open Arms. Con la decisione della Suprema Corte si chiude una vicenda giudiziaria durata anni, che vedeva Matteo Salvini imputato per sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio in relazione alla gestione dello sbarco dei migranti soccorsi dalla nave dell’Ong spagnola nell’estate del 2019, quando era ministro dell'Interno. "Difendre i confini non è reato", ha commentato sui social il vicepremier e leader della Lega. Plaude la premier Giorgia Meloni, il primo ministro ungherese Orban ha definito Salvini vittima di una "caccia alle streghe". Dura la reazione di Open Arms. "Non è una decisione tecnica, è un decisione politica. Neanche oggi si è fatta giustizia, ma si è costruita una impunità", ha dichiarato il fondatore Oscar Camps.