Re Carlo III ha espresso il suo sostegno alle persone affette dal cancro confessando che la diagnosi può essere un'esperienza “sconvolgente e a volte spaventosa”. In un messaggio scritto in un opuscolo destinato agli ospiti che hanno partecipato mercoledì a un ricevimento a Buckingham Palace per celebrare le organizzazioni che aiutano le persone affette da questa malattia, Carlo ha parlato della sua esperienza. “Ogni diagnosi, ogni nuovo caso, sarà un'esperienza scoraggiante e a volte spaventosa per quelle persone e i loro cari”, ha detto.
“Ma essendo io stesso uno di quelli che compongono quelle statistiche, posso garantire che può anche essere un'esperienza che mette in luce il meglio dell'umanità”, ha affermato. La sua esperienza ha rafforzato la convinzione che ‘i momenti più bui della malattia possono essere illuminati dalla più grande compassione’, ha sottolineato. Il Sovrano è ancora in cura a più di un anno dalla diagnosi di un tumore di cui non è stata rivelata la natura. Re Carlo e sua moglie, la regina Camilla, hanno invitato alla residenza reale per il ricevimento i rappresentanti delle associazioni benefiche contro il cancro. Era presente anche l'ex moglie del principe Andrea, Sarah, duchessa di York, che ha anche lei affrontato un trattamento contro il cancro, alla pelle e al seno.
"La riforma del tax credit ha permesso di riconoscere un problema ereditato dai precedenti Governi: un sistema che permetteva delle ruberie e degli sprechi. La riforma del tax credit avviata dal governo Meloni dal 2022 ha reso possibile correggere un sistema che era distorto. E quindi vi posso assicurare, anche in virtù di un accordo e di un protocollo che abbiamo fatto con la Guardia di Finanza, anche in virtù di 3,5 milioni di euro che abbiamo speso per aumentare il sistema di monitoraggio e certificazione, che altri casi Kaufmann non ce ne saranno e se ce ne saranno li scopriremo subito" così il Ministro della Cultura Alessandro Giuli a margine della conferenza in cui ha annunciato il provvedimento emanato dal Consiglio dei Ministri in merito all'abbassamento dell'Iva sul commercio di arte al 5%.
Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev
Secondo quanto riportato dall'esercito israeliano attraverso il suo canale Telegram, le forze aeree israeliane avrebbero colpito batterie di missili terra-aria nell'Iran sudoccidentale.
Video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev
Manifestanti a Bologna invadono la tangenziale: si è svolta questa mattina la manifestazione con corteo preavvisata dalle organizzazioni sindacali Cgil, Fim-Cisl e Uilm, a cui hanno aderito i lavoratori del settore metalmeccanico provenienti da tutta la Regione Emilia-Romagna. I manifestanti, spiega la questura, dopo essersi radunati in circa 10mila presso il Parco Nord, anziché seguire il percorso cittadino concordato con l’Autorità di pubblica sicurezza, hanno deciso di fare ingresso in tangenziale dall’ingresso 7 in direzione San Lazzaro di Savena nonostante lo schieramento dei Reparti inquadrati della Polizia che, viene spiegato, per scongiurare il verificarsi di ulteriori situazioni di pericolo, hanno evitato respingimenti con l’uso della forza. I manifestanti, disattendendo le prescrizioni, hanno dunque fatto ingresso in tangenziale creando il blocco della circolazione stradale sul tratto della tangenziale interessato. I dimostranti, spiega la questura, verranno denunciati penalmente, anche alla luce della recente normativa introdotta dal Decreto Sicurezza in materia di blocchi stradali.
I carabinieri della Compagnia di Patti, con il supporto dei militari dei reparti del Comando Provinciale Carabinieri di Trapani, hanno eseguito, a Patti e a Castelvetrano, un decreto fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura Distrettuale di Messina, nei confronti di 5 cittadini tunisini (di età compresa fra i 25 ai 42 anni), alcuni dei quali dimoranti nella provincia messinese, tra Capo d'Orlando e Patti. Il decreto di fermo è stato emesso poiché sussiste il pericolo di fuga e vi sono gravi indizi a carico degli indagati per associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, aggravata anche dalla disponibilità di armi, nonché per un episodio di sbarco di immigrati clandestini avvenuto la sera del 12 giugno sulla costa trapanese. Nella nottata del 12 giugno, infatti, gli indagati avrebbero trasportato illegalmente, dalla Tunisia fino al litorale trapanese, circa 20 migranti, i quali, immediatamente dopo l'arrivo sulla spiaggia, sono stati individuati e rintracciati dai carabinieri delle Compagnie di Trapani, Marsala e Mazara del Vallo, che hanno operato in stretto coordinamento con i carabinieri delle Compagnia di Patti. Gli stranieri sbarcati, di nazionalità tunisina, tra cui 2 donne e 5 minori, sono stati soccorsi e trasferiti presso il Cpr di Trapani per essere sottoposti a controlli sanitari e alle procedure di identificazione.