Una maxi operazione dei carabinieri contro la 'ndrangheta è in corso dalle prime luci dell'alba in 14 province, dove si stanno eseguendo tre ordinanze di custodia cautelare emesse dall'ufficio gip del tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della Dda, nei confronti di 97 indagati. Interessate alcune tra le più importanti cosche di 'ndrangheta i cui sodali sono accusati, a vario titolo, dei reati di associazione a delinquere di tipo mafioso, concorso esterno all'associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico, anche internazionale, di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione, sequestro di persona a scopo di estorsione, scambio elettorale politico mafioso e detenzione e porto di armi. Previsto anche il sequestro preventivo di due società - attive nella ristorazione e nell'edilizia - ritenute riconducibili agli indagati e utilizzate per favorire le attività illecite dell'associazione. L'operazione riguarda le province di Reggio Calabria, Milano, Monza e Brianza, Pavia, Nuoro, Bologna, Cosenza, Catanzaro, Vibo Valentia, Roma, Rimini, Verona, Agrigento e Torino. La stanno effettuando i carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria, supportati in fase esecutiva dai militari dei comandi Provinciali competenti per territorio, dal Ros, dallo squadrone eliportato cacciatori Calabria e Sicilia, dal 14° Battaglione 'Calabria', dal nucleo cinofili e 8° nucleo elicotteri di Vibo Valentia e con il supporto dell'unità ICAN (Interpol Cooperation Against Ndrangheta) dello S.C.I.P. per gli aspetti di cooperazione internazionale di polizia. L'operazione è coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, diretta da Giuseppe Lombardo. Tra le principali accuse vi è quella di aver gestito in regime di monopolio il traffico di stupefacenti attraverso una struttura stabile e organizzata, frutto di un'alleanza tra le cosche della provincia, sovraordinata alle singole articolazioni e a queste complementare.
Grazie all'operazione "Scenic", la polizia di Ventimiglia, in cooperazione con la Francia, è riuscita a scovare e fermare un'organizzazione ben strutturata che si occupava del favoreggiamento dell’immigrazione clandestina attraverso il confine italo-francese. Sei le persone arrestate a Nizza; sette quelle fermate in Italia; cinque gli arrestati in flagranza di reato. Questi ultimi erano gli autisti: quattro donne francesi e una tunisina.
Dietro a questo fenomeno c'era una rete logistica e operativa molto precisa: i migranti venivano contattati nella zona di Ventimiglia e in un secondo momento affidati ai cosiddetti "passeur" (gli autisti), che si occupavano di portarli in Francia con auto con targa francese. Queste auto, spesso a noleggio, facevano più di un viaggio al giorno evitando il pagamento dei pedaggi autostradali. Punto di svolta dell’indagine, iniziata nel novembre 2023, è stata la scoperta di una macchina francese, modello Renault Scenic, con a bordo tre persone di presunta origine araba. I numerosi spostamenti transfrontalieri della vettura sono stati quindi tracciati. E ne è emersa un’attività sistematica finalizzata al trasporto illecito di migranti.
Il monitoraggio, a quel punto, si è esteso a oltre venti veicoli tra auto e furgoni, quasi tutti con targa francese, molti dei quali risultati regolarmente noleggiati o immatricolati in “garage fantasma”. I migranti – soprattutto tunisini, egiziani, bangladesi e iracheni - venivano trasportati anche cinque alla volta. I viaggi, invece, venivano organizzati nel primo pomeriggio, in tarda serata o nelle prime ore del mattino con tappa finale in Francia, a Nizza. Lì i migranti venivano lasciati vicino a stazioni ferroviarie, fermate degli autobus o autogrill.
La Renault Scenic che ha catturato l'attenzione degli investigatori aveva effettuato almeno venti viaggi nel mese di febbraio 2024. Tuttavia, dalle celle telefoniche associate a uno degli autisti è emerso che i viaggi transfrontalieri erano iniziati già nel settembre 2023. Il totale sarebbe stato di oltre 100 passaggi al confine fino al 13 maggio 2024. I prezzi, stando alle intercettazioni telefoniche, erano: 250 euro per un passaggio in berlina, 75 euro per un passaggio su piccola utilitaria e 100 euro per l’attraversamento a piedi del confine lungo i sentieri montani.
I principi del Galles William e Kate giovedì erano in Scozia, per partecipare alla cerimonia di varo della HMS Glasgow, una fregata antisommergibile progettata per proteggere la forza di deterrenza nucleare e le portaerei del Regno Unito. La principessa del Galles è madrina della nave dal 2021. La coppia reale ha visitato il cantiere navale Scotstoun della BAE System ed è stata Kate a varare l'imbarcazione "Che Dio benedica la nave e tutti coloro che navigano su di lei", ha detto prima che una bottiglia di whisky si frantumasse contro lo scafo.
Nella notte tra giovedì e venerdì nei cieli di Gaza sono state avvistate diverse esplosioni, mentre Israele continua la sua offensiva militare nonostante le crescenti pressioni internazionali. Secondo quanto riferito giovedì da funzionari sanitari palestinesi, durante la notte carri armati e droni israeliani hanno attaccato un ospedale nel nord di Gaza, provocando incendi e ingenti danni. L'ufficio stampa del governo di Gaza, in una nota afferma che un raid israeliano, composto da otto attacchi, ha ucciso almeno sei agenti di sicurezza che proteggevano gli aiuti umanitari dai saccheggi.
Una scena apocalittica quella a cui hanno assistito i residenti di un quartiere di San Diego, in California. Un piccolo aereo privato si è schiantato provocando un vasto incendio e la morte di più persone a bordo. Non risultano vittime né feriti gravi tra i residenti, ma le autorità non hanno ancora confermato il numero esatto delle persone che si trovavano sull'aereo, un Cessna 550 diretto all'aeroporto Montgomery-Gibbs Executive.
"L'impatto ha creato un enorme campo di detriti e ha incendiato un intero isolato di abitazioni militari", ha spiegato Dan Eddy, assistente capo dei vigili del fuoco. Il quartiere di Murphy Canyon è stato evacuato per il rischio di fiamme e fuoriuscite di carburante. Le immagini dal luogo dell'incidente mostrano case sventrate e veicoli completamente distrutti. I soccorritori sono ancora impegnati nella ricerca del pilota e di eventuali altri passeggeri.
Stando alle prime ricostruzioni al momento dell’incidente c'era molta nebbia. L'aereo era partito vicino a New York e si era fermato per un'ora a Wichita, in Kansas (negli Stati Uniti centrali); la polizia ha detto che probabilmente era diretto all’aeroporto di San Diego, non lontano dal punto in cui è precipitato. "Non riesco a trovare le parole per descrivere la scena alla quale abbiamo assistito", ha detto in conferenza stampa il capo della polizia di San Diego, Scott Wahl. "Con il cherosene che scorreva per le strade e tutto in fiamme allo stesso tempo, è stato davvero orribile da vedere".