CATEGORIE

Vladimir Putin approfitta del caos-Iran: inferno a Kiev

lunedì 23 giugno 2025
2' di lettura

Almeno sei persone sono morte e 19 sono rimaste ferite a causa dei raid effettuati dalle forze armate russe nella notte su Kiev. Edifici residenziali, un centro commerciale, una stazione della metropolitana e altre strutture sono stati danneggiati in diverse zone della capitale ucraina. I danni più ingenti si sono verificati nel distretto di Shevchenkivskyi, dove un edificio di cinque piani ha preso fuoco. 

Il timore di molti osservatori internazionali è che Vladimir Putin, che oggi vedrà a Mosca il ministro degli Esteri iraniano Araghchi, possa approfittare dell'attacco americano su Teheran per ottenere una sostanziale "mano libera" nell'offensiva finale in Ucraina. Molto ovviamente si capirà al vertice russo-iraniano al Cremlino, ma l'impressione è che lo Zar, pur condannando formalmente l'offensiva americama, non fornirà un appoggio militare all'alleato iraniano confidando in un progressivo disimpegno della Casa Bianca nella difesa di Kiev, da mesi sempre più in crisi sul fronte bellico. 

Anche per questo, oggi l'Alto rappresentante dell'Unione europea per la politica estera, l'estone Kaja Kallas, arrivando al Consiglio Ue per gli Affari esteri ha quasi voluto "riempire il vuoto" americano assicurando che "l'80% dei due milioni di munizioni promessi all'Ucraina è stato consegnato".

Sul tavolo del Consiglio, ovviamente, ci sarà anche il dossier Medio Oriente. "Sostenere il negoziato volto alla soluzione della crisi in atto”, ribadendo la necessità di una “soluzione diplomatica della questione nucleare iraniana”, proseguire lo sforzo diplomatico “per giungere al cessate il fuoco a Gaza e alla composizione del conflitto israelo-palestinese con la soluzione ‘due popoli, due Stati’”, e proseguire col sostegno all’Ucraina, “anche negli aspetti della sua ricostruzione”: sono questi, in sintesi, gli impegni che si chiedono al Governo con la bozza di Risoluzione della maggioranza che dovrà essere votata dopo le comunicazioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo.

Nel dettaglio si chiede di "continuare a sostenere l'Ucraina per tutto il tempo necessario, per una prospettiva che porti da subito al cessate il fuoco, fermo restando l'auspicio di una rapida conclusione dei negoziati di pace, operando con l'Unione europea, con gli Stati Uniti e con i tradizionali alleati per arrivare a una pace fondata sui principi della Carta delle Nazioni Unite e sul diritto internazionale, assieme all'Ucraina e ai partner internazionali; a sottolineare nel contempo l’importanza della partecipazione attiva dei Paesi dell’Unione Europea alla Conferenza per la ripresa dell'Ucraina (Ukraine Recovery Conference – URC) che l'Italia ospiterà a Roma il 10-11 luglio 2025".

Inoltre, si impegna il governo a "sostenere il negoziato volto alla soluzione della crisi in atto in Medio Oriente, da un lato ribadendo la necessità di favorire una soluzione diplomatica della questione nucleare iraniana, dall’altro continuando lo sforzo diplomatico per giungere al cessate il fuoco a Gaza e alla composizione del conflitto israelo-palestinese con la soluzione “due popoli, due Stati”, adottando immediate e concrete iniziative volte a: alleviare le sofferenze dei civili nell’ambito dell’emergenza umanitaria nella Striscia di Gaza; ottenere il completo e immediato rilascio degli ostaggi israeliani".
 

tag
russia
ucraina
vladimir putin
iran

L'accordo Il bluff di Al Thani e la "maledizione": cosa c'è dietro la tregua di Trump

L'editoriale Altre tre prove del declino rosso

Bomba o non bomba Fordow, il mistero dei 400 kg di uranio impoverito: cosa non torna

Ti potrebbero interessare

Il bluff di Al Thani e la "maledizione": cosa c'è dietro la tregua di Trump

Altre tre prove del declino rosso

Mario Sechi

Fordow, il mistero dei 400 kg di uranio impoverito: cosa non torna

Iran, la guerra sconvolge i palinsesti: cosa sta succedendo

Klaus Davi

Astronomia, le incredibili immagini dell'Universo catturate dall'osservatorio Vera Rubin

Potrebbe sembrare un'opera d'arte digitale ma si tratta di una visione rivoluzionaria del cosmo, restituita dalla più grande fotocamera digitale mai costruita che si trova nell'osservatorio Vera Rubin, in Cile. Sono infatti state pubblicate le sue prime immagini dell'universo, tra cui nebulose colorate, stelle e galassie. Finanziato dalla National Science Foundation e dal Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti, osserverà il cielo meridionale per i prossimi 10 anni. Questa animazione, realizzata con oltre 1.100 immagini, inizia con una singola galassia a spirale e zooma all'indietro per rivelarne circa 10 milioni. Si tratta solo dello 0,05% dei 20 miliardi di galassie che l'osservatorio spera di catturare nel prossimo decennio. La prima immagine dell'osservatorio mostra le vivaci nebulose Trifida e Laguna, situate a migliaia di anni luce dalla Terra. Catturata dalla LSST Camera da 3.200 megapixel, la più grande fotocamera digitale al mondo, questa immagine composita combina 678 esposizioni scattate in poco più di sette ore.

Spazio, lanciati altri 7 satelliti della costellazione italiana Iride: le immagini

Un primato assoluto per l'Italia e l'Europa: si tratta del lancio simultaneo di sette satelliti appartenenti a una stessa costellazione istituzionale, Iride. A realizzarlo, per il programma voluto dal Governo italiano e coordinato dall'Agenzia Spaziale Europea (Esa), con il supporto dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), è Argotec, uno dei protagonisti industriali del programma. Il lancio dei sette satelliti Heo, spiega una nota, è avvenuto alle 23.25 di lunedì 23 giugno, a bordo di un razzo Falcon 9. Dopo qualche ora dal lancio è stato acquisito il segnale dei satelliti, operazione seguita dal Mission Control Center di Argotec. La costellazione satellitare Iride è finanziata con un investimento da oltre un miliardo di euro provenienti dai fondi del Pnrr, affiancati da fondi nazionali. Si tratta di una "costellazione di costellazioni", composta da satelliti eterogenei per tecnologia e capacità, destinati al monitoraggio di eventi naturali, all'osservazione dei cambiamenti climatici e alla mappatura di infrastrutture critiche per la sicurezza. L'obiettivo è quello di realizzare la più importante costellazione italiana per l'osservazione della Terra, nonché una delle più ampie in Europa.

Iran in tilt, come annunciano il cessate il fuoco sulla tv di Stato

La tv di Stato iraniana ha riportato la risposta del ministro degli Esteri Abbas Araghchi alla dichiarazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump su un accordo di cessate il fuoco tra Israele e Iran. La televisione di Stato iraniana ha interrotto la programmazione per leggere in diretta le dichiarazioni di Araghchi. Martedì Araghchi ha dichiarato sulla piattaforma “X” che Teheran interromperà i propri attacchi se Israele cesserà i propri raid aerei entro le 4 del mattino, ora locale. Il commento del ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha segnato la prima dichiarazione ufficiale dell'Iran in merito alla presunta tregua tra Iran e Israele annunciata dal presidente Donald Trump. Araghchi ha inviato il suo messaggio sulla piattaforma social X alle 4:16 del mattino, ora di Teheran. Al momento non c'è alcun “accordo” su un cessate il fuoco o la cessazione delle operazioni militari“, ha scritto Araghchi. ”Tuttavia, a condizione che il regime israeliano interrompa la sua aggressione illegale contro il popolo iraniano entro le 4 del mattino, ora di Teheran, non abbiamo intenzione di continuare la nostra risposta“. Araghchi ha descritto l'Iran come un Paese che continuerà i suoi attacchi ”fino all'ultimo minuto". Insieme a tutti gli iraniani, ringrazio le nostre coraggiose forze armate che rimangono pronte a difendere il nostro caro Paese fino all'ultima goccia di sangue e che hanno risposto a qualsiasi attacco del nemico fino all'ultimo minuto", ha aggiunto. Non sono state segnalate incursioni israeliane in Iran dopo le 4 del mattino ora locale, in linea con le dichiarazioni di Araghchi sulla possibile tregua. 

Iran, missili su Beer Sheva dopo il cessate il fuoco

Nonostante il cessate il fuoco annunciato da Trump, un attacco missilistico iraniano ha colpito un edificio residenziale a Beersheba, nel sud di Israele. I vigili del fuoco hanno dichiarato di aver recuperato diversi corpi sotto le macerie. I lanci sono avvenuti dopo le 4 del mattino, ora locale di Teheran, l'ora in cui il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi aveva dichiarato che l'Iran avrebbe cessato i suoi attacchi se Israele avesse interrotto i suoi raid aerei. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato lunedì sui social media che Israele e l'Iran hanno concordato un “cessate il fuoco completo e totale” che sarà attuato gradualmente nell'arco di 24 ore. Non è ancora chiaro quale sarà l'impatto degli ultimi sviluppi sui possibili accordi di cessate il fuoco.