Disavventura per Matteo Hallissey. Il presidente di +Europa e Radicali ha pubblicato sui propri canali social quanto accaduto in uno stabilimento balneare di Lavinio. Il politico era insieme allo streamer Ivan Grieco, quando è stato aggredito per aver sottratto un cartello con scritto "spiaggia privata" che impediva il transito in spiaggia. "Abbiamo rimosso simbolicamente uno di questi cartelli emblematici della mentalità con cui la lobby dei balneari continua a gestire le spiagge in tutta Italia. Di fronte alla nostra azione, i bagnini, e alcuni soci dello stabilimento, ci hanno aggredito e spinto, spezzando in due il nostro ombrellone, che avevamo posizionato in modo pacifico sul lido", ha raccontato il presidente di +Europa e Radicali.
Per Hallissey la protesta è contro quei "cartelloni con la scritta 'spiaggia privata' piazzati per non permettere ai cittadini di passare attraverso gli stabilimenti e rivendicare il presunto 'possesso' della spiaggia. Era questa la normalità in uno stabilimento con la concessione scaduta a Lavinio, in provincia di Roma, fin quando siamo arrivati insieme allo streamer Ivan Grieco per segnalare questa follia". E ancora: "Non possiamo tollerare che i balneari continuino a spadroneggiare in questo modo senza che la politica si prenda la responsabilità di fare le gare e liberare finalmente gli stabilimenti da questa lobby".
A commentare la vicenda anche il Segretario di Radicali Italiani Filippo Blengino: "Anche in quello stabilimento, dove era apposto un cartello abusivo e fuorviante che identificava la spiaggia come proprietà privata, le concessioni sono scadute da tempo - tuona attraverso una nota -. Dopo aver posizionato un ombrellone su una spiaggia che, in assenza di concessione, non può essere occupata né gestita da privati, il personale ha minacciato il cameraman, aggredito e spintonato Hallissey e Grieco. Un comportamento violento che si commenta da solo. Lo ribadiamo con convinzione: nessun onda fermerà la marea della legalità".
Johnny Depp presenta una nuova collezione di opere d’arte, realizzate nei primi anni 2000 quando viveva nel sud della Francia insieme all’allora compagna Vanessa Paradis e ai loro figli, Lily-Rose e Jack. La raccolta intitolata Let the Light In (Lascia entrare la luce), comprende due dipinti ad acquarello dell'attore americano. Il primo, intitolato A Rose Is a Rose, Is a Rose, è un dipinto di una rosa, simbolo della figlia Lily-Rose. Il secondo è un autoritratto dal titolo Add the Light (Aggiungi la luce). Le opere sono in esposizione nella galleria Fine Art di Londra, in Gran Bretagna. "Per San Valentino o per i compleanni, invece di regalare un fiore vero, Johnny era solito dipingere una rosa per Vanessa o per la figlia Lily-Rose," ha spiegato Frankie Washington, portavoce di Castle Fine Art.
Il Comando Provinciale della Gdf di Reggio Calabria e i funzionari dell'Ufficio dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli hanno sequestrato nel porto di Gioia Tauro, nel reggino, un altro ingente carico di droga. Le Fiamme Gialle e il personale Adm dopo un monitoraggio delle spedizioni commerciali hanno controllato un container sospetto, proveniente dal Canada, che trasportava legnami, all’interno del quale è stata scoperta una partita di marijuana di 1.220 chili. La droga sequestrata, una volta immessa sul mercato, avrebbe potuto fruttare alle organizzazioni criminali destinatarie l’introito di circa 1 milione e 800 mila euro.
L’assessore all’urbanistica del comune di Milano, Giancarlo Tancredi, ha lasciato poco fa Palazzo Marino uscendo in scooter dalla porta di Case Rotte senza rilasciare dichiarazioni ai giornalisti presenti. Il silenzio dell’assessore arriva all’indomani della notifica di un avviso di garanzia emesso dalla procura di Milano nell’ambito dell’inchiesta sull’urbanistica del capoluogo lombardo. Tancredi non ha partecipato ai lavori del consiglio comunale nel pomeriggio, così come il sindaco Beppe Sala, anch’egli assente dall’aula.
Due giorni di piogge torrenziali in Corea del Sud hanno causato la morte di almeno quattro persone e costretto oltre 1.300 residenti a evacuare. Tra le vittime c’è una persona rimasta intrappolata nella propria auto, sepolta da cumuli di terra e calcestruzzo dopo il crollo del muro di contenimento di un cavalcavia durante il nubifragio di mercoledì a Osan, a sud di Seul. Altre tre persone sono morte giovedì nelle regioni meridionali del Paese. I loro corpi sono stati trovati rispettivamente in un’auto sommersa, in un torrente e in uno scantinato allagato. 1.382 persone sono state costrette ad abbandonare le proprie abitazioni. Sono stati inoltre cancellati 46 voli nazionali.