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Dati quantitativi o qualitativi? Il duello che non esiste

mercoledì 20 agosto 2025
2' di lettura

Dati quantitativi o qualitativi? Il duello che non esiste I dati oggi non sono importanti. Sono indispensabili. Senza dati non c’è controllo. Non si capisce cosa sta funzionando. Non si può migliorare. E soprattutto… non si può decidere. Eppure, la domanda che molti si fanno è sempre la stessa: “Meglio più dati quantitativi o qualitativi?” La verità è che il problema è mal posto. Non si tratta di scegliere. Si tratta di farli lavorare insieme. I dati quantitativi sono numeri puri. Misurano, contano, tracciano. Fatturato, ROI, lead, tasso di crescita. Rispondono a “quanto”, “quante volte”, “quando”, “dove”. I dati qualitativi danno profondità. Spiegano perché succede qualcosa. Feedback, conversazioni sui social, recensioni, osservazioni sul campo. Sono il contesto che rende leggibili i numeri. Separarli?

Errore. Solo numeri? Rischio di non capire cosa li genera. Solo racconti? Rischio di non sapere se valgono davvero. Gli esempi non mancano: trend in apparenza “esplosivi” che passano in realtà dallo 0,1% allo 0,2% del mercato, o report pieni di tabelle e percentuali che non spiegano il contesto dietro ai dati. Morale: i dati quantitativi senza i qualitativi sono numeri muti. E i qualitativi senza i quantitativi… sono storie senza peso.

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