La parola di Pietro, America oggi
La parola della settimana è America. Partendo dall’attacco di Donald Trump all’Europa — accusata di decadenza, perdita d’identità e incapacità politica — Pietro Senaldi mette in fila numeri e fatti che rendono difficile liquidare quelle parole come una semplice provocazione. In venticinque anni il peso economico europeo si è quasi dimezzato rispetto a quello americano, mentre l’Unione continua a muoversi senza una vera leadership e senza un’identità condivisa, incapace di parlare con una sola voce anche davanti alla guerra in Ucraina.
Nel nuovo episodio de La parola di Pietro, il focus si sposta sul ruolo dell’Italia: non subalterna agli Stati Uniti, ma nemmeno ostile, fedele a una tradizione di mediazione che oggi può diventare un punto di forza. Senaldi riflette sui limiti dell’europeismo costruito solo su moneta e burocrazia, sul rischio di un’Europa che si allarga senza definirsi e su una realtà geopolitica in cui, piaccia o no, l’America resta l’unico alleato credibile finché l’Europa non sarà qualcosa di più di una somma di interessi nazionali.