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Los Angeles, il regista Rob Reiner e la moglie uccisi in casa: le immagini della villa

lunedì 15 dicembre 2025
1' di lettura

Il regista-attore Rob Reiner e sua moglie Michele sono stati trovati senza vita nella loro casa di Los Angeles. Gli investigatori ritengono che abbiano subito ferite da arma da taglio e un membro della famiglia è stato interrogato dagli investigatori. I vigili del fuoco di Los Angeles hanno dichiarato di aver risposto a una richiesta di assistenza medica poco dopo le 15:30. e all'interno hanno trovato morti l'uomo, di 78 anni, e la donna di 68. Gli investigatori della divisione rapine omicidi stanno indagando per omicidio. La villa di Reiner è nell'esclusivo quartiere di Brentwood, sul lato ovest della città, che ospita molte celebrità. Reiner è stato per lungo tempo uno dei registi più prolifici di Hollywood, e il suo lavoro include alcuni dei film più memorabili degli anni '80 e '90, tra cui "This is Spinal Tap", "A Few Good Men", "Harry ti presento Sally" e "La storia fantastica". Il suo ruolo di Meathead nel classico televisivo degli anni '70 di Norman Lear “All in the Family”, insieme a Archie Bunker di Carol O'Connor, lo ha catapultato verso la fama e gli è valso due Emmy Awards.

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Narcotraffico nel Pacifico, l'attacco Usa a tre imbarcazioni

L'esercito degli Stati Uniti ha annunciato che la Joint Task Force Southern Spear ha condotto un attacco in acque internazionali contro tre imbarcazioni ritenute coinvolte in attività di narcotraffico nell'Oceano Pacifico orientale. Nell'attacco, fa sapere l'Us Southern Command in un post pubblicato su X, "sono morti 8 narcoterroristi, 3 sulla prima nave, 2 sulla seconda e 3 sulla terza". L'attacco è stato condotto "sotto la direzione del Segretario Pete Hegseth" e, si legge ancora nel post, "l'intelligence ha confermato che le imbarcazioni stavano transitando lungo note rotte del narcotraffico nel Pacifico orientale ed erano coinvolte in attività di narcotraffico".

Utah, escursionista bloccato nelle sabbie mobili: il salvataggio ripreso dal drone

Il salvataggio, ripreso dall'alto da un drone, di un escursionista rimasto bloccato nelle sabbie mobili lo scorso 7 dicembre nel parco nazionale di Arches nello Utah (Stati Uniti). L'uomo, la cui identità non è stata resa nota, stava attraversando un piccolo canyon nel secondo giorno di un trekking di 32 chilometri quando è sprofondato fino alla coscia. Incapace di liberarsi, l’escursionista ha attivato un dispositivo di emergenza satellitare e sono arrivati i soccorritori della contea di Grand. Attraverso la telecamera, si vede un ranger del parco che lancia una pala all'uomo, ma le sabbie mobili tornano a richiudersi non appena l'uomo cerca di scavare.

Così, la squadra di soccorso ha posizionato una scala e delle assi vicino all’escursionista e ha lavorato lentamente per liberargli la gamba. A quel punto l'escursionista era rimasto in piedi nel fango quasi gelido, con temperature tra i -6 e i -1 gradi Celsius, per un paio d’ore. I soccorritori lo hanno riscaldato finché non è riuscito a stare in piedi e poi a camminare. Successivamente ha ripreso la marcia da solo, portando persino il suo zaino.

Bergamo, organizzava viaggi verso il nord Europa con documenti falsi: arrestato 47enne

La Polizia di Stato di Bergamo ha arrestato un 47enne per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e concorso nella produzione di documenti falsi validi per l’espatrio. L'uomo, di origine eritrea, è finito in manette nell'ambito delle indagini avviate dalla Squadra mobile di Bergamo e dai poliziotti dell'Ufficio di Polizia di Frontiera presso l'aeroporto di Orio al Serio che, tra maggio e luglio scorsi, hanno arrestato 6 persone di nazionalità eritrea trovate in possesso di documenti falsi apparentemente prodotti in Europa, in particolare carte di identità spagnole, belghe e svedesi.

L'analisi dei viaggi effettuati dai migranti eritrei in partenza dall’aeroporto di Orio al Serio, con destinazione paesi del Nord Europa, ha consentito agli investigatori di ricostruire le modalità operative di gestione delle partenze. È emerso che le prenotazioni dei vari biglietti venivano effettuate da un unico soggetto sempre mediante la stessa casella di posta elettronica e utilizzando la medesima carta di credito. Le indagini si sono quindi concentrate sul 47enne, residente a Milano e con diversi precedenti per reati contro il patrimonio, da circa 20 anni in Italia in possesso di titolo di soggiorno per protezione sussidiaria. È stato così accertato che le persone che partivano da Orio al Serio venivano accompagnate in aeroporto dall’indagato, che forniva loro indicazioni fino alla successiva fase di imbarco.

Ucraina, Trump intravede spiragli di pace: “Più vicini che mai all’accordo”

«Siamo più vicini che mai a un accordo per la fine della guerra in Ucraina». Lo ha dichiarato Donald Trump al termine di un nuovo round di trattative. Il presidente degli Stati Uniti ha parlato di un forte sostegno da parte dei leader europei e ha confermato numerosi contatti con il presidente russo Vladimir Putin. «Dobbiamo mettere tutti sulla stessa linea», ha detto, ribadendo l’obiettivo di fermare le vittime del conflitto. Dopo due giorni di intensi colloqui a Berlino, grazie alla mediazione europea, Stati Uniti e Ucraina si sono riallineati. La possibilità di una tregua viene ora definita reale. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha confermato i progressi, parlando di incontri difficili ma produttivi. Avanti sulle garanzie di sicurezza per Kiev, mentre resta aperta la questione territoriale sul Donbass, dove le posizioni restano distanti. I partner europei confermano i passi avanti, il pieno sostegno a Kiev e ribadiscono che i confini internazionali non possono essere modificati con la forza.