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Vita sulla Luna, germogliano semi di cotone della missione cinese

sabato 19 gennaio 2019
1' di lettura

Luna (askanews) - Sulla Luna c'è vita, anche se ce l'abbiamo portata noi e questa foto è la prova della prima forma di vita nata su un corpo celeste diverso dalla Terra. Si tratta di un germoglio di cotone, contenuto nella minibiosfera portata sul lato nascosto della Luna dalla sonda cinese Chang'e-4 il 3 gennaio 2019. L'annuncio è stato effettuato dalla stessa Amministrazione Spaziale Nazionale Cinese, segnando una prima assoluta nella storia della conquista dello Spazio. Assieme ai germogli di cotone, nella minibiosfera, un piccolo recipiente a tenuta stagna che sembra una pentola a pressione con dentro aria, acqua e sostanze nutritive, realizzato dall Università di Chongqing nel sud-ovest della Cina, ci sono anche uova di moscerini che presto potrebbero schiudersi, dando origine a una vera e propria generazione di... seleniti. Prima del cotone lunare, anche sulla Stazione spaziale internazionale erano state coltivate piante d'insalata; la crescita di materia biologica direttamente sulla Luna, però, è tutta un'altra cosa e ha un'implicazione scientifica clamorosa, perché è la prova della possibilità di creare un habitat permanente dotato di un ecosistema compatibile con la coltivazione di piante su un pianeta diverso dalla Terra, permettendo, in concreto, una colonizzazione umana della Luna prima e di Marte e altri pianeti poi. La stessa Cina ha fatto sapere che potrebbe creare una base umana permanente utilizzando la tecnologia della stampa 3D per la costruzione delle installazioni.

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Salute, 10+1 impegni per gestire la stomia in modo sostenibile

Roma, 14 mag. (askanews) - Oltre 75mila persone vivono con una stomia, una procedura chirurgica che crea un'apertura artificiale nel tratto digerente o urinario per il passaggio di feci od urine. Un intervento spesso necessario a causa di neoplasie o malattie croniche.

Per affrontare questa situazione serve un approccio multidisciplinare e sostenibile. A Roma nell'evento "10 + 1 Action point. Gli impegni sostenuti da Convatec per la persona con la stomia" è stato chiesto 'a che punto siamo?'. E' stata una occasione per presentare i risultati raggiunti e delineare le prossime sfide.

Ilenia Malavasi, deputato Partito democratico, dice come aiutare: "E' necessario avere una serie di professionisti che possano seguire il paziente non solo sul lato chirurgico, ma anche dal punto di vista di una presa in carico dello psicologo, del nutrizionista, del riabilitatore. Quindi una presa in carico che possa comunque aiutare il paziente non solo in un percorso chirurgico, ma un percorso di vita. Proprio perché il tempo di vita è un tempo prezioso, un tempo di cure, un tempo di qualità per garantire un processo post operatorio che permetta una vita dignitosa".

La stomia rappresenta una condizione complessa che richiede un approccio multidisciplinare e integrato. Malavasi poi aggiunge: "Oltre alla formazione medica abbiamo bisogno c'è bisogno di una formazione che riguardi il paziente ed anche il caregiver. Oggi in Italia ci sono circa 8 milioni di persone che fanno i caregiver, che si prendono cura di amici, familiari, che diventano un punto di riferimento importante per tutti quegli impegni domiciliari, che in una alleanza nuova tra territorio ed ospedale diventa sempre più importante. Quindi il diritto di essere informati, di sensibilizzare anche il caregiver insieme al paziente diventa una garanzia ed un elemento di qualità per il diritto di cura del paziente".

Francesco Murano aveva solo 21 anni quando è stato stomizzato. Influencer e motivatore è impegnato a sensibilizzare e informare. E' la visione positiva della vita con la stomia. "Tra le cose che più mi chiedono, sicuramente, ci sono tutte quelle domande legate alle avversità che si devono affrontare durante la giornata - spiega - Dal semplice farsi un bagno, una doccia normalissima, fino a cosa mangiare a tavola per non avere problemi durante diciamo la fuoriuscita degli affluenti. Oltre a questo ci sono tante piccole domande sulla vita quotidiana, l'uscire a cena con gli amici, affrontare le prime uscite con un cambiamento fisico non indifferente, andare al mare od in montagna, esporsi al pubblico. Queste sono le cose più complicate che affrontiamo, specie in un primo momento. Ma che soprattutto sono le domande che più ricevo sotto questo punto di vista".

TMNews

Università, prof. Marianelli: rimettiamo al centro cura relazioni

Roma, 14 mag. (askanews) - Prendiamoci cura. L'Università per il nostro tempo: comunità, relazioni, ricerca. E' il titolo del programma elettorale del Professor Massimiliano Marianelli, Ordinario di Storia della Filosofia, candidato a Rettore dell'Università di Perugia. Si vota a giugno. Delegato del Rettore per la Didattica, poi Presidente del Presidio della Qualità d'Ateneo, quindi Direttore di Dipartimento e membro del Senato Accademico: Marianelli punta "sulla partecipazione e la presenza nel quotidiano dei Dipartimenti e su una visione del rettorato che risponde al principio di sussidiarietà, con una grande attenzione alla riduzione delle diseguaglianze". Askanews lo ha intervistato.

Professore, l'Università italiana gode di buona salute?

"Siamo in un momento molto particolare delle Università italiane e in particolare delle pubbliche. La legge 240 ha cambiato profondamente il modo di intendere l'università, si è avviato un percorso per la sua "aziendalizzazione", con criteri che premiano la ricerca quantitativamente così come la didattica, un sistema di valutazione che mette in crisi il valore dell'università pubblica. Che prima di pensare al profitto era chiamata a pensare alla formazione dei giovani, coloro che nel nostro tempo dovranno guidare i cambiamenti sociali".

Come valorizzare allora il grande patrimonio dell'Università di Perugia:

"I grandi temi esposti sono centrali anche per comprendere lo specifico della mia università, una delle più antiche del mondo, nata nel 1308. Un valore assoluto a livello internazionale e un riferimento. Bisogna dunque avere una grande visione ma saper restare nel quotidiano dove si gioca questa visione. Dunque rimettere al centro le relazioni, quei rapporti che qualificavano alle origini le università, uno spazio di relazione tra personale docente, tecnico e studenti".

Guardando al mondo che cambia e agli studi accademici, che relazione oggi raccontano?

"Abbiamo perso la direzione, la guida dei processi e dei cambiamenti. E quindi ci siamo affidati a un progresso che non è verso il meglio per l'essere umano ma verso l'utile, l'immediato, e se perdiamo di vista quale è il centro della formazione e quindi il valore dell'Università che è l'ente più alto della formazione da più di mille anni abbiamo perso la capacità di interrogarci sul senso e la capacità di interferire con i cambiamenti di paradigma".

TMNews

Università, prof. Molinari: rimettiamo al centro cura relazioni

Roma, 14 mag. (askanews) - Prendiamoci cura. L'Università per il nostro tempo: comunità, relazioni, ricerca. E' il titolo del programma elettorale del Professor Massimiliano Marianelli, Ordinario di Storia della Filosofia, candidato a Rettore dell'Università di Perugia. Si vota a giugno. Delegato del Rettore per la Didattica, poi Presidente del Presidio della Qualità d'Ateneo, quindi Direttore di Dipartimento e membro del Senato Accademico: Marianelli punta "sulla partecipazione e la presenza nel quotidiano dei Dipartimenti e su una visione del rettorato che risponde al principio di sussidiarietà, con una grande attenzione alla riduzione delle diseguaglianze". Askanews lo ha intervistato.

Professore, l'Università italiana gode di buona salute?

"Siamo in un momento molto particolare delle Università italiane e in particolare delle pubbliche. La legge 240 ha cambiato profondamente il modo di intendere l'università, si è avviato un percorso per la sua "aziendalizzazione", con criteri che premiano la ricerca quantitativamente così come la didattica, un sistema di valutazione che mette in crisi il valore dell'università pubblica. Che prima di pensare al profitto era chiamata a pensare alla formazione dei giovani, coloro che nel nostro tempo dovranno guidare i cambiamenti sociali".

Come valorizzare allora il grande patrimonio dell'Università di Perugia:

"I grandi temi esposti sono centrali anche per comprendere lo specifico della mia università, una delle più antiche del mondo, nata nel 1308. Un valore assoluto a livello internazionale e un riferimento. Bisogna dunque avere una grande visione ma saper restare nel quotidiano dove si gioca questa visione. Dunque rimettere al centro le relazioni, quei rapporti che qualificavano alle origini le università, uno spazio di relazione tra personale docente, tecnico e studenti".

Guardando al mondo che cambia e agli studi accademici, che relazione oggi raccontano?

"Abbiamo perso la direzione, la guida dei processi e dei cambiamenti. E quindi ci siamo affidati a un progresso che non è verso il meglio per l'essere umano ma verso l'utile, l'immediato, e se perdiamo di vista quale è il centro della formazione e quindi il valore dell'Università che è l'ente più alto della formazione da più di mille anni abbiamo perso la capacità di interrogarci sul senso e la capacità di interferire con i cambiamenti di paradigma".

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Continental è Top Sponsor e Official Tyre del Giro d'Italia 2025

Lecce, 14 mag. (askanews) - Continental è nuovamente tra i protagonisti del Giro D'Italia in qualità di top sponsor e Official Tyre. Il brand riconferma la partnership con RCS Sports & Events fino al 2027, estendendola da quest'anno anche alla stagione delle "Grandi Classiche". In occasione della quarta tappa di quasi 200 km tra Alberobello e Lecce è intervenuto Giorgio Cattaneo, Responsabile Comunicazione di Continental Italia, che ha illustrato l'impegno attivo e costante dell'azienda:

"Dopo i risultati molto positivi dell'anno scorso, anno 2024, nel quale avevamo soltanto la piattaforma Giro d'Italia, abbiamo deciso di estendere la nostra presenza nel mondo del ciclismo, anche alle classiche del mese di marzo. Ovviamente noi abbiamo il Giro d'Italia e il Giro E che sono il clou della nostra presenza, poi avremo il Giro Woman nel mese di luglio, il Giro Next Gen e chiuderemo la stagione in ottobre con la Lombardia. È una piattaforma che ormai ci consente di fare comunicazione tutto l'anno. Siamo convinti che il ciclismo ci sta dando questa opportunità".

Protagonisti per Continental sono i propri prodotti premium sui quali il brand investe da anni sullo sviluppo tecnologico in termini di sicurezza, innovazione e sostenibilità:

"Abbiamo due prodotti bandiera nella piattaforma ciclismo. Uno è qui al Giro, è presente qui allo stand, è lo Season Contact 2. Ha avuto una grandissima evoluzione nell'ultimo periodo, anche in termini di qualità, di performance, di chilometraggio, di silenziosità, di comfort. Per quanto riguarda invece il Giro E, abbiamo l'Ultra Contact NXT. È il prodotto che sul mercato ha la maggiore percentuale di materiali riciclati, arriva fino al 65%. È una scelta strategica per il gruppo Continental, è una scelta che desideriamo perseguire. È molto importante per chi produce premium porsi il problema dell'utilizzo corretto delle risorse. Uno dei concetti che vogliamo portare al nostro consumatore finale e che abbiamo la possibilità di contattare direttamente in eventi come questo, è un po' il nostro obiettivo, che è quello di fare in modo che il consumatore finale, quando sceglie un prodotto, lo scelga consapevolmente. Uno pneumatico premium può esaltare le performance di una vettura, può garantire sicurezza, può garantire, tramite la ricerca con la quale è sviluppato, prestazioni di alto livello".

Il brand, in occasione della 108ava edizione della Corsa Rosa, offre anche dei punti di contatto nei villaggi di partenza e arrivo di ogni tappa dell'evento. Chi vorrà avrà l'occasione di capire le caratteristiche dei prodotti e in che cosa sono in grado di fare la differenza. Inoltre nel Giro-E sarà presente il Continental Green Fun Village, che coinvolgerà i visitatori in un'experience originale.

In collaborazione con Continental

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