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Fasoli (EUROfusion): nel 2050 in Europa primo reattore a fusione

sabato 21 settembre 2019
2' di lettura

Roma, 19 set. (askanews) - "A partire dalla firma di oggi l'Italia lancerà questo progetto (Divertor Tokamak Test, ndr) in maniera definitiva; dovrà essere responsabile del design, della costruzione di questi componenti e dell'assemblaggio del progetto. Dopo qualche anno il consorzio europeo EUROfusion interverrà per acquistare quella che è una delle componenti cruciali del progetto, la parte del cosiddetto 'divertore' nel quale si testerà una soluzione per la parte di 'scappamento' dell'energia dal centro del plasma, da questa piccola stella che noi confineremo e a questo punto diventerà un progetto anche europeo". "La sperimentazione permetterà poi di decidere quale tipo di struttura avremo per il vero reattore a fusione che verrà costruito verso la metà del secolo dall'Europa, forse con altri partner mondiali o forse da sola. Grazie alla sperimentazione su DTT potremo costruire questo reattore sapendo che funzionerà, che potrà sostenere questi enormi carichi termici che una piccola stella andrà a produrre. Questi carichi di calore dovranno essere gestiti senza che ci siano danni alla struttura o influenze negative sul funzionamento e quindi sulla produzione di energia". A tracciare la roadmap europea dell'energia da fusione è Ambrogio Fasoli, presidente di EUROfusion - il consorzio europeo per lo sviluppo dell'energia da fusione che conta 30 organizzazioni di ricerca e università di 26 Paesi europei più Svizzera, Ucraina e oltre 100 entità connesse (università e laboratori nazionali e diversi partner industriali) - intervenuto all'evento organizzato dall'Enea in occasione della firma dell'intesa con la Banca europea per gli investimenti per il finanziamento da 250 milioni di euro del progetto di frontiera Divertor Tokamak Test che l'Enea svilupperà a Frascati.

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Zelensky: non credo che Putin rispetterà cessate il fuoco di tre giorni

Milano, 5 mag. (askanews) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha messo in guardia dalle possibili "provocazioni" russe, dopo aver affermato di "non credere" che la Russia rispetterà l'imminente tregua di tre giorni che coinciderà con le celebrazioni del Giorno della Vittoria a Mosca.

"Oggi e da diversi giorni affermano di volere un cessate il fuoco parziale, ma dovete sapere che il numero di aggressioni oggi è il più alto da mesi. Negli ultimi giorni, hanno registrato più di 200 aggressioni", ha detto Zelensky in una conferenza stampa congiunta domenica a Praga insieme al presidente ceco Petr Pavel. Il leader ucraino si è detto convinto che, a meno che non vengano esercitate maggiori pressioni, il leader del Cremlino Putin non intraprenderà alcuna azione concreta per porre fine al conflitto in Ucraina.

TMNews

Sipario sui Novendiali, da mercoledì il Conclave per il nuovo Papa

Milano, 5 mag. (askanews) - Con l'ultima messa di domenica in Vaticano il lutto della Chiesa cattolica per la morte di papa Bergoglio lascia il posto alla politica per la scelta in pochi giorni del suo successore. Con la fine dei nove giorni filati di Messe in suffragio di Francesco, il Collegio dei Cardinali allargato, che ormai da due settimane governa la sede vacante, passa il timone al collegio più ristretto dei Cardinali elettori a 133 membri.

Da ora, dunque, si tratta e si conta sul successore: la seduta doppia, mattina e pomeriggio, delle Congregazioni certifica che allo stato un nome certo non c'è. Oltre le doppie Congregazioni, per i soli elettori lunedì è anche giorno di giuramento sulla segretezza di quanto si dirà e accadrà in Conclave da mercoledì 7 maggio. Martedì ultime sedute delle Congregazioni. Mercoledì mattina alle 10 ultimo appuntamento collegiale di tutti i Cardinali con la Messa "pro eligendo romano Pontefice" concelebrata dalle porpore dei cinque continenti accorsi a Roma, presieduta dal Decano Cardinale Giovan Battista Re. La richiesta allo Spirito Santo è di guidare testa e mano dei 133 elettori che dal pomeriggio sono chiamati a incarnare in Cappella Sistina la Divina Provvidenza.

TMNews

Yemen, Houthi colpiscono aeroporto Tel Aviv e gli Usa attaccano Sanaa

Sana'a, 5 mag. (askanews) - Le immagini dell'emittente Al-Masirah, gestita dagli Houthi, mostrano le conseguenze di una serie di attacchi aerei americani su Sanaa, capitale dello Yemen, e nelle aree circostanti, dopo l'attacco missilistico dei ribelli sostenuti dall'Iran contro l'aeroporto di Tel Aviv, che ha provocato 6 feriti e interrotto brevemente il traffico aereo, mentre il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha già promesso una risposta "multi-fase".

Intanto i ribelli Houthi hanno ribadito che prenderanno di mira gli aereoporti israeliani e invitato le compagnie aeree a "cancellare i loro voli" per Israele.

"In risposta all'escalation israeliana e alla decisione di espandere le sue operazioni aggressive a Gaza, le forze armate yemenite annunciano che imporranno un blocco aereo totale al nemico israeliano, prendendo ripetutamente di mira gli aeroporti, tra cui l'aeroporto di Lod, noto agli israeliani come aeroporto Ben Gurion", vicino a Tel Aviv, ha dichiarato il loro portavoce militare, Yayha Saree.

Infine l'Iran ha respinto le accuse di Netanyahu, affermando in una nota che le azioni dello Yemen contro Israele e a sostegno della Palestina si basano su "una decisione indipendente".

TMNews

Al primo turno in Romania trionfa l'estrema destra con George Simion

Bucarest, 5 mag. (askanews) - Il candidato è cambiato, ma l'estrema destra si impone ancora in Romania cinque mesi dopo l'annullamento del primo turno delle elezioni presidenziali per presunte ingerenze russe. Dopo lo scrutinio del 99% delle schede elettorali, il leader della formazione nazionalista Alleanza per l'Unione dei Romeni (Aur), George Simion, ha conquistato il 40,5% dei voti.

"Insieme, oggi abbiamo fatto la storia. Ci stiamo avvicinando a un risultato eccezionale", ha commentato Simion in un video su Facebook mentre uscivano i primi risultati.

"Congratulazioni, siete i vincitori! Oggi il popolo rumeno ha votato! Oggi il popolo rumeno ha parlato! Nonostante gli ostacoli, nonostante le manipolazioni, nonostante una stampa pagata per umiliarci giorno dopo giorno, i rumeni si sono ribellati", ha aggiunto.

L'affluenza alle urne è stata del 53% circa. Al secondo turno, in programma il 18 maggio, Simion affronterà il sindaco di Bucarest e candidato filo-Ue, Nicusor Dan, che ha ottenuto il 20,9% dei consensi, superando di misura l'unico candidato delle coalizione dei partiti di governo, Crin Antonescu, che si è fermato al 20,3%.

"Un secondo turno difficile arriverà con il candidato isolazionista - ha commentato Nicursor Dan - Non ci sarà un dibattito-una scelta tra le persone, sarà un dibattito tra una direzione filo-occidentale per la Romania e una direzione anti-occidentale per la Romania", ha aggiunto, invitando i romeni a scegliere la "direzione filo-occidentale".

TMNews