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Scuola, intesa governo-sindacati: revocato sciopero del 17 maggio

sabato 27 aprile 2019
2' di lettura

Roma, 24 apr. (askanews) - Revocato lo sciopero generale della scuola programmato per il 17 maggio con una grande manifestazione a Roma. Il governo dopo una lunga trattativa notturna ha raggiunto un accordo con i sindacati del settore dell'istruzione e della ricerca. Due i punti essenziali: un incremento degli stipendi dei docenti da prevedere nel rinnovo contrattuale 2019-2021 e un piano di stabilizzazione dei professori precari con almeno tre anni di servizio, secondo un principio di riconoscimento della esperienza maturata. "Istruzione e ricerca sono un comparto strategico per il nostro Paese e una priorità di questo governo", ha scritto in un post sulla sua pagina Facebook il premier Giuseppe Conte: Consapevole di dover investire di più in questo settore, pur in un quadro di finanza pubblica che purtroppo ci pone dei vincoli, il governo si è impegnato a individuare le risorse necessarie per il rinnovo dei contratti, assicurando un congruo incremento degli stipendi. Le retribuzioni degli insegnanti - ha sottolineato - devono essere adeguate alla responsabilità che ricoprono". "Andiamo avanti sulla via del dialogo. Il nostro obiettivo è rilanciare e far ripartire il sistema Italia". Soddisfatto dell'intesa anche il ministro dell'Istruzione, Marco Bussetti che ha ringraziato Conte per il supporto dato alla trattativa e i sindacati: "Insieme - ha detto - stiamo lavorando per il bene della scuola". Con lo sciopero si chiedeva in particolare "un nuovo contratto che rivalutasse le retribuzioni di tutto il personale allineandole a quelle degli altri paesi europei; di ribadire il carattere unitario e nazionale della scuola italiana contro il tentativo di regionalizzare il sistema di istruzione, un piano straordinario di assunzioni del personale contro la precarietà e una scuola pubblica accogliente, inclusiva e di qualità contro ogni discriminazione per motivi geografici o sociali". Lo sciopero del 17 maggio è sospeso - hanno dichiarato i sindacati dopo l'accordo - ma sono confermate tutte le attività di raccolta delle firme a contrasto di ogni progetto di regionalizzazione del sistema dell'istruzione".

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