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In Fiera il Salone del Franchising Milano, settore da 23 mld euro

sabato 26 ottobre 2019
2' di lettura

Milano, 25 ott. (askanews) - E' in corso a Fiera Milano City fino a sabato 26 ottobre la 34esima edizione del Salone del Franchising Milano, la manifestazione di tre giorni organizzata dall'agenzia di living communication Fandango Club. Il Ceo Michele Budelli: "Qua portiamo l'esperienza di essere attrattivi nei confronti del pubblico di creare contenuto, intrattenimento show e cerchiamo di spettacolarizzare il modello ormai abbastanza superato e stantio della Fiera tradizionale. Per noi anche questo è un evento è un momento per raccontare storie dove le persone possono venire a raccontarci best practice, ma soprattutto farsi ispirare". Con oltre 200 espositori e 15mila visitatori attesi, anche quest'anno la manifestazione si conferma un appuntamento clou per professionisti, futuri imprenditori o semplici curiosi per fare il punto su un settore che vale circa 23 miliardi di euro e che cresce a ritmi costanti con 3mila nuove aperture ogni anno, come ha spiegato il presidente del Salone del Franchising Milano, Antonio Fossati: "I dati sono molto chiari. E' un settore che cresce del 5% gli ultimi 4 anni rispetto a un Pil italiano che è sceso del 7,6%. In Italia ci sono 54mila attività in franchising per 980 brand e anche gli occupati sono significativi, 200mila persone lavorano nel franchising che è anche un grande valore sociale". Novità di quest'anno in collaborazione con Jakala, la prima martech company italiana, il Ret@ail innovation Forum, una vetrina per scoprire le più innovative proposte del retail che si affianca alla collaudata F-School, un progetto formativo con workshop gratuiti per chi si avvicina al settore che come ogni attività di impresa va affrontato con consapevolezza e competenza, e F-MEETING uno spazio riservato a chi già opera nel mercato del franchising. Fra i settori di punta il food, l'abbigliamento e il benessere e la cura della persona con proposte originali e di nicchia in linea con la filosofia del franchising che da un mercato di massa punta a creare una massa di piccoli mercati.

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Meloni: per Africa 1,2 mld investimenti e abbattimento debito

Roma, 22 giu. (askanews) - Progetti per un valore di 1,2 miliardi e un'iniziativa per abbattere il debito dei Paesi africani.

Questo quanto emerso dal vertice "The Mattei Plan for Africa and the Global Gateway: A common effort with the African Continent", che si è svolto questa mattina a Villa Doria Pamphilj, co-presieduto dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dalla presidente della Commissione europea Ursula von derl Leyen.

Presenti rappresentanti di diversi governi africani e di organizzazioni internazionali come il Fondo monetario internazionale (Kristalina Georgieva) e la Banca Mondiale (Ajay Banga).

"Crediamo che l'Africa sia un continente in cui si gioca il nostro futuro: rafforzare l'Africa significa anche rafforzare l'Europa e costruire insieme le condizioni per una stabilità comune", ha detto Meloni aprendo i lavori. "Siamo qui per riaffermare il nostro forte impegno e partenariato con l'Africa", le ha fatto eco la tedesca.

Con le intese firmate oggi, le risorse vengono concentrate su pochi ma strategici investimenti. Innanzitutto il Corridoio Lobito, infrastruttura ferroviaria, e non solo, che collega Zambia e Katanga (aree ricche di risorse minerarie) all'Atlantico, in Angola. Un'opera che mina il monopolio sudafricano e cinese nella logistica. In questo modo i mercati africani avranno uno sbocco verso quelli occidentali, ovvero Ue e Usa, che partecipano all'investimento. Altro progetto, anche questo di valore strategico, è l'estensione di Blue Raman (coinvolta l'italiana Sparkle), il cavo sottomarino in fibra ottica per potenziare la connettività digitale tra Europa, Africa orientale, Medio Oriente e Asia meridionale, dal suo hub africano di Gibuti a Somalia, Kenya e Tanzania: questo collegherà l'Africa orientale a enormi mercati digitali. Ci sono infine altre risorse per l'agricoltura sostenibile, in particolare per la filiera del caffè.

Meloni ha anche annunciato che l'Italia lavora a "un'iniziativa concreta per il debito delle nazioni africane, questione che se non affrontata rischia di vanificare tutti i nostri sforzi.

Lavoriamo per convertire l'intero ammontare del debito delle nazioni meno sviluppate e abbattere del 50% quello delle nazioni a reddito medio-basso. Questo ci consentirà di convertire in progetti di sviluppo sul territorio circa 235 milioni di debito".

Se lo sviluppo collegato di entrambi i continenti con un ridimensionamento cinese, geopoliticamente fondamentale, è il primo obiettivo, il secondo è la riduzione dei flussi di migranti. "La sfida - ha sottolineato la presidente del Consiglio, che a fine luglio sarà in Etiopia - è che l'Africa possa crescere e prosperare processando le sue materie prime, coltivando i suoi campi, dando una prospettiva ai suoi giovani anche per combattere le cause che spingono troppi giovani a pagare criminali per affrontare viaggi pericolosissimi". Queste tematiche - ha aggiunto von der Leyen - "rappresentano un elemento importante del nostro approccio globale alla gestione della migrazione" che sta ottenendo risultati: "lo scorso anno, il numero di attraversamenti illegali delle frontiere è diminuito del 38%. Questa tendenza positiva è proseguita anche negli ultimi mesi, con una riduzione del 21% dall'inizio dell'anno". Però il tema del contenimento delle migrazioni è un "elemento chiave della nostra agenda comune con i partner africani" e su questa problematica va "tenuta alta l'attenzione".

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