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Conte sul cantiere della Asti-Cuneo: qui per risolvere problemi

sabato 23 marzo 2019
1' di lettura

Roma, 18 mar. (askanews) - Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, si sono recati a Cherasco per compiere un sopralluogo sull'autostrada A33 Asti-Cuneo che si interrompe in mezzo alle campagne. Sono stati accolti dal presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, che dallo scorso giugno ha cercato di sensibilizzare il governo sul completamento dell'opera. Per finirla mancano 9,5 chilometri tra Cherasco e Alba. I lavori erano cominciati nel 2000 ma sono fermi dal 2012. "Lavori interrotti nel 2012. Ci siamo noi da pochi mesi, ci dobbiamo assumere noi la responsabilità? Ce la assumiamo, siamo qui per questo, ma mi sembra che dal 2012 a oggi sono passati un po' di anni di interruzione, giusto Governatore? Ma noi non ci sottraiamo, l'importante è risolverla".

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Trump: Iran ha due settimane per una decisione su accordo nucleare

Washington, 21 giu. (askanews) - L'Iran ha "al massimo" due settimane per decidere se accettare un accordo sul nucleare, con Washington che sta valutando l'idea di unirsi agli attacchi israeliani contro la repubblica islamica. Lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.

"Vedremo quanto durerà questo lasso di tempo, ma concederò loro all'Iran un periodo di tempo, e direi che due settimane sarebbero il massimo", ha detto Trump ai giornalisti. "L'Iran non vuole parlare con l'Europa e i negoziati di Ginevra non aiuteranno a raggiungere una soluzione tra Israele e la repubblica islamica. Lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.

I Paesi della Nato dovrebbero aumentare la spesa per la difesa al 5 per cento del prodotto interno lordo (pil), mentre gli Stati Uniti no. Alla domanda, se crede ancora che i Paesi dell'alleanza atlantica debbano aumentare la spesa per la difesa al 5 per cento del pil Trump ha risposto: "Penso che dovrebbero farlo loro. Non credo che dovremmo farlo noi, ma penso che dovrebbero farlo loro... Sosteniamo la Nato da così tanto tempo. In molti casi, credo, pagando quasi il 100% dei costi. Quindi non credo che dovremmo farlo noi, ma penso che i Paesi della Nato dovrebbero assolutamente farlo".

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Nel video diffuso dai servizi di emergenza nazionali israeliani le squadre di emergenza sono schierata sul luogo per spegnere l'incendio.

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Meloni: per Africa 1,2 mld investimenti e abbattimento debito

Roma, 22 giu. (askanews) - Progetti per un valore di 1,2 miliardi e un'iniziativa per abbattere il debito dei Paesi africani.

Questo quanto emerso dal vertice "The Mattei Plan for Africa and the Global Gateway: A common effort with the African Continent", che si è svolto questa mattina a Villa Doria Pamphilj, co-presieduto dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dalla presidente della Commissione europea Ursula von derl Leyen.

Presenti rappresentanti di diversi governi africani e di organizzazioni internazionali come il Fondo monetario internazionale (Kristalina Georgieva) e la Banca Mondiale (Ajay Banga).

"Crediamo che l'Africa sia un continente in cui si gioca il nostro futuro: rafforzare l'Africa significa anche rafforzare l'Europa e costruire insieme le condizioni per una stabilità comune", ha detto Meloni aprendo i lavori. "Siamo qui per riaffermare il nostro forte impegno e partenariato con l'Africa", le ha fatto eco la tedesca.

Con le intese firmate oggi, le risorse vengono concentrate su pochi ma strategici investimenti. Innanzitutto il Corridoio Lobito, infrastruttura ferroviaria, e non solo, che collega Zambia e Katanga (aree ricche di risorse minerarie) all'Atlantico, in Angola. Un'opera che mina il monopolio sudafricano e cinese nella logistica. In questo modo i mercati africani avranno uno sbocco verso quelli occidentali, ovvero Ue e Usa, che partecipano all'investimento. Altro progetto, anche questo di valore strategico, è l'estensione di Blue Raman (coinvolta l'italiana Sparkle), il cavo sottomarino in fibra ottica per potenziare la connettività digitale tra Europa, Africa orientale, Medio Oriente e Asia meridionale, dal suo hub africano di Gibuti a Somalia, Kenya e Tanzania: questo collegherà l'Africa orientale a enormi mercati digitali. Ci sono infine altre risorse per l'agricoltura sostenibile, in particolare per la filiera del caffè.

Meloni ha anche annunciato che l'Italia lavora a "un'iniziativa concreta per il debito delle nazioni africane, questione che se non affrontata rischia di vanificare tutti i nostri sforzi.

Lavoriamo per convertire l'intero ammontare del debito delle nazioni meno sviluppate e abbattere del 50% quello delle nazioni a reddito medio-basso. Questo ci consentirà di convertire in progetti di sviluppo sul territorio circa 235 milioni di debito".

Se lo sviluppo collegato di entrambi i continenti con un ridimensionamento cinese, geopoliticamente fondamentale, è il primo obiettivo, il secondo è la riduzione dei flussi di migranti. "La sfida - ha sottolineato la presidente del Consiglio, che a fine luglio sarà in Etiopia - è che l'Africa possa crescere e prosperare processando le sue materie prime, coltivando i suoi campi, dando una prospettiva ai suoi giovani anche per combattere le cause che spingono troppi giovani a pagare criminali per affrontare viaggi pericolosissimi". Queste tematiche - ha aggiunto von der Leyen - "rappresentano un elemento importante del nostro approccio globale alla gestione della migrazione" che sta ottenendo risultati: "lo scorso anno, il numero di attraversamenti illegali delle frontiere è diminuito del 38%. Questa tendenza positiva è proseguita anche negli ultimi mesi, con una riduzione del 21% dall'inizio dell'anno". Però il tema del contenimento delle migrazioni è un "elemento chiave della nostra agenda comune con i partner africani" e su questa problematica va "tenuta alta l'attenzione".

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Israele, capo Idf: prepararsi a una campagna prolungata contro l'Iran

Roma, 20 giu. (askanews) - Il capo dell'esercito israeliano, Eyal Zamir, ha dichiarato che Israele deve essere "pronto a una campagna prolungata" contro l'Iran.

"Abbiamo intrapreso la campagna più complessa della nostra storia per eliminare una minaccia di tale portata, contro un tale nemico. Dobbiamo essere pronti per una campagna prolungata", ha detto Zamir in una dichiarazione video agli israeliani, aggiungendo che "la campagna non è finita. Anche se abbiamo ottenuto risultati significativi, ci aspettano ancora giorni difficili".

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