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Il Venezuela irrompe alla Giornata della Gioventù a Panama

sabato 26 gennaio 2019
2' di lettura

Panama, 24 gen. (askanews) - La grave crisi del Venezuela, che sta tenendo il Sudamerica e il mondo intero col fiato sospeso, irrompe a Panama in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù, dove sono accorsi numerosi giovani venezuelani. Come queste tre ragazze, che vivono a Panama e hanno lanciato un accorato appello sulla situazione del loro paese d'origine. Yamila Mora: "La crisi in Venezuela ci addolora tutti e ancor più i giovani e la preghiera è l'unica salvezza che ci aiuterà a uscire da questa crisi. Dio è la luce che ci aiuterà a uscire dal tunnel oscuro in cui ci troviamo. La preghiera è l'unica via di uscita. Abbiamo subito molti anni di dittatura, e ieri ci sono state grandi proteste in Venezuela e il nostro nuovo presidente Juan Guaido ha giurato davanti al mondo, al livello internazionale come nuovo presidente del Venezuela, mostrando l'irrilevanza di Nicolas Maduro che era il nostro dittatore, ma che anche così continua a reprimerci, che continua a uccidere i nostri giovani senza pietà . L'unica cosa che cerchiamo è aiuto e preghiera per la pace del Venezuela". Sofia Jaén: "In Venezuela la vita ora è terribile, non troviamo cibo e medicine, i bambini mangiano dall'immondizia, ma abbiamo sempre il sorriso e il cuore in mano, siamo persone umili ovunque andiamo. Eoggi dico alla comunità venezuelana e al mondo intero non perdiamo la fede, non ci stanchiamo, siamo di più, possiamo farcela, mondo, aiutaci, pregate per noi. Ariana Vazquez: "Come le mie amiche sono venezuelana, io sono venuta qui a Panama cinque anni fa in una situazione non buona e ora voglio chiedere al mondo di non pregare solo per il Venezuela che è in questa brutta situazione ma anche per il Nicaragua, per tutti quei paesi che davvero stanno chiedendo l'aiuto del mondo e a cui non viene dato. Per favore aiutate tutti questi paesi, ne abbiamo bisogno. Io credo e spero che il Papa si rivolga a noi e ci dia qualche parola di conforto, di incoraggiamento e di speranza, la speranza è l'ultima a morire. In Venezuela non troviamo da mangiare, non ci sono medicine, la gente muore perché non ci sono medicine, le donne incinte partoriscono nelle sale d'attesa, non ci sono sale operatorie abitabili perché possano partorire. Le persone malate di cancro non trovano trattamento, gli anziani con la pensione che hanno non arrivano a far niente, quando si ammalano non hanno di che sopravvivere".

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In anteprima "Il fiume dei profumi" brano interpretato da Mia Martini

Milano, 8 mag. (askanews) - In anteprima il video "Il fiume dei profumi" brano interpretato da Mia Martini che fa parte di "TARAB", album con canzoni inedite e interpretazioni alternative di brani già noti proposti con nuovi arrangiamenti con la produzione artistica di Maurizio Piccoli, disponibile dallo stesso giorno in digitale, in cd e in doppio Vinile Crystal (Nar International/Warner Music Italy).

Se nella versione pubblicata nel 1992 del disco "Lacrime" avevamo potuto ascoltare il brano scritto, suonato, arrangiato e prodotto da Biagio Antonacci, in questa nuova versione l'ascoltatore potrà entrare nello studio di Antonacci e ascoltare il provino originale registrato in quel lontano 1991 dove è proprio Antonacci ad accompagnare Mimì al pianoforte.

Il titolo dell'album "Tarab" deriva dall'arabo tarabi (???) che significa "agitarsi", "danzare" o "divertirsi con la musica". È una parola che incarna lo stato d'estasi che si vive quando si ascolta una musica che ci piace molto, che ci emoziona e ci permette un distacco dal luogo in cui siamo, per trasportarci altrove. È una delle dieci parole al mondo che non possono essere tradotte con un unico termine in un'altra lingua, ma che devono essere spiegate utilizzando più parole.

Per il lancio dell'album è stato realizzato anche il videoclip de "Il fiume dei profumi" (ideazione e editing di Giuseppe Coviello che ha curato anche l'artwork e le grafiche della copertina): una serie di immagini suggestive che accompagna lo spettatore verso una sorpresa finale visibile dal 9 maggio su Youtube nella versione integrale.

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Biennale, Carlo Ratti: discipline diverse per un mondo che cambia

Venezia, 8 mag. (askanews) - "Direi che in fondo la disciplina di cui parla questa Biennale è l'ambiente costruito, però per farlo deve avere l'architettura al centro, l'architettura, l'urbanistica, il design, ma insieme tantissimi altri elementi e perciò in questa Biennale abbiamo premi Nobel, abbiamo persone che si occupano di filosofia, di chimica, di cucina, di agricoltura, di foreste, insomma insieme di nuovo per capire come adattarci a un mondo che cambia". Lo ha detto ad askanews il curatore della 19esima Biennale di Architettura di Venezia, Carlo Ratti, parlando dell'intersezione tra diverse discipline che caratterizza il suo progetto.

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Biennale, Buttafuoco: gli architetti sono nell'essenza dei poeti

Venezia, 8 mag. (askanews) - "Noi abbiamo una dimenticanza e dobbiamo porre il rimedio: ci scordiamo che la maggior parte degli artisti sono sostanzialmente scienziati e la maggior parte degli architetti sono nell'essenza dei poeti. Dobbiamo considerare come la costruzione di un'armonia è fondata sempre sull'obbligo di dialogare tra loro delle varie discipline e quando c'è un Leonardo da Vinci che fa l'Ultima cena è lo stesso Leonardo da Vinci che ci accompagna con le sue applicazioni tecniche al primo tentativo di volo". Lo ha detto ad askanews, in occasione dell'inaugurazione della 19esima Mostra internazionale di Architettura, il presidente della Biennale di Venezia Pietrangelo Buttafuoco.

TMNews

Conclave, la prima fumata è nera: non c'è ancora un nuovo Papa

Città del Vaticano, 7 mag. (askanews) - E' nera la prima fumata del Conclave nella Cappella Sistina in Vaticano, dove i cardinali sono riuniti dalle 17:43 di oggi pomeriggio per eleggere il nuovo Papa. Con un ritardo di circa un'ora e mezza rispetto all'orario previsto, e ben tre ore e un quarto dopo l'extra omnes che segnala la chiusura delle porte della cappella per l'inizio del conclave, dal comignolo è uscito il fumo nero per alcuni minuti.

Non c'è, quindi, ancora una intesa per il nuovo Pontefice. Una nuova fumata è prevista domani in mattinata,quando le votazioni inizieranno ad essere quattro. Due alla mattina e due nel pomeriggio.

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