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Alla scoperta della Andorra, un principato con due capi di stato

sabato 13 luglio 2019
2' di lettura

Andorra La Vella, 12 lug. (askanews) - Una popolazione di appena 76mila abitanti, 468 chilometri quadrati di estensione, e una speranza di vita di 83 anni. Oltre 10 milioni di turisti all'anno, principalmente americani e giapponesi. L'Andorra, un piccolo fazzoletto di terra ai piedi dei Pirenei, al confine tra Spagna e Francia, è un paese ricco di storia, ma anche con tante curiosità. Tra queste, il piccolo principato è al quinto posto tra i paesi con la maggiore aspettativa di vita al mondo; non ha mai avuto un esercito ed è caratterizzato dalla sua natura pacifista. Gli abitanti sono trilingue per natura, essendo l'unico paese al mondo che ha il catalano come unica lingua ufficiale. L'Andorra inoltre presenta un sistema politico e giuridico davvero particolare: è infatti un coprincipato. I capi di stato sono il vescovo di La Seu d'Urgell e il presidente della Repubblica francese. Situato nel centro storico di Andorra la Vella, invece, c'è la Casa de la Vella, il Parlamento più piccolo d'Europa. Il Paese non è più considerato paradiso fiscale da cinque anni grazie a una riforma che ha puntato molto sull'operazione trasparenza. Con 72 vette che superano i 2mila metri di altezza, e 303 chilometri di piste sciistiche, l'Andorra è un paese dalla lunga tradizione di sport invernali. Spiega il portavoce del Ministro del Turismo andorrano, Enric Torres Arauz: "Il numero dei turisti in Andorra nel 2018 è stato di 8,3 milioni. Si tratta di un numero totale, l'anno passato fu di oltre 3 milioni di turisti che pernottarono nel Paese almeno 3 notti". Il romanico è una delle espressioni artistiche più presenti in Andorra, grazie alle sue oltre 40 chiese, autentici gioielli romanici sparsi nel principato. Il 99% della popolazione è cattolica. La capitale ospita inoltre la spa più grande dell'Europa meridionale, Caldea, che si sviluppa su quattro spazi, in oltre 44mila metri quadrati.

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Alla domanda se non fosse possibile una sintesi con la piattaforma della manifestazione a Roma sabato 7 giugno, il leader di Azione risponde: "Tutto era possibile, certo. E la prima cosa che abbiamo proposta è una cosa molto semplice. Cioè dire che quella manifestazione in quella piazza non era aperta a chi chiedeva la distruzione dello Stato di Israele, a chi urla dalla Giordania al mare e a chi compie atti contro i cittadini israeliani, in quanto cittadini israeliani. Perché una cosa è avercela con il governo Netanyahu, e io ce l'ho molto con Netanyahu, e un'altra cosa è avercela con un popolo. La Schlein lo avrebbe fatto, ma M5S e Avs vogliono avere tutta per loro questa discussione e lo trovo un po' avvilente".

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Roma, 6 giu. (askanews) - La nuova Piazza Augusto Imperatore è stata finalmente inaugurata oggi a Roma alla presenza del sindaco Roberto Gualtieri; lo spazio rinnovato tra via del Corso e l'Ara Pacis fa da cornice all'ultima fase del restauro del Mausoleo di Augusto, il più grande sepolcro circolare del mondo antico, che ospita le ceneri di Augusto e della famiglia imperiale. Attorno, la piazza fascista progettata dall'architetto Morpurgo.

I lavori di restauro del Mausoleo, iniziati nel 2008, dal 2017 sono a cura della Fondazione TIM; ora anche la piazza circostante è ristrutturata.

Il sindaco di Roma Gualtieri: "Complessivamente un investimento da 35 milioni di euro con 7 milioni privati con un finanziamento importante di Tim e poi di Bulgari, ma tutto il resto sono risorse di Roma Capitale che abbiamo deciso di integrare proprio perché altrimenti il progetto sarebbe rimasto impantanato come era rimasto per anni; siamo molto contenti perché era indispensabile concludere quest'opera così importante e restituire questo gioiello a Roma e a tutto il mondo, perché noi abbiamo questa responsabilità: quello che è di Roma è mondiale".

Il mausoleo è stato assoggettato, nei suoi millenni di storia, a innumerevoli pesantissime trasformazioni: fortezza, cava di materiali, vigneto, arena per la corrida, e dal 1907 una sala da concerto pubblica di mirabile acustica, l'Augusteo, che ospitò grandissimi nomi - da Mascagni a Toscanini, da Debussy a Stravinsky, poi demolita nel 1936, quasi un secolo fa.

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