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Il musical "We Will Rock You" sbanca a teatro, è Queenmania

sabato 12 gennaio 2019
2' di lettura

Roma, (askanews) - Dalla sua uscita nelle sale, la pellicola di Bryan Singer si è trasformata nel biopic musicale più visto di sempre, mentre la canzone Bohemian Rhapsody è diventata la più ascoltata nel XX secolo. La recente vittoria del film ai Golden Globe è solo la riprova di una "Queenmania". Non solo al cinema, ma anche a teatro, le canzoni immortali dei Queen hanno saputo catturare l amore incondizionato del pubblico italiano grazie alla nuova edizione di We Will Rock You, che con oltre 8 milioni di spettatori, 2700 performance e 12 anni consecutivi di repliche a Londra, è considerato tra i musical più rappresentati al mondo. Lo spettacolo originale è stato prodotto da Ben Elton, in collaborazione con Roger Taylor e Brian May. In Italia, dopo il grande successo della sua prima edizione nel 2009, è stato riproposto in una nuovissima produzione - messa in scena da un nuovo cast e concepita appositamente per il nostro Paese da Claudio Trotta. Dopo una straordinaria partenza ad ottobre che ha sfiorato il sold out in numerose città italiane, la nuova stagione dello spettacolo con 19 dei più grandi successi dei Queen proseguirà per tutto il 2019: a Jesolo (il 10 gennaio, Palazzo del Turismo), Bassano Del Grappa (il 12 gennaio, Palabassano Due), Bergamo (il 18 gennaio, Creberg Teatro Bergamo), Milano (dal 31 gennaio al 3 febbraio; dal 7 al 10 febbraio; dal 14 al 17 febbraio, Teatro Ciak), Genova (dal 21 al 23 febbraio, Politeama Genovese), Roma (dal 27 febbraio al 3 marzo, Teatro Brancaccio), Napoli (il 5 marzo, Teatro Augusteo), Catanzaro (il 9 marzo, Teatro Politeama), Reggio Calabria (l 11 marzo, Teatro Cilea), Catania, (il 13 marzo, Teatro Metropolitan), Bari (il 16 e il 17 marzo, Teatro Team), Firenze (dal 22 al 24 marzo, Teatro Verdi), Padova (29 marzo, Gran Teatro Geox), Torino (il 5 e il 6 aprile, Teatro Colosseo) e Gorizia (il 9 aprile, Teatro Verdi).

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Milano, 24 mag. (askanews) - In anteprima il videoclip del brano inedito "Quadricipiti" di Daniele De Gregori, ultimo estratto dal nuovo album del cantautore romano, Bolla occidentale, uscito l'11 aprile scorso per Maremmano Records. Undici canzoni che raccontano la linea d'ombra conradiana di una generazione, quella dei millennials, ormai diventati grandi, attraverso pagine di vita vissuta, di sicurezze e di fragilità toccate con mano, di amori e sogni ad occhi aperti, di madri e di figlie che si affacciano in tempi di fioritura dei ciliegi.

Il suono dell'organetto di D'Alessandro fa da tessitura armonica a questa folk ballad dal sapore popolare, con un andamento in 6/8 che ci riporta con la mente e col cuore alla grande tradizione della canzone d'autore classica. Attraverso una linea melodica orecchiabile ma non scontata, che si sposa perfettamente con il testo, i contenuti del brano giungono in maniera semplice ed immediata all'ascoltatore, che viene accompagnato dalla voce dell'autore a scoprire che certe fragilità appartengono ad ognuno di noi.

"La resilienza (termine abusato ma in questo caso necessario per descrivere una proprietà) è la capacità di un materiale di assorbire un urto senza rompersi - racconta Daniele De Gregori. Il suo opposto è la fragilità, propria dei materiali dotati di carico di elasticità molto prossimo alla rottura. Quadricipiti racconta la storia vera di una fragilità dolorosa vissuta da un mio amico scrittore, mai superata. Ci sono i suoi fiori, i suoi libri e le sue foto. La debolezza è da sempre anche la mia storia però, e di tutti quelli che non riescono a rialzarsi dopo un colpo, quelli che restano a terra, forse addirittura per sempre. Per impreziosire l'arrangiamento ho avuto la fortuna di avere Alessandro D'Alessandro all'organetto".

Il videoclip, diretto e montato da Eleonora Maggioni, nasce dalla necessità di raccontare qualcosa di vero, l'attore è infatti realmente la persona le cui vicende hanno ispirato la canzone. Anche la location scelta è una casa con una storia molto profonda e a tratti tormentata; qui appare in una versione spoglia e disabitata a rappresentare un passato doloroso con cui fare i conti. Cosi come accade nella canzone anche in questo caso il protagonista non riesce a sostenere il peso dei troppi ricordi e finisce per fuggirne, senza più forze.

Daniele De Gregori presenterà il nuovo album sabato 24 maggio alle ore 19 al Monk Roma con un concerto in full band.

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Tutela della biodiversità: nascono i Dialoghi di Pollenzo

Pollenzo, 23 mag. (askanews) - "La biodiversità per lo sviluppo sostenibile del Paese" è il tema scelto per lanciare la prima edizione dei Dialoghi di Pollenzo, che si è tenuta giovedì 22 maggio, in occasione della Giornata Mondiale della Biodiversità, nell'Aula Magna dell'Università di Scienze Gastronomiche. Insieme alla Fondazione Patto con il Mare per la Terra, l'UNISG ha voluto fortemente convogliare nelle aule pollentine accademici, rappresentanti delle istituzioni, esponenti del mondo scientifico e imprenditoriale, per generare idee e stimoli capaci di influenzare positivamente la società, sia a livello locale che globale.

"I dialoghi di Pollenzo sono un momento di riflessione attorno ai temi della biodiversità - afferma Carlo Petrini, presidente dell'Università di Pollenzo -. Mai come in questo momento abbiamo bisogno di riprendere un dialogo a più voci per rimettere la biodiversità al centro della società civile. L'obiettivo di questo appuntamento è identificare una logica di comportamenti e nuove riflessioni per creare una società civile che ponga al suo centro la sostenibilità. Molto probabilmente occorre un nuovo tipo di economia; e serve ragionare su forme sociali di comportamento che possano rigenerare tutto quello che è il comparto produttivo".

"La biodiversità è fondamentale per la nostra vita, lo è sempre stata - aggiunge Roberto Danovaro, Presidente della Fondazione Patto con il Mare per la Terra -, fin da quando l'uomo era un semplice cacciatore. Ancora di più lo è diventata quando ha cominciato a coltivare, rendendo possibile l'espansione dell'umanità. È la biodiversità che ci regala aria respirabile, produce ossigeno e fornisce cibo incontaminato. Purtroppo è in declino, sempre più rara e difficile da sostenere. Siamo qui a Pollenzo per ragionare su quali sono le prospettive di coesistenza tra uomo e biodiversità".

Prospettive che passano anche per un opportuno utilizzo delle risorse marine:

"Il mare è fondamentale per la terra. In un mondo in grande espansione demografica, che ha già superato gli 8 miliardi di abitanti e che ha già consumato il 75% degli ambienti terrestri, il mare rappresenterà in futuro la possibilità di uno sviluppo sostenibile, per sfamare un'umanità in crescita anche attraverso lo sviluppo di un'agricoltura marina. Ciò servirà proprio ad alleviare l'impatto sugli ecosistemi terrestri".

Questo appuntamento, che avrà cadenza annuale, si propone di essere un centro di pensiero sulla biodiversità, un'occasione di confronto per studiosi, istituzioni e imprese, con l'obiettivo di diventare un riferimento all'avanguardia su questa tematica.

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