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CopenHill, il termovalorizzatore con pista da sci di Copenhagen

sabato 24 novembre 2018
1' di lettura

Roma, (askanews) - Un termovalorizzatore che ha la forma di una gigantesca discesa di neve artificiale, perfetto per lanciarsi dalla sua cima in uno slalom sugli sci o in snowboard: è CopenHill, l'avveniristico impianto di Copenaghen che si vede in queste immagini, preso a esempio da Matteo Salvini per dimostrare che la soluzione del problema dei rifiuti in Campania possono essere i termovalorizzatori, e forse anche in modo "virtuoso". "I rifiuti ovunque nel mondo significano ricchezza, energia e acqua calda. A Copenaghen inaugureranno un inceneritore con una pista da sci e una parete per arrampicata, mentre altrove sono musei", ha detto il ministro dell'Interno a margine di un concerto in piazza Città di Lombardia contro la violenza sulle donne. Ma dal ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio, che in seno al governo sta difendendo le istanze del M5S, contrario ai termovalorizzatori, è arrivata una risposta ironica: "Ce la vedo la pista da sci ad Acerra...".

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In anteprima il video "Berlino Est" dell'artista Dada Sutra

Milano, 14 mag. (askanews) - In anteprima il videoclip di "Berlino Est", brano estratto da "questo amore mortale PIÙ", edizione "deluxe" del primo album dell'artista milanese Dada Sutra uscito il 24 aprile per Dumba Dischi. Dada sutra è il progetto di Caterina Dolci, attuale bassista de Le Bambole di Pezza. Il video, diretto da Marco Panichella è una visione onirica e satura di colori che si ispira allo stile sporco e underground tipico degli anni '80 pre-caduta del Muro. Per raggiungere quel tipo di immagine è stato realizzato interamente con una vecchia videocamera VHS. Il montaggio frenetico e la post-produzione massiccia si ispirano alle forme del dadaismo e del futurismo sovietico, dichiarato con disorientanti riferimenti immaginifici. Le silhouette sono invece una metafora del fermento socioculturale all'ombra del muro che si trova oggi persa nella solitudine. Immagini che evocano una tensione che si alterna tra speranza e disillusione, raccontando non solo l'attesa di una rivoluzione, ma il sentimento di chi ora ne percepisce un'inevitabile omologazione.

"Il brano è ballata elettronica su Berlino, sul Muro e sui muri invisibili che ci dividono anche se quello è crollato. Ho dovuto perdere un'amica per scrivere questa canzone, però ho vinto delle chitarre fantastiche suonate da Silvia Cignoli". - dada sutra.

La prima edizione dell'album "questo amore mortale" ha avuto una genesi frammentata, partendo da un concept che univa testi sciamanici di varie popolazioni e voleva raccontare di un rapporto perduto con la Terra, e della possibilità di ricostruirlo. Questo concept ha subito delle trasformazioni con l'aggiunta di alcuni brani e di versioni di brani che erano state sacrificate. Ne viene fuori un'opera difficile da classificare dal mood straziante e solenne con approccio distorto e sperimentale con testi densi di citazioni.

CREDITS

Testi: Caterina Dolci

Musica: Caterina Dolci

Produzione: Giacomo Carlone e Caterina Dolci

Mix: Giacomo Carlone

Master: Giovanni Versari

Caterina Dolci: voce, basso e tastiere

Giacomo Carlone: batteria

Silvia Cignoli: chitarra in "Berlino Est"

Video diretto da: Marco Panichella

DOP: Nicolò Uzzauto

Foto shooting: Lilia Carlone

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Robert De Niro alla cerimonia d'apertura del festival di Cannes

Milano, 13 mag. (askanews) - Robert De Niro sul red carpet del Festival di Cannes per la cerimonia di apertura e la proiezione del film "Partir un Jour" (Bye Bye), presentato fuori concorso alla 78 edizione del Festival di Cannes. De Niro riceverà la Palma d'Oro onoraria dall'attore Leonardo DiCaprio.

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Cannes, il primo red carpet con i membri della giuria Binoche in testa

Cannes, 13 mag. (askanews) - Il primo red carpet del Festival di Cannes 2025 con la giuria del festival guidata dalla presidente Juliette Binoche. Prima proiezione è "Partir un jour" in concorso per la Palma d'Oro.

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Trump arriva in Qatar fra le polemiche per il maxi regalo di un Boeing 747

Doha, 13 mag. (askanews) - In Arabia Saudita, Donald Trump ha firmato un lauto parternariato strategico - prevede 600 miliardi di dollari in investimenti sauditi negli States, e un accordo multimiliardario sulla Difesa. Dopo Riad si dirigerà in Qatar, proseguendo il tour delle ricchissime monarchie del petrolio.

A Doha sventolano congiunte le bandiere qatariote e quelle a stelle e strisce. Un viaggio tutto dedicato agli affari ma la tappa in Qatar è anche all'insegna delle polemiche per il gigantesco regalo che la monarchia intende offrire al presidente: un aereo, un Boeing 747 per sostituire l'Air Force One, che ormai ha 40 anni.

L'apparecchio del monarca è usato, di anni ne ha 13. Ma varrebbe 400 milioni di dollari. Pare che una squadra di specialisti texani già lo stia preparando; peccato che secondo gli esperti di difesa, per legge andrebbe smontato fino all'ultimo bullone, per garantire che nulla possa spiare il presidente degli Stati Uniti, e questa operazione costerebbe carissima.

Sicurezza a parte, il problema è altrove: perché accettare in regalo quello che viene definito un "palazzo volante" da uno Stato estero? cosa potrà chiedere in cambio il Qatar? Trump dal canto suo ha assicurato che è "tutto trasparente": l'aereo verrebbe regalato non a lui personalmente, ma al Pentagono. Però lui lo userebbe, e alla fine del mandato l'apparecchio finirebbe alla Fondazione per la Biblioteca Trump, insomma resterebbe a sua disposizione; e negli Stati Uniti molti commentano sul labile confine fra pubblico e privato nella mente del presidente.

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