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Ecomondo, da Enea focus sull'economia circolare

sabato 10 novembre 2018
2' di lettura

Rimini, (askanews) - Una piattaforma - partecipata dalla società civile, dalle istituzioni, dai privati e dagli enti di ricerca - per promuovere la condivisione di residui e risorse attraverso la creazione di network di imprese di differenti settori. La prima esperienza di questo tipo in Italia ha tra i suoi compiti, quello di diffondere progetti, soluzioni tecnologiche e approcci integrati per la transizione da un'economia lineare all'economia circolare. Da Ecomondo a Rimini, il direttore del dipartimento Sostenibilità dei sistemi produttivi e territoriali di Enea, Roberto Moràbito, ha spiegato gli obiettivi della piattaforma che raccoglie le esperienze italiane maturate negli ultimi anni. "Trasmettere le nostre buone pratiche e trasmettere in Europa un approccio italiano all'economia circolare che non è diverso dall'approccio di altri paesi, ma parte - secondo i criteri comuni dell'economia circolare condivisi con tutti - dalle nostre specificità culturali, tradizioni e dal nostro modo tradizionale di fare impresa". Tra le iniziative virtuose a Rimini - alla presenza del ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, anche il recupero dei resti di Posidonia oceanica accumulati sulle coste egadi durante l'inverno, per andare a realizzare cuscini per l'arredo. "Per un paese come il nostro, povero di materie prime ma con una grande manifattura, la La transizione da un'economia lineare a un'economia circolare più che una necessità direi che sia più una questione di sopravvivenza". Alla fiera internazionale del recupero e dello sviluppo sostenibile, Enea ha presentato "Flash Charge", un sistema di ricarica superveloce, che consente ai mezzi elettrici del trasporto pubblico di fare il pieno in pochi secondi, utilizzando il tempo della fermata dei viaggiatori. Sono stati poi presentati per la prima volta i risultati del progetto "+Gas", un processo che permette di trasformare l'energia elettrica prodotta in eccesso da fonti rinnovabili non programmabili (il fotovoltaico e l'eolico) in idrogeno e successivamente in biometano. Giacomo Bruni, del Dipartimento delle Tecnologie energetiche di Enea. "Potremmo trovarci in un futuro che auspichiamo vicino una grande produzione di energia dalle rinnovabili che possiamo stoccare producendo metano. Siamo ancora lontani da questa fase perché ancora non abbiamo tante fonti rinnovabili a disposizione e ancora le migliori tecnologie per l'elettrolisi sono costose. Quindi abbiamo bisogno di impianti grandi, di una diminuzione dei costi e di una fonte di CO2. Quindi il produttore può essere una grande azienda, un impianto di digestione anaerobica che potrebbe diventare un produttore di metano".

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Berlino, 20 dic. (askanews) - In un mercatino di Natale di Berlino, una piccola folla curiosa si accalca davanti a uno stand: l'attrazione è un robot umanoide di Tesla, che serve popcorn. Ribattezzato "Optimus", dovrebbe essere commercializzato entro un anno e costare circa 20.000 euro.

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Milano, 20 dic. (askanews) - Un dialogo tra arte, comunità carcerarie e società civile che prende la forma, simbolica ed evocativa del concetto di porta. Davanti alla Casa Circondariale di San Vittore a Milano è stata inaugurata la prima "Porta della Speranza", progettata dall'architetto Michele De Lucchi. "Un simbolo alle occasioni che si aprono a tutte le meditazioni e ragionamenti che fai dentro di te - ha spiegato raccontando il senso dell'opera - che ti portano sempre ad aprire una porta, un pensiero, e a metterti davanti una soglia, che se vuoi puoi superare, puoi oltrepassare e se non vuoi rimani chiuso. Oggi è proprio il tempo di aprire le porte e di passargli attraverso, perché siamo in un'epoca nella quale tutto sta cambiando e abbiamo bisogno di sperimentare tante cose nuove. Anche proprio il rapporto con il bene, il male, le colpe, l'accusare, il sentirsi accusati".

"Porte della Speranza" è un progetto promosso dalla Fondazione Pontificia Gravissimum Educationis del Dicastero per la Cultura e l'Educazione della Santa Sede in collaborazione con il DAP Dipartimento Amministrazione Penitenziaria e realizzata dal Comitato Giubileo Cultura Educazione con Rampello & Partners, che lo ha curato. "Creare oggi e dirigere dei monumenti alla speranza, delle porte della speranza - ha aggiunto Davide Rampello - è un segno fondamentale. La speranza è la possibilità dell'uomo di immaginare la vita e abbiamo scelto non solo artisti, ma abbiamo scelto per questo straordinario progetto uomini, artisti, scienziati, uomini di teatro, in modo tale da avere una interpretazione corale di questo fondamentale sentimento".

La porta lignea di De Lucchi non distingue un dentro e un fuori: è un'architettura senza muro, un invito a considerare la trasformazione come un cammino condiviso e non come un gesto isolato. E si inserisce nella visione della Santa Sede verso il luogo carcerario. "Lo spirito dell'anno giubilare - ha concluso il cardinale José Tolentino de Mendonca, prefetto del Dicastero per la Cultura e l'Educazione della Santa Sede - è affermare la speranza, una speranza che deve arrivare a tutti e anche a tutti i contesti, nessuno è escluso da questo messaggio di speranza. Certamente è una realtà molto complessa quella dei carceri, ma è una realtà che, illuminata dalla speranza, diventa un una porta aperta in tante vite".

Dopo San Vittore, Porte della Speranza proseguirà coinvolgendo numerosi autori, chiamati a dialogare con altrettanti istituti penitenziari.

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Fa discutere il ticket di due euro per Fontana di Trevi: "Eccessivo"

Roma, 20 dic. (askanews) - Fa subito discutere la novità che riguarderà Roma nel prossimo anno. Il sindaco Roberto Gualtieri ha ufficializzato quello che si vociferava da giorni: dal primo febbraio 2026 si pagheranno due euro per vedere da vicino la Fontana di Trevi, una delle bellezze più affollate e fotografate dai turisti in visita nella Capitale.

Non solo; la novità riguarda l'accesso ai musei civici e ai monumenti di competenza di Roma Capitale che sarà gratis per tutti i residenti della Città Metropolitana mentre pagheranno un ingresso turisti e non residenti alla Fontana di Trevi e ad altri 5 siti e musei finora gratuiti. Ma la Fontana è quella che fa più discutere: si pagherà l'accesso all'invaso, regolamentando l'afflusso turistico così come durante i recenti lavori di manutenzione. Una novità che non piace a tutti.

"Non dovrebbe essere così, i turisti che vengono da fuori già spendono, già lasciano qualcosa al Comune di Roma, non lo trovo giusto, mi sembra un eccesso". "Da un lato potrebbe essere giusto perché c'è bisogno di pagare la pulizia della fontana, ci sono delle spese, dall'altro penso che la cultura debba essere accessibile a tutti". "Sono a favore - dice invece una turista spagnola - non penso che sia una cattiva idea perché capisco che con questi soldi potranno mantenere la città, che è piena di turisti, e credo che la questione del super-turismo sia molto importante".

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