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La Francia celebra l'Italia del noir, tutti pazzi per Carrisi

sabato 14 aprile 2018
3' di lettura

Lione, (askanews) - Il libro giallo italiano protagonista alla 14esima edizione del Salone "Quais du Polar" di Lione, il festival internazionale dedicato alla letteratura thriller e criminale che con oltre 120 scrittori invitati da 15 paesi, rappresenta uno dei principali eventi mondiali del genere. Hélène Fischback, direttrice della kermesse lionese, spiega: "Quest'anno abbiamo deciso di riservare il posto d'onore agli autori italiani perché in Francia c'è un forte interesse per il 'noir' d'Oltralpe. E' da alcuni anni che gli scrittori italiani del genere sono sempre più presenti nelle librerie francesi". "Quello che amano di più i francesi del 'polar' italiano è la possibilità di immergersi nella vostra realtà, fare un viaggio nelle città e nelle regioni della penisola, perché i francesi adorano l'Italia", aggiunge Fischbach sottolineando che lo scrittore più letto dai francesi è Andrea Camilleri con la saga del commissario Montalbano. "Però da alcuni anni l'attenzione dei lettori francesi è stata catturata anche dai libri di Donato Carrisi, un autore conosciuto e apprezzato in Francia", conclude. E il fresco vincitore del David di Donatello 2018 con il film "La ragazza nella nebbia" , tratto dall'omonimo best seller, è consapevole di essere in Francia l'autore più letto dopo Camilleri. "Sì, ne ho la consapevolezza ed è una cosa che ancora oggi mi sorprende", commenta Carrisi a margine di un incontro con i lettori transalpini al Museo des Beaux Art di Lione. "Il rapporto che si è creato in questi anni con il pubblico francese è molto intenso, è quasi uno scambio e la Francia è diventata anche il mio secondo Paese ormai". Carrisi, avvocato mancato, ha iniziato a scrivere per il cinema, "in realtà ho cominciato come sceneggiatore nel '99 e poi sono passato a scrivere romanzi perché nessuno voleva fare film tratti dalle mie sceneggiature. Ma non sono né uno scrittore, né un regista sono un narratore, fino a quando avrò storia da raccontare lo farò, la forma attraverso cui avviene tutto questo è relativa". A Lione, l'Italia presenta una nutrita compagine di romanzieri tra i quali, Maurizio De Giovanni, autore della saga di libri da cui è nata la fortunata serie Tv 'I bastardi di Pizzofalcone', Antonio Lanzetta, 'lo Stephen King italiano', Gioacchino Criaco, con il suo noir di matrice calabrese 'Le Maligredi' e Carlo Lucarelli, apprezzato non solo in Francia, per le fortunate serie dei commissari De Luca e Coliandro. Per Lucarelli il successo del noir italiano in Francia si spiega "con il fatto che facciamo un po' le stesse cose, diciamo noir italiano, noir francese, ma esiste una categoria un po' più vasta che è quella del 'noir mediterraneo', che adesso ha preso altre forme, però ai tempi in cui esplodeva il noir e cominciavamo a capire che cosa stavamo facendo, esisteva il cosiddetto 'noir mediterraneo', autori francesi, italiani, spagnoli, greci anche tedeschi, che facevano un po' la stessa cosa raccontavano la società contemporanea e la sua trasformazione, gli aspetti politici e sociali, con una certa attenzione al linguaggio e con personaggi che fossero molto umani e molto contraddittori: andavamo da Pepe Carvalho ai nostri protagonisti, fino al francese Jean Claude Izzo". Sull'Italia, Paese dei più grandi misteri, da Moro ad Ustica, da Piazza delle Loggia alla strage di Bologna, Lucarelli se avesse la possibilità di risolverne uno non avrebbe dubbi: "Io lo scelgo il caso, perché potrei dire tutti: Moro, Ustica, io dico la strage di Bologna perché sono bolognese vado a prendere il treno, vedo quel buco, conosco un po' di gente che ha segni addosso di quello che è successo. Se potessi risolvere io un caso con la bacchetta magica vorrei sapere perché hanno messo quella bomba e soprattutto perché hanno depistato: sarebbero risposte che possono aprire uno scenario di cesura tra le vecchie e le nuove repubbliche" .

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La messa d'insediamento di Papa Leone XIV per immagini

Roma, 18 mag. (askanews) - Circa 200mila persone, secondo le autorità, hanno assistito al Regina Coeli, al termine della messa di inizio pontificato di Papa Leone XIV, tra piazza San Pietro e le aree circostanti.

Nelle immagini i momenti principali della cerimonia, dal primo bagno di folla per il Pontefice, con il primo giro in papamobile e il saluto e la benedizione ai fedeli, ai simboli ricevuti del Pallio e dell'Anello del Pescatore, con la commozione sul volto del Papa.

E ancora l'arrivo sul sagrato di San Pietro, il calore della folle, il coplpo d'occhio sulla piazza gremita con oltre 150 delegazioni da tutto il mondo e la benedizione finale.

"Sono stato scelto senza alcun merito e, con timore e tremore, vengo a voi come un fratello che vuole farsi servo della vostra fede e della vostra gioia, camminando con voi sulla via dell'amore di Dio, che ci vuole tutti uniti in un'unica famiglia" ha detto Leone XIV nella sua omelia di inizio pontificato. Il Papa ha inoltre pregatoper popolo di Gaza "ridotto alla fame" e la "martoriata Ucraina", invocando una pace giusta e definitiva. Presenti alla messa, tra i tanti, il vicepresidente Usa JD Vance e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

TMNews

Ucraina: attacco russo nella notte con 273 droni

Kiev, 18 mag. (askanews) - Nelle immagini forniti dai servizi d'emergenza ucraini si vedono i vigili del fuoco al lavoro dopo gli attacchi russi della scorsa notte. La Russia ha lanciato un attacco con 273 droni contro diverse regioni ucraine; lo ha riferito l'aeronautica militare ucraina, precisando che la difesa aerea ha abbattuto 88 droni, mentre altri 128 sono scomparsi dai radar.

Nella regione di Kiev, un attacco con drone ha causato almeno un morto e tre feriti, secondo quanto riferito dal governatore Mykola Kalashnyk.

TMNews

Romania al voto, sfida tra il populista Simion e l'europeista Dan

Roma, 18 mag. (askanews) - Gli elettori romeni si recano alle urne per decidere il futuro politico del Paese in quella che viene già definita la più divisiva e polarizzata elezione presidenziale della storia democratica romena. A contendersi la presidenza al secondo turno sono George Simion, leader del partito nazional-populista Alleanza per l'Unione dei Romeni (AUR), e Nicusor Dan, sindaco indipendente di Bucarest ed ex matematico diventato noto per la sua battaglia contro la corruzione.

Il voto arriva in un momento delicato per la Romania, membro della Nato e dell'Unione Europea, e confinante con l'Ucraina in guerra. La posta in gioco va ben oltre i confini nazionali: la scelta tra un candidato euroscettico e filo-Trump e uno europeista e moderato potrebbe ridefinire l'orientamento geopolitico del Paese.

Secondo i sondaggi, i due candidati sono quasi alla pari. Dopo che Simion ha ottenuto il 40% dei voti al primo turno del 4 maggio contro il 20% di Dan, il divario si è progressivamente assottigliato.

TMNews

Le delegazioni salutano il Papa, da Vance e Rubio a Felipe VI

Roma, 18 mag. (askanews) - Ricevendo le delegazioni estere nella basilica di San Pietro, Papa Leone XIV ha salutato il vicepresidente americano JD Vance, accompagnato dalla moglie Usha. Tra i due c'è stato un breve scambio di battute.

Leone XIV ha poi ricevuto, tra gli altri, il saluto del segretario di Stato Marco Rubio, del primo ministro francese Francois Bayrou, della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, del primo ministro canadese Mark Carney e del Re di Spagna Felipe VI e di sua moglie.

TMNews