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Arte e scienza a Palazzo Strozzi: le piante ci percepiscono

sabato 4 agosto 2018
2' di lettura

Firenze (askanews) - Le piante reagiscono alla presenza dell'uomo: è questo il risultato che emerge dalle prime ricerche condotte attraverso il grande progetto di arte contemporanea e scienza allestito a palazzo Strozzi a Firenze: "The Florence Experiment", curato dal direttore della Fondazione del museo, Arturo Galansino. "Per la prima volta - ha spiegato ad askanews introducendo la mostra - l'artista Carsten Holler non solo lavora in un edificio storico, ma si associa a uno scienziato, Stefano Mancuso professore dell'Università di Firenze, per unire arte e scienza, proprio dove arte e scienza hanno lavorato in modo così proficuo insieme, ovvero a Firenze e mi riferisco alla tradizione rinascimentale". Attraverso il grande scivolo di Holler, uno dei più iconici elementi del suo lavoro, il pubblico può provare sensazioni forti, di euforia o di paura, le stesse che vengono indotte dalla due sale cinematografiche nelle quali vengono poi proiettati spezzoni di film dell'orrore in una e di commedie in un'altra. Il tutto per innescare le reazioni umane che vanno a influenzare la vita delle piante di fagiolo o dei fiori di glicine. "I visitatori - ha aggiunto Galansino - hanno potuto comunicare con il mondo vegetale attraverso l'esperimento, utilizzando gli scivoli e le piantine e i risultati parlano chiaro: molto interessante vedere come le piante subiscono una situazione di stress più a contatto con l'essere umano che da sole sullo scivolo. E poi sulla facciata i glicini crescono sembra più influenzati più dalla gioia che dalla paura dei visitatori. Quindi i dati raccolti in questi cinema nei quali i visitatori possono emettere le proprie particelle parlano chiaro anche in questo senso: le piante preferiscono crescere a contatto con la gioia". Interessante poi anche come l'arte contemporanea sempre più guadagni spazi pure in città come Firenze, nelle quali la componente classica è imponente. Ma il pubblico ha risposto con entusiasmo all'Esperimento. "Andiamo oltre i 50mila visitatori per qualche mese di esperimento - ha concluso Arturo Galansino - sono numeri importanti. Grandissima attenzione della stampa, nazionale e internazionale: c'è grande entusiasmo per tutta la programmazione contemporanea di Palazzo Strozzi: non è la prima grande impresa contemporanea che mettiamo in atto e non sarà sicuramente l'ultima, visti i risultati". E il prossimo appuntamento nel museo fiorentino è con un'altra grandissima protagonista del contemporaneo come Marina Abramovic.

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Milano, 24 mag. (askanews) - In anteprima il videoclip del brano inedito "Quadricipiti" di Daniele De Gregori, ultimo estratto dal nuovo album del cantautore romano, Bolla occidentale, uscito l'11 aprile scorso per Maremmano Records. Undici canzoni che raccontano la linea d'ombra conradiana di una generazione, quella dei millennials, ormai diventati grandi, attraverso pagine di vita vissuta, di sicurezze e di fragilità toccate con mano, di amori e sogni ad occhi aperti, di madri e di figlie che si affacciano in tempi di fioritura dei ciliegi.

Il suono dell'organetto di D'Alessandro fa da tessitura armonica a questa folk ballad dal sapore popolare, con un andamento in 6/8 che ci riporta con la mente e col cuore alla grande tradizione della canzone d'autore classica. Attraverso una linea melodica orecchiabile ma non scontata, che si sposa perfettamente con il testo, i contenuti del brano giungono in maniera semplice ed immediata all'ascoltatore, che viene accompagnato dalla voce dell'autore a scoprire che certe fragilità appartengono ad ognuno di noi.

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Tutela della biodiversità: nascono i Dialoghi di Pollenzo

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E' in questo scenario che si è tenuta a Rimini la 29 edizione del Premio Nazionale Avedisco. Un momento di bilancio per un settore che, secondo il presidente Giovanni Paolino, nonostante le difficoltà economiche generali rimane un mestiere conveniente. "Il nostro mestiere raccoglie quelli che sono gli elementi principali che si cercano nel lavoro oggi: libertà e autonomia, meritocrazia, la possibilità di iniziare e concludere l'esperienza senza avere grandi vincoli formali. Una flessibilità che ci garantisce la crescita costante".

"Chi è alla ricerca di un'occupazione, di un un'integrazione dei propri guadagni e una sorta di libertà personale. Penso soprattutto alle signore, alle donne impegnate ancora con la famiglia che quindi hanno scarso tempo a disposizione per un lavoro, diciamo, di quello tradizionale. Qui c'è lo sbocco perfetto", ha dichiarato Paolino.

A Rimini sono stati premiati 38 incaricati alle vendite che hanno raggiunto risultati di eccellenza. Un settore in fermento che attrae diverse categorie: dalle donne impegnate con la famiglia agli studenti alle prime esperienze, fino a chi cerca un'integrazione al reddito. "Presento questo premio ormai da 13-14 anni - spiega Giorgio Mastrota, icona di tutti gli Incaricati alle Vendite - e mi sento sempre bene quando vengo in mezzo a loro perché quest'aria fresca si respira sempre. Nella vendita diretta c'è tanta positività. Bisogna vedere sempre il bicchiere mezzo pieno e soprattutto ci vuole il prodotto perché quella è la base di tutto".

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