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Referendum Atac, niente quorum: alle urne il 16%. Esulta Raggi

sabato 17 novembre 2018
2' di lettura

Roma, (askanews) - Poco più del 16% dei romani ha votato al referendum consultivo sul futuro del trasporto pubblico locale della Capitale. Non si è raggiunto il quorum del 33%. Hanno detto sì alla liberalizzazione 386.785 cittadini; il 75% di chi si è espresso ha detto sì al primo quesito sullo stop al monopolio di Atac, il 74% ha detto no al secondo sui trasporti collettivi. Partecipazione maggiore al referendum si è registrata al centro di Roma, a guida Pd, nel I e II Municipio, ma non è bastato a raggiungere il quorum. La sindaca Virginia Raggi ha esultato su Twitter: "Atac resta dei cittadini. I Romani vogliono resti pubblica. Ora impegno e sprint finale per rilanciarla con acquisto 600 nuovi bus, corsie preferenziali, più controlli, riammodernamento metro. Attenzione e rispetto per tutti i votanti". Mentre i promotori del Comitato del Sì hanno confermato di voler ricorrere contro l'esito del voto, sostenendo che: "non serve il quorum per questo referendum". Il deputato di +Europa Riccardo Magi, presidente del Comitato ha fatto sapere che "la questione sarà impugnata davanti al Tar, se il Campidoglio insiste con l'esistenza del quorum. Tra l'altro - ha detto - già di per sè il quorum per un referendum consultivo non ha alcun significato e questa è anche la motivazione alla base dell'intervento che ha fatto il Campidoglio sullo statuto comunale". Il promotori del referendum hanno inoltre denunciato che alcuni presidenti dei seggi hanno impedito di votare a chi fosse sprovvisto di tessera elettorale nonostante fosse stato indicato che bastava un documento di riconoscimento e l'iscrizione nelle liste della sezione. Il Comitato "Mejo de No" ha affidato invece a Fb la propria soddisfazione per il risultato: "Nel 2011, 1 milione e 200mila romani avevano già votato e sonoramente bocciato l'idea di affidare al privato il servizio pubblico e oggi semplicemente hanno ignorato il disperato tentativo dei radicali di sovvertire il giudizio popolare".

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In anteprima il video di "Uragani", il nuovo brano di Stona

Milano, 12 mag. (askanews) - In anteprima il video di "Uragani" (Pirames), il nuovo singolo di Stona che riflette sulle imprevedibili conseguenze delle nostre azioni. "Uragani" prende vita da una domanda tanto semplice quanto complessa: che cos'è la libertà? Anche l'azione più semplice può scatenare effetti inimmaginabili, proprio come suggerisce l'effetto farfalla, tema centrale del brano, secondo cui anche il semplice battito di ali di una farfalla può provocare un uragano a migliaia di kilometri di distanza.

"È un invito alla consapevolezza, a comprendere che ogni nostro gesto ha un peso e una responsabilità, soprattutto in un'epoca in cui le decisioni di pochi possono condizionare il destino di molti - spiega Massimo Stona - Un messaggio che risuona ancora più forte nel contesto attuale, dove spesso il potere viene esercitato senza lungimiranza e senza rispetto per il futuro".

Crediti "Uragani":

Una produzione cottonbro studio

Partnership Pexels

Regia e Montaggio di Stona

Testo & Musica di Massimo Stona

Produzione artistica di Lorenzo Morra

Registrato, mixato e masterizzato al Morra's Studio di Asti (AT)

Distribuzione digitale Pirames international srl

grazie a Emanuela Colli, Angela Malafronte

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La visita di Papa Leone XIV alle Grotte Vaticane

Città del Vaticano, 11 mag. (askanews) - Nelle immagini la visita di Papa Leone XIV alle Grotte Vaticane per celebrare la Santa Messa all'altare in prossimità della tomba di Pietro. La visita è avvenuta poche ore prima del suo primo Regina Caeli in piazza San Pietro.

Il pontefice ha concelebrato messa con Sua Santità il Priore Generale dell'Ordine di Sant'Agostino, padre Alejandro Moral Anton. Al termine della Messa, il Papa si è fermato in preghiera sulle tombe dei Suoi Predecessori e davanti alla nicchia dei Pallii.

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Putin propone negoziati in Turchia, Zelensky: prima cessate-il-fuoco

Mosca, 11 mag. (askanews) - Vladimir Putin ha risposto alla proposta di un cessate-il fuoco. emersa dal vertice a Kiev con leader europei e Zelensky, con l'accordo Usa, dicendosi pronto a negoziare.

"Proponiamo alle autorità di Kiev di riprendere i negoziati che sono stati interrotti da loro alla fine del 2022. Riprendere i negoziati diretti e, sottolineo, senza alcuna precondizione - ha detto - Proponiamo di iniziare senza indugio giovedì prossimo, 15 maggio, a Istanbul, dove si sono svolti in precedenza e dove sono stati interrotti".

"Siamo determinati a condurre negoziati seri con l'Ucraina - ha aggiunto - Il loro scopo è quello di eliminare le cause profonde del conflitto e stabilire una pace duratura e a lungo termine con una prospettiva storica. Non escludiamo che durante questi negoziati sia possibile concordare nuove tregue, un nuovo cessate il fuoco".

Zelensky ha definito la risposta russa un "segnale positivo" ma ha sottolineato che "il primissimo passo per porre realmente fine a qualsiasi guerra è un cessate il fuoco", perché "non ha senso continuare ad uccidere neppure per un solo giorno". Erdogan, presidente turco, si è detto pronto a ospitare i negoziati.

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Il momento in cui il Papa si affaccia a San Pietro per Regina Caeli

Roma, 11 mag. (askanews) - Papa Leone XIV si affaccia dal balcone della Basilica di San Pietro per recitare la sua prima preghiera Regina Coeli e saluta la folla riunita in piazza. Nelle immagini l'arrivo del Papa visto dall'interno della Basilica e il lungo applauso che lo ha accolto la folla mentre scandiva "Leone".

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