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Merkel esorta la Spd ad approvare la Grosse Koalition

sabato 20 gennaio 2018
1' di lettura

Roma, (askanews) - La cancelliera tedesca Angela Merkel ha esortato i socialdemocratici a dare prova di responsabilità e approvare l'accordo di grande coalizione durante il congresso del partito in programma domenica 21 gennaio. Il leader della Spd Martin Schulz ha promesso di dare alla base del partito l'ultima parola per aderire alla coalizione con la Cdu di Merkel, ma alcuni esponenti di rilievo hanno già espresso scetticismo in merito all'accordo preliminare raggiunto. "Sono fiduciosa del fatto che i socialdemocratici prendano una decisione responsabile. Non voglio immischiarmi, ma abbiamo detto tutti che ci auguriamo un successo al congresso della Spd, nel senso dell'accettazione dei negoziati per la coalizione, perché pensiamo, anche davanti ai problemi che qui abbiamo discusso, che la Germania abbia bisogno di un governo stabile".

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Roma, 22 giu. (askanews) - Progetti per un valore di 1,2 miliardi e un'iniziativa per abbattere il debito dei Paesi africani.

Questo quanto emerso dal vertice "The Mattei Plan for Africa and the Global Gateway: A common effort with the African Continent", che si è svolto questa mattina a Villa Doria Pamphilj, co-presieduto dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dalla presidente della Commissione europea Ursula von derl Leyen.

Presenti rappresentanti di diversi governi africani e di organizzazioni internazionali come il Fondo monetario internazionale (Kristalina Georgieva) e la Banca Mondiale (Ajay Banga).

"Crediamo che l'Africa sia un continente in cui si gioca il nostro futuro: rafforzare l'Africa significa anche rafforzare l'Europa e costruire insieme le condizioni per una stabilità comune", ha detto Meloni aprendo i lavori. "Siamo qui per riaffermare il nostro forte impegno e partenariato con l'Africa", le ha fatto eco la tedesca.

Con le intese firmate oggi, le risorse vengono concentrate su pochi ma strategici investimenti. Innanzitutto il Corridoio Lobito, infrastruttura ferroviaria, e non solo, che collega Zambia e Katanga (aree ricche di risorse minerarie) all'Atlantico, in Angola. Un'opera che mina il monopolio sudafricano e cinese nella logistica. In questo modo i mercati africani avranno uno sbocco verso quelli occidentali, ovvero Ue e Usa, che partecipano all'investimento. Altro progetto, anche questo di valore strategico, è l'estensione di Blue Raman (coinvolta l'italiana Sparkle), il cavo sottomarino in fibra ottica per potenziare la connettività digitale tra Europa, Africa orientale, Medio Oriente e Asia meridionale, dal suo hub africano di Gibuti a Somalia, Kenya e Tanzania: questo collegherà l'Africa orientale a enormi mercati digitali. Ci sono infine altre risorse per l'agricoltura sostenibile, in particolare per la filiera del caffè.

Meloni ha anche annunciato che l'Italia lavora a "un'iniziativa concreta per il debito delle nazioni africane, questione che se non affrontata rischia di vanificare tutti i nostri sforzi.

Lavoriamo per convertire l'intero ammontare del debito delle nazioni meno sviluppate e abbattere del 50% quello delle nazioni a reddito medio-basso. Questo ci consentirà di convertire in progetti di sviluppo sul territorio circa 235 milioni di debito".

Se lo sviluppo collegato di entrambi i continenti con un ridimensionamento cinese, geopoliticamente fondamentale, è il primo obiettivo, il secondo è la riduzione dei flussi di migranti. "La sfida - ha sottolineato la presidente del Consiglio, che a fine luglio sarà in Etiopia - è che l'Africa possa crescere e prosperare processando le sue materie prime, coltivando i suoi campi, dando una prospettiva ai suoi giovani anche per combattere le cause che spingono troppi giovani a pagare criminali per affrontare viaggi pericolosissimi". Queste tematiche - ha aggiunto von der Leyen - "rappresentano un elemento importante del nostro approccio globale alla gestione della migrazione" che sta ottenendo risultati: "lo scorso anno, il numero di attraversamenti illegali delle frontiere è diminuito del 38%. Questa tendenza positiva è proseguita anche negli ultimi mesi, con una riduzione del 21% dall'inizio dell'anno". Però il tema del contenimento delle migrazioni è un "elemento chiave della nostra agenda comune con i partner africani" e su questa problematica va "tenuta alta l'attenzione".

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