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Spazio, la sonda Cassini ha scoperto il "grande vuoto" su Saturno

sabato 6 maggio 2017
2' di lettura

Milano (askanews) - Questa è la voce di Saturno, o meglio è la traduzione in impulsi sonori degli impatti dei piccoli granelli di polvere che circondano il pianeta registrati dagli strumenti della Sonda Cassini-Huygens di Nasa ed Esa che orbita intorno al "Signore degli anelli" dal luglio del 2004 e che, dopo 20 anni, si prepara al "gran finale" con un tuffo mortale nell'atmosfera del pianeta, previsto per il 15 settembre. In questi giorni la sonda sta effettuando una serie di 22 passaggi ravvicinati - il primo c'è stato il 26 aprile, il secondo il 2 maggio - nello spazio tra il pianeta e i suoi anelli. E qui c'è stata la scoperta inaspettata. In questo corridoio finora inesplorato, di circa 2.400 Km, c'è una scarsissima presenza di polveri cosmiche; una quantità nettamente inferiore alle aspettative del Jpl della Nasa. Un vero e proprio mistero che però ha anche un lato positivo. Si temeva infatti che i detriti potessero danneggiare la sonda in questi passaggi ravvicinati, invece la notizia della loro scarsità ha fatto tirare un sospiro di sollievo agli scienziati che ora potranno concentrarsi sullo studio dei dati raccolti e delle immagini ravvicinate scattate dalla sonda. Le informazioni relative al secondo passaggio saranno diffuse a breve. Quelle del primo passaggio del 26 aprile hanno rivelato la presenza di centinaia di particelle di polvere, della dimensioni di un micrometro (come il particolato del fumo, per intenderci) in prossimità del piano dell anello principale, ma pochissime durante l attraversamento della divisione. I dati sono stati convertiti in suono per poterli studiare meglio e, come si è visto, all'interno del gap, questi suoni sono quasi del tutto assenti.

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Roma, 14 giu. (askanews) - Il governo italiano "sostiene pienamente i negoziati tra Stati Uniti e Iran" per un accordo sul programma nucleare. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, riferendo alle Commissioni Esteri di Camera e Senato, dopo che l'Iran ha detto che questi negoziati sono ormai "privi di senso", pur non avendo preso una decisione sulla partecipazione alla prossima riunione prevista per domani a Mascate, la capitale dell'Oman.

"Il governo sostiene pienamente i negoziati tra Stati uniti ed Iran per un accordo sul programma nucleare iraniano, come testimoniato dalle due tornate negoziali che abbiamo ospitato a Roma. L'obiettivo prioritario continua ad essere una soluzione diplomatica della crisi e ci auguriamo che domani possa svolgersi a Mascate la sesta riunione Iran-Stati uniti con la mediazione omanita", ha detto Tajani.

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Pecoraro Scanio: "Futuro dell'agricoltura è EcoDigital e dei giovani"

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"Seguo l'Oscar Green fin dalla prima edizione - ha ricordato Pecoraro Scanio - perché incarna esattamente lo spirito della legge sulla multifunzionalità agricola che ho avuto l'onore di firmare il 18 maggio 2001. Una legge che ha cambiato il volto dell'agricoltura italiana, rendendola un modello europeo per l'impegno dei giovani, delle donne e per lo sviluppo sostenibile dei territori".

Secondo l'ex ministro, l'agricoltura deve essere al centro della doppia transizione, ecologica e digitale: "Non può esserci transizione senza un'agricoltura innovativa, attenta al territorio e capace di diventare presidio nella lotta al cambiamento climatico e nell'adattamento agli effetti globali".

Nel corso dell'evento a Udine, Pecoraro Scanio ha premiato giovani imprenditori agricoli che, spesso provenienti da esperienze internazionali, stanno guidando con competenza imprese multifunzionali, inclusive e sostenibili. "Sono ragazzi e ragazze che portano avanti progetti all'avanguardia: dall'agricoltura sociale agli AGRI-asili, dalle fattorie didattiche alla produzione di energia rinnovabile tramite agri-voltaico etico".

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Santanchè a Capri: Overtourism non è problema, vanno gestiti i flussi

Capri, 14 giu. (askanews) - La ministra del Turismo Daniela Santanchè è intervenuta a Capri alla terza edizione della rassegna Capri d'Autore, intervistata dalla giornalista Myrta Merlino sulla terrazza dei Giardini di Augusto (organizza Vis Factor).

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Roma, 14 giu. (askanews) - In Medio Oriente ci sono circa 50mila italiani e al momento "non ci sono state segnalazioni di situazioni critiche". Lo ha affermato oggi il ministro degli Esteri Antonio Tajani riferendo oggi alle Commissioni Esteri di Camera e Senato.

"Nella prima mattinata (di ieri venerdì 13 giugno, ndr) ho presieduto una riunione dell'Unità di Crisi con tutti gli ambasciatori della Regione, le nostre ambasciate a Mosca e a Washington e la nostra rappresentanza a Vienna, iniziativa che ho ripetuto questa mattina prima di venire a riferire qui alla Camera, riunione allargata anche all'ambasciatore in Cina. Attualmente si trovano circa 50.000 italiani in tutta la Regione mediorientale. La presenza è più significativa in Israele con circa 20.000 connazionali, mentre sono circa 500 quelli residenti in Iran", ha detto Tajani.

"Al momento - ha precisato - non ci sono state segnalazioni di situazioni critiche. A questi 50.000 connazionali si aggiungono circa 2.500 militari presenti nell'area dall'Iraq al Libano, dal Golfo al Sinai, che seguiamo insieme al Ministero della Difesa. Le nostre ambasciate sono in contatto con tutti i connazionali, alcuni dei quali hanno chiesto informazioni per rientrare in Italia. Stanno tutti bene, stanno ricevendo uno ad uno ogni possibile assistenza, tenendo conto dell'interruzione del traffico aereo nella Regione".

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