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Asmara, la Piccola Roma eritrea è patrimonio dell'umanità Unesco

sabato 8 luglio 2017
1' di lettura

Milano (askanews) - La struttura urbana è la stessa di tante città italiane di provincia, con il corso, i caffè, i luoghi di culto, il mercato e i cinema, con la differenza che siamo in Africa e che il tempo sembra essersi fermato. Siamo ad Asmara, capitale dell'Eritrea, che l'Unesco ha dichiarato patrimonio dell'umanità. Un riconoscimento all'architettura modernista ereditata dal colonialismo italiano, ma anche alla capacità degli eritrei di farne un elemento della propria identità nazionale e di conservarla nonostante trent'anni di guerra di indipendenza dall'Etiopia. Così "La piccola Roma", voluta in gran parte da Mussolini, ma costruita dagli italiani già a partire dal 1889, quando i primi coloni si stabilirono sull'altipiano per sfuggire al caldo opprimente della costa e alla malaria, è arrivata quasi intatta fino ai giorni nostri, con i suoi 4.300 edifici all'interno di un'area di 480 ettari. Una combinazione di efficace pianificazione urbana moderna e architettura modernista, tanto monumentale quanto talvolta audace. Un esempio è quella della pompa di benzina Fiat Tagliero, costruzione futurista a forma di aeroplano diventata simbolo della città, che un'impresa tessile italiana attiva ad Asmara ha già riprodotto su magliette e borse creando una linea di merchandising, in attesa che insieme al riconoscimento Unesco arrivino anche visitori e risorse per i restauri.

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"Molte persone sono molto preoccupate per quanto riguarda il Sudafrica, ed è proprio questo lo scopo dell'incontro e vedremo come andrà a finire. Ma abbiamo molte persone che si sentono perseguitate e vengono negli Stati Uniti e le facciamo entrare se riteniamo che ci sia una persecuzione o un genocidio in corso", ha detto Trump -"in genere sono contadini bianchi e stanno fuggendo dal Sudafrica, ed è una cosa molto triste da vedere".

Ramaphosa ha respinto, con toni molto pacati ma fermi, tutte le accuse, ammettendo soltanto l'esistenza di partiti minoritari che chiedono l'espropriazione di terre ai bianchi e un problema di violenze compiute da gang di delinquenti comuni.

"Questa non è la politica del governo. In Sudafrica abbiamo una democrazia multipartitica che permette a tutte le persone di esprimersi e in molti casi, o in alcuni casi, queste politiche non vanno d'accordo con la politica del governo", ha spiegato, "La politica del nostro governo è completamente, completamente contraria a ciò che lui ha detto, anche in parlamento. Si tratta di un piccolo partito di minoranza a cui la nostra Costituzione consente di esistere".

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"Pensino - ha aggiunto Bonelli - al disastro dentro al centrodestra, ai litigi tra la Lega e Fratelli d'Italia. Pensino a quello, che oltre ai loro litigi hanno lasciato in un abbandono drammatico questa città. Ci sono quartieri periferici in questa città che sono stati totalmente abbandonati, promesse mancate, ma promesse mancate che sono un tradimento".

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