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Bellunese 28enne trionfa alla prima Coppa del mondo di Tiramisù

sabato 11 novembre 2017
2' di lettura

Milano, (askanews) - E' Andrea Ciccolella, 28enne di Feltre e operaio in Luxottica, il vincitore della prima coppa del mondo di Tiramisù, che si è svolta a Treviso. Ciccolella ha avuto la meglio su 720 partecipanti, non professionisti, arrivati da tutto il mondo, che si sono sfidati a suon di mascarpone, caffè e savoiardi, ma non solo. Perchè il tiramisù ha infinite varianti creative e la competizione offriva la possibilità di proporre anche delle variazioni sul tema. Ciccolella però ha convinto i giudici - pasticceri, cuochi e giornalisti esperti insieme al sindaco della cittadina veneta - con la ricetta più classica di questo dolce al cucchiaio. E ora punta a realizzare il suo sogno. "Il mio sogno è quello di fare il pasticcere di aprire una pasticceria tutta mia, fare le cose tipiche casalinghe, niente di elaborato ma buono e che vada". A esultare per questa vittoria con Ciccolella è tutto il Veneto che, in questa occasione, ha sconfitto i rivali friulani, coi quali si contendono da decenni la paternità del tiramisù e che ad agosto si sono aggiudicati il riconoscimento di Prodotto agroalimentare tradizionale dal ministero dell'agricoltura. E a svelare il segreto per la buona riuscita di questo dolce al cucchiaio, è proprio un trevigiano, il padre nobile del tiramisù, Roberto "Loli" Linguanotto, autore della ricetta del tiramisù così come la conosciamo oggi: "Quello che dà il tocco finale al tiramisù è il caffè. E' nato col caffè espresso. Per inzuppare i savoiardi servono tanti espressi, ristretti, buoni e saporiti". La "Coppa del Mondo di Tiramisù" è stato l'ultimo evento, organizzato da Twissen nell'intera provincia di Treviso, del "SileFest 2017", una rassegna turistica che partendo dalla fama internazionale di questo dolce - la parola tiramisù è due volte più cliccata della parola prosecco e metà delle volte di Venezia - ha cercato di farne un volano per il turismo del territorio.

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Altro tema su cui il leader ucraino ha voluto porre l'accento sono le garanzie di sicurezza: "C'è una domanda a cui non riesco ancora a trovare risposta, che non è ancora arrivata... La domanda riguarda tutte le garanzie di sicurezza. Quando non si è nella Nato, ma si hanno garanzie di sicurezza come negli Stati Nato, alcuni dicono che potrebbe essere anche meglio".

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