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La monumentalità in galleria: Fabio Viale da Poggiali a Firenze

sabato 29 febbraio 2020
2' di lettura

Firenze, 24 feb. (askanews) - Due lavori importanti, intensi, che guardano all'idea di monumentalità. La Galleria Poggiali di Firenze presenta una mostra con due installazioni di Fabio Viale che si muovono tra le suggestioni veneziane e quelle delle cave di marmo. Ne abbiamo parlato con il gallerista Lorenzo Poggiali. "Abbiamo dislocato due differenti progetti nei due spazi della galleria di Firenze - ha spiegato ad askanews - uno le bricole di Venezia, che sono dieci opere in totale per un numero complessivo di 13 bricole, mentre qui alle mie spalle nella nostra project room è stata replicata una performance, una vera e propria azione". Azione questa che si manifesta con un'installazione di grande impatto, che rimanda anche a un poderoso lavoro di Claudio Parmiggiani che era stato ospitato nello stesso spazio, e che ricostruisce il ravaneto, ossia un dirupo nel quale vengono gettati i detriti di lavorazione delle cave di marmo, lungo il quale Viale ha fatto rotolare alcune sculture che aveva in precedenza acquistato. "Questo - ha aggiunto Poggiali - ha un valore concettuale e di performance sulle orme di quello che veniva fatto da Michelangelo, il quale riteneva che le sculture una volta gettate in questi strapiombi alla fine del loro percorso fossero in qualche modo purificate". Pietrisco, detriti, parti di sculture: la drammatica installazione dell'artista cuneese si prende tutto lo spazio, lo definisce, così come aiuta a pensare in termini diversi l'idea stessa di galleria d'arte privata. "I resti di queste sculture - ha concluso Lorenzo Poggiali - sono stati collocati qui nella project room per un totale di 18 tonnellate, sembra tanto, ma è veramente così, e in questo modo ci possiamo mettere al cospetto di uno spettacolo nel quale il ravaneto è stato replicato nel suo scivolamento compresso in uno spazio di una galleria". La mostra "Acqua alta High tide" resta aperta a Firenze in via Della Scala e in via Benedetta fino al 16 maggio.

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Calenda a manifestazione Gaza: "Schlein voleva sintesi, M5s e Avs no"

Milano, 6 giu. (askanews) - Quella di Milano è "una manifestazione che non è fatta contro un popolo, ma per far dialogare. E che cerca di tenere lontano tutte le intolleranze e gli estremismi. Gli estremismi di chi pensa che si possa fare una grande Palestina dalla Giordania al mare, cacciando in mare gli israeliani. Gli estremismi di chi pensa che si possa raggiungere qualcosa, bombardando Gaza e bloccando gli aiuti umanitari. Gli estremismi di chi ritiene che ci sia una giustificazione di ciò che fa Hamas, nemico dell'Italia e dell'Occidente". Lo ha detto Carlo Calenda, leader di Azione, arrivando al Teatro Parenti a Milano.

Alla domanda se non fosse possibile una sintesi con la piattaforma della manifestazione a Roma sabato 7 giugno, il leader di Azione risponde: "Tutto era possibile, certo. E la prima cosa che abbiamo proposta è una cosa molto semplice. Cioè dire che quella manifestazione in quella piazza non era aperta a chi chiedeva la distruzione dello Stato di Israele, a chi urla dalla Giordania al mare e a chi compie atti contro i cittadini israeliani, in quanto cittadini israeliani. Perché una cosa è avercela con il governo Netanyahu, e io ce l'ho molto con Netanyahu, e un'altra cosa è avercela con un popolo. La Schlein lo avrebbe fatto, ma M5S e Avs vogliono avere tutta per loro questa discussione e lo trovo un po' avvilente".

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Roma, 6 giu. (askanews) - La nuova Piazza Augusto Imperatore è stata finalmente inaugurata oggi a Roma alla presenza del sindaco Roberto Gualtieri; lo spazio rinnovato tra via del Corso e l'Ara Pacis fa da cornice all'ultima fase del restauro del Mausoleo di Augusto, il più grande sepolcro circolare del mondo antico, che ospita le ceneri di Augusto e della famiglia imperiale. Attorno, la piazza fascista progettata dall'architetto Morpurgo.

I lavori di restauro del Mausoleo, iniziati nel 2008, dal 2017 sono a cura della Fondazione TIM; ora anche la piazza circostante è ristrutturata.

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Il mausoleo è stato assoggettato, nei suoi millenni di storia, a innumerevoli pesantissime trasformazioni: fortezza, cava di materiali, vigneto, arena per la corrida, e dal 1907 una sala da concerto pubblica di mirabile acustica, l'Augusteo, che ospitò grandissimi nomi - da Mascagni a Toscanini, da Debussy a Stravinsky, poi demolita nel 1936, quasi un secolo fa.

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"Io non vi dico cosa manca alla manifestazione di domani, chiedetelo a quelli di domani. Nella manifestazione di oggi ci sono due popoli, due Stati, due bandiere, ci sono le voci degli ostaggi, dei palestinesi che vogliono liberarsi da Hamas, le voci dei custodi e dei frati francescani della Terra Santa, ci sono le voci della politica e di chi dice che bisogna rispettare il diritto umanitario a Gaza, come in ogni altro luogo del mondo. Sono molto contento ovviamente che siamo in tanti e che ci sia una collaborazione tra Italia Viva, Azione, Più Europa e Sinistra per Israele. Tutto assieme pensiamo che il governo italiano possa fare un po' di più, di meno è impossibile. Contemporaneamente se uscendo di qui avremo allargato le dimensioni del cuore avremo fatto un'opera a servizio di tutti", ha concluso.

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