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Obesità, al San Carlo di Nancy nuovo centro chirurgia bariatrica

di TMNews lunedì 5 ottobre 2020
2' di lettura

Roma, 5 ott. (askanews) - Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità oltre 1 miliardo e mezzo di adulti sopra i 20 anni è sovrappeso o obeso e in Italia, in particolare, l'obesità è un fenomeno che ha registrato una crescita costante negli ultimi anni. Il Lazio è in terza posizione tra le regioni italiane con il maggior numero di individui in eccesso ponderale o obesi, condizione cui si associa, nella maggior parte dei casi, un diabete di tipo 2.

L'Ospedale San Carlo di Nancy, ospedale romano di riferimento per la chirurgia mininvasiva, implementa i suoi servizi grazie all'esperienza di un'équipe specializzata nel trattamento della grave obesità con il nuovo dipartimento di Chirurgia Bariatrica e Metabolica, coordinato dal professor Paolo Gentileschi, già docente universitario presso la scuola di specializzazione in Chirurgia Generale dell'Università di Roma Tor Vergata e socio fondatore del LAP Group Roma, Gruppo Laparoscopico Romano, associazione scientifica costituita dai rappresentanti di tutti gli ospedali romani esperti in chirurgia mininvasiva.

"Circa il 10% della popolazione è affetto da obesità. Questa è la quinta edizione del workshop di chirurgia indiretta e serve a scopo formativo soprattutto per medici, chirurghi, infermieri al fine di migliorare le nostre conoscenze tecnologiche e tecniche in un campo della chirurgia, cosiddetta bariatrica, che è una chirurgia complessa, con pazienti complessi che presentano diverse problematiche mediche. Per questo motivo c'è bisogno di tecnologia, di expertize, di persone formate in maniera completa affinchè i pazienti possano usufruire di un intervento con un ricovero breve, un minimo trauma chirurgico e soprattutto con l'assenza di complicanze importanti".

A presentare il Centro di Chirurgia Bariatrica e cura dell'obesità anche il

viceministro della Salute Pierpaolo Sileri in occasione di un workshop online dedicato all'argomento:

"Nel momento in cui siamo tutti concentrati nella lotta a questo maledetto virus il fatto di aprire nuovi reparti di eccellenza per il trattamento di pazienti no Covid è un fatto altamente positivo. Considerate che negli ultimi mesi pur troppo, per concentrarci completamente su questa emergenza sanitaria che ha lasciato alle nostre spalle 35 mila morti si è rimasti indietro su altro. Dobbiamo fare che questo non accada, e questo reparto è un punto di partenza soprattutto per delle patologie in crescita nei paesi occidentali, come l'obesità. Si tratta di una chirurgia molto raffinata, molto difficile che ha bisogno di una preparazione, di tecnologia e ricerca".

Il paziente sottoposto a chirurgia bariatrica laparoscopica - ovvero tramite delle cannule sull'addome con piccole incisioni - necessita di un decorso post operatorio particolare ma, grazie all'approccio mininvasivo il paziente può già bere e alzarsi in piedi il primo giorno e viene dimesso dal secondo.

Un regolare follow-up post-operatorio deve durare poi almeno 10 anni, periodo in cui il paziente apprende un nuovo stile di vita. Pertanto il percorso di cura per la grave obesità deve essere il più accurato possibile, sia nel pre che nel post operatorio.

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Marattin: Ue senza soggettività politica, noi rimpiazzati da Polonia

Roma, 16 mag. (askanews) - "L'Europa ha pagato la metà delle armi all'Ucraina e il fatto che non si sieda al tavolo dei colloqui di pace indica una mancanza di soggettività politica dell'Europa. Quello che Macron, Starmer, Scholz e la Polonia stanno facendo è provare a dare soggettività politica all'Europa in un momento in cui l'ombrello americano della sicurezza pare non esserci più. Pensare che noi stiamo fuori da quel gruppo lì, rimpiazzati perfino dalla Polonia (con tutto il rispetto per la Polonia) non è una gran cosa": lo ha dichiarato il deputato Luigi Marattin, del partito Liberaldemocratico, ospite a Start su Sky TG24.

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Lotta all'abbandono del vetro: Ichnusa si prende cura del territorio

Milano, 16 mag. (askanews) - Ispirare il cambiamento. Un cambiamento non più rimandabile se a ridosso di un'area protetta, tra canneti e graminacee, l'irresponsabilità dell'uomo è in grado di abbandonare decine e decine di bottiglie di birra vuote, lattine, scarpe e persino la batteria di un'auto. Siamo a Quartu Sant'Elena, a ridosso del Parco Regionale Molentargius, tra le zone umide più importanti d'Europa (per la ricchezza della biodiversità), dimora preferita dei fenicotteri rosa (e altri uccelli acquatici). Da qui Ichnusa, che produce la sua birra a pochi chilometri nello stabilimento di Assemini, ha scelto di partire per la nuova "stagione" della raccolta delle bottiglie di vetro abbandonate nell'ambiente. Per confermare il legame con la sua terra ma anche per ispirare il cambiamento:

"Il legame con il territorio e con quest'isola nasce da un percorso molto lungo - ci ha raccontato Leo Gasparri, responsabile comunicazione di Ichnusa - noi abbiamo iniziato a collaborare nel 2018 con Legambiente, abbiamo iniziato prima ad occuparci delle spiagge abbiamo fatto poi un progetto di riforestazione che si è concluso proprio all'inizio di quest'anno e oggi siamo qui invece per la seconda edizione de Il nostro impegno di questa campagna che ha un messaggio forte 'Se deve finire così non beveteci nemmeno' e che non solo è un messaggio di sensibilizzazione ma è anche una campagna di azioni concrete. Andremo avanti per tutto maggio e tutto giugno e quest'anno la novità è che avremo anche delle tappe nella penisola".

Estendere l'iniziativa alla Penisola, dove oggi finiscono i due terzi della birra Ichnusa prodotta in Sardegna, è una delle novità della seconda edizione della campagna che quest'anno si affianca ad altre due iniziative: una donazione diretta di 30mila euro a Legambiente Sardegna e un'asta benefica organizzata sempre da Legambiente Sardegna in cui un rifiuto come la bottiglia di birra vuota diventa una piccola opera d'arte:

"Legambiente promuove un'asta che avrà come oggetto le bottiglie Ichnusa abbandonate nell'ambiente raccolte durante iniziative di volontariato lo scorso anno - ha spiegato Marta Battaglia, presidente di Legambiente Sardegna - Queste bottiglie trasfigurate grazie all'opera di alcuni moralisti sardi diventeranno appunto oggetti in vendita in un'asta di beneficenza I cui introiti sosterranno iniziative di Legambiente Sardegna affini perché noi vorremmo lavorare in maniera analoga con i rifiuti spiaggiati raccolti in alcune spiagge simbolo della nostra isola".

Sono 15 le bottiglie Ichnusa recuperate e decorate a mano da sei muralisti sardi che poi finiranno all'asta. Un segno dell'impegno del birrificio di Assemini che da tempo porta avanti investimenti per accrescere la sostenibilità anche al suo interno. Come nel caso del progetto vuoto a buon rendere, destinato al fuori casa e che negli ultimi mesi ha introdotto un'ulteriore innovazione per ridurre i consumi idrici ed elettrici

"Si tratta di bottiglie che possono durare anche venti anni e andare avanti indietro dal birrificio anche 100 volte - ha evidenziato Gasparri - ognuna di queste bottiglie potrebbe raccontare una storia. Per farlo abbiamo fatto investimenti per avere performance di sostenibilità sempre migliori. Un esempio? Abbiamo sostituito la macchina che sciacqua le bottiglie e abbiamo installato la macchina lavabottiglie che utilizza gli ultrasuoni".

Una novità recente che è uno dei tasselli dell'impegno di Ichnusa a tutela dell'ambiente e della terra dove nasce. Una terra a cui rende omaggio con un murale realizzato dall'artista sassarese Andrea D'Ascanio, in arte Sardomuto, che col suo Polpo a rendere urla un monito: la bellezza della nostra terra passa dal nostro senso di responsabilità, dalla nostra cura.

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Ucraina, Kallas a Tirana: "È chiaro che Putin non vuole la pace"

Tirana, 16 mag. (askanews) - Al vertice della Comunità politica europea a Tirana, il capo della diplomazia di Bruxelles, Kaja Kallas, ha espresso un giudizio severo sugli ultimi sviluppi nelle discussioni sull'Ucraina, chiedendo di "esercitare pressioni" su Mosca.

"Vediamo chiaramente che la Russia non vuole la pace, mentre tutti gli altri sì", ha affermato al suo arrivo al vertice. Secodno Kallas, "anche l'isolamento politico" è "importante per fare pressione sulla Russia" e ha invitato gli altri paesi Ue a essere uniti nel decidere in questo senso.

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Rutte (Nato): errore di Putin inviare delegazione di basso livello

Tirana, 16 mag. (askanews) - Il Segretario Generale della Nato Mark Rutte, arrivando al vertice della Comunità politica europea a Tirana, ha affermato che il presidente russo Vladimir Putin ha commesso un "errore" inviando una delegazione "di basso livello" ai colloqui con l'Ucraina a Istanbul, non presentandosi di persona.

"Ora la palla è chiaramente nella sua parte di campo - ha detto - nel suo campo. Deve giocare la palla. Deve essere serio nel volere la pace. Quindi credo che tutta la pressione sia ora su Putin".

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