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Italiani nel mondo, Rapporto Migrantes: 80 mln sono all'estero

di TMNews martedì 27 ottobre 2020
2' di lettura

Roma, 27 ott. (askanews) - Negli ultimi 15 anni è salito dell'80% il numero di italiani che si reca all'estero: sono più giovani e più istruiti, sono in cerca di lavori generici, provengono in primis dalla Lombardia, e scelgono come mete principali Regno Unito, Germania e Francia. E' questa la fotografia dei migranti italiani all'estero, emersa dal Rapporto Migrantes della Cei, presentata in una conferenza stampa virtuale.

Dal Rapporto della Cei emerge come in quindici anni la mobilità italiana sia aumentata del 76,6%. Una crescita ininterrotta che ha visto sempre più assottigliarsi la differenza di genere. A crescere sempre più è la componente "dei diplomati" alla ricerca all'estero di lavori generici.

La Lombardia continua ad essere la regione principale per numero di partenze totali di italiani che espatriano all'estero, ma il numero è in calo: -3,8% nell'ultimo anno). Il discorso opposto vale, invece, per il Molise (+18,1%), la Campania (+13,9%), la Calabria (+13,6%) e il Veneto (+13,3%).

Sono 186 le destinazioni scelte da chi ha deciso di risiedere all'estero nell'ultimo anno. Nelle prime posizioni si fanno notare paesi di "storica" presenza migratoria italiana: al primo posto, ormai da diversi anni, c'è il Regno Unito; seguono la Germania e la Francia.

Alla conferenza è intervenuto in collegamento anche il premier italiano, Giuseppe Conte: "La comunità italiana nel mondo è composta da circa 80 milioni di persone, si tratta di un unicum" ha detto fra l'altro. "L'emigrazione italiana è stata sempre accompagnata da storie di successo, gli italiani hanno saputo inserirsi, integrarsi, contribuendo allo sviluppo e alla prosperità dei paesi in cui vivono. In un momento difficile come questo l'Italia ha bisogno proprio delle energie migliori e tra queste ci sono giovani all'estero. A loro dobbiamo offrire opportunità, assistenza, servizi, attraverso ambasciate e consolati, ma anche incentivi per tornare".

Il presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti, ha accolto con favore le politiche del governo in tema di migranti: "Le ultime modifiche normative, in discontinuità con il recente passato, contribuiscono a restituire l'immagine di migranti e richiedenti protezione come persone in carne e ossa, vittime di un sistema globale di iniquità economica e politica, di ingiustizia sociale e non come criminali o minacce all'ordine pubblico".

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Milano, 20 mag. (askanews) - Fondazione Elpis presenta la sesta edizione di Una Boccata d'Arte, il progetto d'arte contemporanea ideato nel 2020 da Marina Nissim, Presidente di Fondazione Elpis, diffuso lungo tutta la Penisola in 20 piccoli centri con meno di 5.000 abitanti e realizzato in collaborazione con Maurizio Rigillo di Galleria Continua e Threes.

Nel 2024, Una Boccata d'Arte ha raggiunto un importante traguardo: la realizzazione di 100 progetti complessivi, firmati da 100 artisti in 100 borghi italiani. La mostra "Dove non sono mai stato, la sono" fino al 6 luglio 2025 presso Fondazione Elpis a Milano racconta questa esperienza quinquennale attraverso un allestimento che restituisce l'importanza delle reti territoriali sviluppate nel corso di questi anni.

In occasione della conferenza stampa, la Presidente Marina Nissim ha illustrato ad Askanews il progetto: "Oggi siamo qui a presentare la sesta edizione di Una Boccata d'Arte, un progetto che nasce nel 2020. I giovani artisti vengono portati in 20 borghi ogni anno, un borgo per regione, e sono invitati a dialogare, a avere un momento di incontro e a lavorare all'interno del borgo. È un evento prettamente partecipativo, di condivisione, di scambio, di riflessione e di rigenerazione.

In questo spazio, che è lo spazio a Milano di Fondazione Elpis, abbiamo oggi una mostra che vuole documentare i primi cinque anni di Una Boccata d'Arte. Abbiamo delle opere di alcuni artisti che hanno presentato il loro lavoro sul territorio e soprattutto la mostra vuol far capire la dimensione e l'importanza di questo progetto. In cinque anni, avendo già toccato cento borghi, siamo riusciti a lasciare 40 opere permanenti sul territorio e questo vuol dire che questo segnale, questa scintilla, questo progetto temporaneo in realtà ha lasciato una testimonianza permanente e questa è lamia più grande soddisfazione". Ad ogni edizione, Una Boccata d'Arte acquisisce sempre maggior consapevolezza rispetto alla necessita di dare vita a opere e progetti in cui le comunitàpossano riconoscersi: sono tanti gli artisti che hanno lavorato sulle memorie preesistenti o sulla definizione di nuove occasioni di aggregazione, in molti casi mettendo in campo le proprie identità culturali d'origine.

Dal 28 giugno al 28 settembre 2025 la sesta edizione coinvolge borghi, in un'espansione del progetto verso spazi in disuso, luoghi di aggregazione dimenticati o ai margini del tessuto urbano. L'edizione 2025 si compone di interventi dalla spiccata valenza partecipativa e ambientale, in alcuni casi con opere pensate per restare come segni permanenti nei territori. I progetti nascono da ricerche approfondite sul campo grazie alla mediazione dei curatori regionali.

Gli artisti, i borghi e i curatori della sesta edizione:

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Nicola Martini a Custonaci (TP) in Sicilia, a cura di Giulia Monroy;

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Cannes, Jafar Panahi torna sul red carpet di un festival dopo anni

Cannes, 20 mag. (askanews) - Il regista iraniano dissidente Jafar Panahi ha sfilato sul red carpet di Cannes dove è tornato dopo anni per presentare il nuovo film "A simple accident", in Concorso.

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Il regista 64enne mancava da un festival da anni; sette anni fa sulla Croisette era stato presentato il suo "Tre volti", in sua assenza, così come a Venezia nel 2022 dove "Gli orsi non esistono" vinse il premio speciale della giuria che non potè ritirare. Per lungo tempo è stato privato del passaporto e della libertà di viaggiare ma ora finalmente può accompagnare i suoi film che sono sempre apprezzati e rappresentano una voce libera.

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