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Sanremo, Ghemon racconta il suo brano "Momento Perfetto"

di TMNews venerdì 26 febbraio 2021
1' di lettura

Roma, 26 feb. (askanews) - Ghemon racconta così ad Askanews il brano che porterà a Sanremo, "Momento Perfetto", contenuto poi nel nuovo album "E vissero feriti e contenti" in uscita il 19 marzo.

"E' una canzone energica, energetica, tonica, una canzone cantata con il sorriso di uno che sa anche cosa vuol dire non avercelo il sorriso; una canzone anche molto realista perché come il titolo del nuovo disco, 'E vissero feriti e contenti', impari la felicità anche sapendo cosa è il contrario, le botte che si prendono, e in questa canzone io parlo di tutti quelli che comunque fanno il loro dovere, hanno i loro sogni e le loro aspettative che non sempre si realizzano e ogni tanto dicono: io ci sono, sono qui, non mi sento da meno, mi sento il primo e il mondo è pieno di persone così".

Momento Perfetto, ha detto ancora Ghemon, "è una canzone gioiosa, ci scorre la vita dentro. Pensavo che se il Festival l'avesse vista come la vedevo io e l avesse accettata, sarebbe stata anche un bel messaggio da mandare a casa in un marzo dopo un anno così, di suonare la carica".

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Il suono dell'organetto di D'Alessandro fa da tessitura armonica a questa folk ballad dal sapore popolare, con un andamento in 6/8 che ci riporta con la mente e col cuore alla grande tradizione della canzone d'autore classica. Attraverso una linea melodica orecchiabile ma non scontata, che si sposa perfettamente con il testo, i contenuti del brano giungono in maniera semplice ed immediata all'ascoltatore, che viene accompagnato dalla voce dell'autore a scoprire che certe fragilità appartengono ad ognuno di noi.

"La resilienza (termine abusato ma in questo caso necessario per descrivere una proprietà) è la capacità di un materiale di assorbire un urto senza rompersi - racconta Daniele De Gregori. Il suo opposto è la fragilità, propria dei materiali dotati di carico di elasticità molto prossimo alla rottura. Quadricipiti racconta la storia vera di una fragilità dolorosa vissuta da un mio amico scrittore, mai superata. Ci sono i suoi fiori, i suoi libri e le sue foto. La debolezza è da sempre anche la mia storia però, e di tutti quelli che non riescono a rialzarsi dopo un colpo, quelli che restano a terra, forse addirittura per sempre. Per impreziosire l'arrangiamento ho avuto la fortuna di avere Alessandro D'Alessandro all'organetto".

Il videoclip, diretto e montato da Eleonora Maggioni, nasce dalla necessità di raccontare qualcosa di vero, l'attore è infatti realmente la persona le cui vicende hanno ispirato la canzone. Anche la location scelta è una casa con una storia molto profonda e a tratti tormentata; qui appare in una versione spoglia e disabitata a rappresentare un passato doloroso con cui fare i conti. Cosi come accade nella canzone anche in questo caso il protagonista non riesce a sostenere il peso dei troppi ricordi e finisce per fuggirne, senza più forze.

Daniele De Gregori presenterà il nuovo album sabato 24 maggio alle ore 19 al Monk Roma con un concerto in full band.

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Tutela della biodiversità: nascono i Dialoghi di Pollenzo

Pollenzo, 23 mag. (askanews) - "La biodiversità per lo sviluppo sostenibile del Paese" è il tema scelto per lanciare la prima edizione dei Dialoghi di Pollenzo, che si è tenuta giovedì 22 maggio, in occasione della Giornata Mondiale della Biodiversità, nell'Aula Magna dell'Università di Scienze Gastronomiche. Insieme alla Fondazione Patto con il Mare per la Terra, l'UNISG ha voluto fortemente convogliare nelle aule pollentine accademici, rappresentanti delle istituzioni, esponenti del mondo scientifico e imprenditoriale, per generare idee e stimoli capaci di influenzare positivamente la società, sia a livello locale che globale.

"I dialoghi di Pollenzo sono un momento di riflessione attorno ai temi della biodiversità - afferma Carlo Petrini, presidente dell'Università di Pollenzo -. Mai come in questo momento abbiamo bisogno di riprendere un dialogo a più voci per rimettere la biodiversità al centro della società civile. L'obiettivo di questo appuntamento è identificare una logica di comportamenti e nuove riflessioni per creare una società civile che ponga al suo centro la sostenibilità. Molto probabilmente occorre un nuovo tipo di economia; e serve ragionare su forme sociali di comportamento che possano rigenerare tutto quello che è il comparto produttivo".

"La biodiversità è fondamentale per la nostra vita, lo è sempre stata - aggiunge Roberto Danovaro, Presidente della Fondazione Patto con il Mare per la Terra -, fin da quando l'uomo era un semplice cacciatore. Ancora di più lo è diventata quando ha cominciato a coltivare, rendendo possibile l'espansione dell'umanità. È la biodiversità che ci regala aria respirabile, produce ossigeno e fornisce cibo incontaminato. Purtroppo è in declino, sempre più rara e difficile da sostenere. Siamo qui a Pollenzo per ragionare su quali sono le prospettive di coesistenza tra uomo e biodiversità".

Prospettive che passano anche per un opportuno utilizzo delle risorse marine:

"Il mare è fondamentale per la terra. In un mondo in grande espansione demografica, che ha già superato gli 8 miliardi di abitanti e che ha già consumato il 75% degli ambienti terrestri, il mare rappresenterà in futuro la possibilità di uno sviluppo sostenibile, per sfamare un'umanità in crescita anche attraverso lo sviluppo di un'agricoltura marina. Ciò servirà proprio ad alleviare l'impatto sugli ecosistemi terrestri".

Questo appuntamento, che avrà cadenza annuale, si propone di essere un centro di pensiero sulla biodiversità, un'occasione di confronto per studiosi, istituzioni e imprese, con l'obiettivo di diventare un riferimento all'avanguardia su questa tematica.

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